Corsair MP600 è un nuovo drive affidabile e veloce con cui attrezzare il proprio sistema di gioco, sia esso un PC o una PlayStation 5.
Nel mondo dei computer la velocità è uno degli aspetti più importanti, soprattutto se parliamo di periferiche di Input/Output come le memorie di massa. Sembra passato un secolo, infatti, da quando affidavamo i nostri videogiochi a lenti e ingombranti hard disk meccanici, invece negli anni ‘20 di questo secolo la nuova frontiera è rappresentata dai drive a stato solido NVMe con connettore M.2: piccoli, pratici, leggeri e incredibilmente veloci.
Una vera rivoluzione anche per chi semplicemente si diletta coi videogiochi, visto che i loro asset, sempre più ingombranti, possono essere caricati in poche frazioni di secondo, invece di richiedere interi minuti all’avvio di ogni livello. È dunque fondamentale, per chi compra un PC o una console oggi, dotarsi di un drive di questo tipo, possibilmente scegliendone uno in grado di offrire ottime prestazioni. L’MP6 Elite di Corsair è indubbiamente uno di questi.
CON O SENZA DISSIPATORE
Il nuovo drive di Corsair è disponibile in tre versioni: senza dissipatore, con dissipatore di calore per PC e con dissipatore per PlayStation 5. Mentre la differenza tra la prima e le altre due è piuttosto ovvia, quella tra queste ultime si limita al colore delle lamelle in alluminio che permettono di mantenere “al fresco” l’unità principale, nere nel caso del PC e bianche per la console. Le altre specifiche invece sono del tutto identiche fra i tre modelli. Le unità SSD sono pratiche e veloci, ma hanno la caratteristica di scaldarsi piuttosto in fretta: è il motivo per cui molti produttori di schede madri forniscono già dei dissipatori ad hoc (e in questo caso si potrebbe scegliere l’MP600 Elite che ne è privo).
Il Corsair MP600 Elite con dissipatore prevede una soluzione “tutto in uno” che ci permette di installare l’unità nel computer e dimenticarsene. Inutile aggiungere, però, che se la nostra motherboard già dispone di un dissipatore, quest’ultimo andrà rimosso per banali ragioni meccaniche e d’ingombro. L’alternativa, ovvero smontare il dissipatore dell’MP600 Elite, sarebbe del tutto insensata: che motivo ci sarebbe di spendere 5 euro in più per il dissipatore per poi toglierlo, per altro rischiando di rompere il dispositivo e invalidandone comunque la garanzia? Il dissipatore è montato sull’unità attraverso un “guscio” fissato con quattro piccole viti e, per tanto, tecnicamente si può rimuovere; il problema è che sotto di esso c’è un abbondante strato di pasta termoconduttiva che fa da collante, per cui si rischia di danneggiare qualche componente sulla piastra. La scelta del modello giusto andrà fatta a priori sulla base della nostra situazione. Noi, avendo ricevuto un esemplare con dissipatore, abbiamo preferito rinunciare al sistema di raffreddamento di entrambe le schede madri su cui lo abbiamo provato.
PCI EXPRESS, I BENCHMARK
Abbiamo testato il prodotto su due schede madri diverse, una dotata di connettori M.2 con bus PCI Express 4.0 (la stessa versione usata dal prodotto) e una che purtroppo si fermava alla versione 3.0. Un test accessorio che lascia il tempo che trova, indubbiamente, ma che ci ha comunque permesso di valutare il dispositivo anche per la sua retrocompatibilità, nell’ottica di un upgrade pensato per il futuro. Inutile tergiversare e togliamoci subito il dente: l’MP600 Elite in questo caso va comunque alla grande, raggiungendo i 3200 MB/s in lettura e i 2800 MB/s in scrittura, con la possibilità di esprimere il massimo del suo potenziale – stante il bus più limitato – con file di dimensioni superiori ai 128 KB. Tutta un’altra musica, invece, l’adozione della periferica con un connettore PCI Express 4.0: in questo caso la velocità ottenuta è in linea con quanto dichiarato dal produttore, con velocità sequenziale che supera di poco i 7000 MB/s, ma fatica un po’ a raggiungere i 6500 MB/s di scrittura dichiarati.
CrystalDiskMark conferma i dati di Corsair, ma Atto Disk Benchmark non sembra d’accordo, registrando punte massime di lettura intorno ai 6,5 GB/s e di scrittura sui 5 GB/s. Anche rammentando che 1 GB corrisponde a 1024 MB, moltiplicando le due cifre non si ottengono i valori sperati. Poco male: Atto ci aiuta a comprendere che l’MP600 Elite comincia a sfruttare il suo potenziale con file da 64K in poi, e ricordiamo che i test sono sempre puramente indicativi, mentre la “vita reale” di queste unità è tutta un’altra faccenda. Spostare grosse quantità di dati, o anche soltanto accedervi, equivale a compiere operazioni molto diverse dai benchmark sintetici, perché migliaia di file avranno dimensioni diversissime tra loro e, per tanto, qualsiasi velocità massima teorica sarà sempre difficile da raggiungere. La nostra esperienza con il prodotto, in sintesi, è stata assolutamente positiva, con sistema operativo, giochi e programmi che si caricavano (e salvavano i propri dati) in tempi molto rapidi.
L’EFFICIENZA DEL DISSIPATORE DI CORSAIR MP600 ELITE
Sul suo sito, Corsair ci dice che l’MP600 Elite è in grado di funzionare fino a 85°C e che durante l’esercizio può raggiungere normalmente i 65°C. Il drive è dotato di un sensore interno della temperatura e, per leggerlo, è possibile usare il software Corsair SSD Toolbox, che ovviamente abbiamo provveduto ad aggiornare all’ultima versione. Occorre usarlo con un po’ di attenzione, perché la temperatura mostrata nella schermata principale, in realtà, viene letta soltanto una volta all’apertura del programma. Per monitorare la situazione “in tempo reale” bisogna invece spostarsi alla pagina “Stato SMART”, dove le temperature possono lambire i 70°C. Un po’ peggio di quanto dichiarato, ma sempre ben al di sotto della soglia di sicurezza.
Evitiamo, di proposito, qualunque confronto con l’adozione del dissipatore previsto dalla scheda madre in quanto non disponiamo di un MP600 Elite senza dissipatore, né intendiamo rischiare di compromettere la funzionalità del nostro esemplare per i motivi espressi prima. Tra l’altro, diversi sistemi di raffreddamento darebbero risultati tra di loro contraddittori, quindi non avrebbe nessun senso eleggerne uno “a modello”.
DATI TECNICI E CONCLUSIONIDI CORSAIR MP600 ELITE
Il Corsair MP600 Elite è basato su memorie 3D TLC in abbinamento a un controller Phison PS5027-E27T, inizialmente disponibile in tagli da 1 e 2 TB (quella che abbiamo provato noi), con una versione da 4 TB prevista per il futuro. Dato il form factor M.2 2280, si monta su vani di media lunghezza ma, con un certo rammarico da parte mia, il fornitore non offre alcuna vite per il montaggio: se non ce n’è una disponibile sulla scheda madre, perché quest’ultima fa affidamento sui propri sistemi di dissipazione per il bloccaggio in sede, dovrete procurarvene una individualmente.
Chi necessitasse di una periferica ancora più compatta, trova un’alternativa nell’MP600 Micro, unità M.2 2242 da 1 TB. Non è il modello più veloce nella rosa di Corsair: l’MP700 Pro, adottando la versione 5.0 del bus PCI Express, arriva a spostare 12 GB di dati al secondo, ma chiaramente costa molto di più e ha senso comprarlo solo se si dispone di una scheda madre d’ultimissima generazione. L’MP600 Elite, in questo specifico caso, può costituire un eccellente disco secondario, ma in generale, soprattutto in presenza di una scheda madre che fornisce al massimo la versione 4.0 del protocollo, rimane pur sempre un’ottima scelta di per sé. Anche come disco di boot per il sistema operativo. Con una durata stimata di 1200 TB e di 1,5 milioni di ore, possiamo stare certi che ci accompagnerà per diversi anni.