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Overwatch

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Overwatch - Provato (anteprima e videoanteprima)


È passato un po’ di tempo dal primo incontro con Overwatch, il nuovo sparatutto online di Blizzard Entertainment. Dopo la fase di testing che si è conclusa sul finire dello scorso anno, la seconda closed beta ha aperto i battenti proprio qualche giorno fa e sta permettendo ai fortunati selezionati di mettere le mani su un prodotto che si avvicina sempre più alla sua incarnazione finale. Mettiamo subito alcune cose in chiaro: la casa di Irvine è riuscita a far tesoro di molte delle critiche evidenziate dai giocatori, implementando gradite – e direi doverose – modifiche al bilanciamento del gioco, senza dimenticare di aggiungere qualcosa di inedito.

TUTTO SOTTO CONTROLLO

Tra le prime novità non si possono non citare due nuove modalità di gioco. Oltre a Conquista e Trasporto, di cui vi abbiamo già parlato in dettaglio nell’articolo dedicato alla prima closed beta, ne troviamo anche una denominata Controllo e la possibilità di affrontare avversari controllati dall’intelligenza artificiale. Nella prima modalità le due squadre si sfidano in una partita al meglio di tre round per la conquista di una serie di zone-obiettivo: qui entrambi gli schieramenti giocano in attacco, visto che in ogni round è presente una singola meta da occupare. Per l’occasione sono state messe a disposizione dei giocatori anche due mappe dedicate a questa modalità, entrambe ben congegnate ed equilibrate. Sotto il profilo del level design troviamo una buona alternanza di spazi stretti, vie alternative accessibili solo utilizzando determinati personaggi e arene più o meno grandi, al cui interno quasi sempre si andranno a concentrare le mischie più significative, anche perché è proprio in quei punti che sono posizionati gli obiettivi da conquistare.

overwatch

Le partite contro i bot, invece, sono ideali per prendere dimestichezza con le abilità dei diversi personaggi, magari riunendo un gruppetto di amici per sperimentare tattiche e strategie da impiegare nei match futuri, senza la pressione che deriva dal giocare contro avversari in carne e ossa. Da notare, inoltre, che gli eroi controllati dall’intelligenza artificiale riescono comunque a garantire una sfida più che sufficiente, anche se un mucchio di linee di codice non potrà mai restituire lo stesso comportamento imprevedibile di un giocatore umano.

CAPPELLI? NO, SKIN

Durante la prima closed beta è mancato un collante, un qualcosa che spingesse i giocatori a continuare a partecipare agli scontri e non abbandonare subito uno shooter che già allora risultava essere sì ottimo, ma privo di un elemento che garantisse continuità all’esperienza di gioco. D’altronde ci si ritrovava a saltare da una partita a un altra per il puro gusto di giocare, provare gli eroi e testare mappe e modalità. Ora le cose sono cambiate, grazie all’introduzione di un sistema di progressione richiesto a gran voce dalla community. Il funzionamento è simile a quanto già visto in altri titoli multiplayer: otterremo punti per ogni azione effettuata durante i match, come eliminare un avversario, effettuare un assist, curare i compagni, catturare un obiettivo, e via discorrendo; alla fine della partita questi punti vengono trasferiti all’esperienza dell’utente, a prescindere dall’appartenenza alla squadra perdente o vincitrice. Accumulando punti esperienza si sale di livello, e a ogni level-up si ottiene uno speciale forziere contenente una selezione casuale di oggetti virtuali utili per personalizzare esteticamente i vari personaggi. Ecco quindi che riceveremo skin alternative, pose di esultanza, spray e frasi speciali che gli eroi potranno pronunciare in determinate occasioni. Oltre alle ricompense cosmetiche, però, i forzieri possono contenere anche una somma variabile di crediti: questi possono essere utilizzati per acquistare direttamente l’oggetto che si desidera, senza dover sperare di trovarlo dopo un passaggio di livello. Non è ancora chiaro come verrà gestita la questione dei crediti quando Overwatch raggiungerà i negozi, ma il team ha già confermato di voler rendere disponibile l’acquisto di forzieri tramite l’esborso di denaro reale.

overwatchAl di là dello spettro delle microtransazioni, il modo in cui Blizzard ha deciso di far progredire il profilo degli utenti funziona piuttosto bene, svolgendo egregiamente il suo lavoro e tenendo i giocatori incollati allo schermo, al fine di raggiungere il livello successivo e la conseguente ricompensa. È vero, è un sistema già visto altrove, specialmente in quelli targati Valve, e non c’è praticamente nulla di innovativo; tuttavia non si può biasimare gli sviluppatori per aver voluto puntare su un meccanismo già rodato, specie se questo ben si adatta al prodotto che stanno realizzando.

Al momento, quindi, Overwatch sembra essere sul binario giusto. Certo, c’è ancora qualche dettaglio da correggere qua e là (per esempio molti degli eroi “overpowered” sono stati depotenziati, mentre altri hanno ottenuto qualche vantaggio in più), ma sappiamo bene che il bilanciamento di un gioco online necessita di una fase di rodaggio approfondita e di una rifinitura costante degli equilibri, mentre si spera che vengano aggiunte ancora altre modalità, magari anche qualcuna veramente nuova o comunque implementata diversamente rispetto agli altri arena shooter sulla piazza (o in arrivo). Detto questo, l’ultima fatica della casa di Irvine continua a promettere bene, proponendo una formula frenetica e immediata, adatta sia a chi cerca un tipo di esperienza mordi e fuggi, sia a chi vuole dedicarsi a tempo pieno – o quasi – a un titolo che ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo punto di riferimento nella scena competitiva.

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Parliamo di...
  1. 1.
    Oramai non esistono più i veri FPS multiplayer, tutti con level up vari per spendere soldi nei negozi oppure gadget virtuali.
    Passo.
    3.
    heXen
    Oramai non esistono più i veri FPS multiplayer, tutti con level up vari per spendere soldi nei negozi oppure gadget virtuali.
    Passo.

    Guarda, sono robe completamente opzionali trattandosi di ricompense estetiche. Al netto dell'abilità dei giocatori non esistono vantaggi tra chi è di livello tre e chi è al 20, quindi se vuoi puoi sbattertene dei livelli e divertirti ugualmente.
    Alla fine gli eroi sono tutti disponibili e hanno le stesse abilità sia che siano usati dall'utente di livello 3 che da quello al 20.
    Per il resto è uno shooter classico, per quanto si possa considerare classico un fps online con 20 personaggi invece di quattro o cinque classi.
    Inviato dal Mooncopter
    4.
    Il mio interesse per questo titolo non é ancora scemato, ma spero che alla fine venga fuori un titolo meno frenetico del weekend beta a cui ho partecipato. Incrocio le dita ed aspetto fiducioso. :bua:

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