La stessa ambizione di Elon Musk nel voler raggiungere il Pianeta Rosso sembra guidare anche gli sviluppatori di Limbic Entertainment nel loro viaggio virtuale verso Marte. Anzi, a detta dei membri del team presenti all’anteprima a porte chiuse a cui abbiamo assistito alla GDC, è proprio il celebre imprenditore statunitense ad aver in buona parte ispirato la scelta della location per il loro titolo survival. Daniel Singleton di Limbic Entertainment ci ha detto: «È un pianeta così vicino a noi, eppure in gran parte sconosciuto, quindi ci è sembrato del tutto naturale scegliere Marte come corpo celeste da esplorare, specie in seguito alla dichiarazione di Elon Musk di voler cominciare la colonizzazione nei prossimi decenni».
Daniel Singleton ci ha poi porto mouse e tastiera per farci finalmente provare Memories of Mars. Nonostante sia stato annunciato qualche mese fa, è solo la prima volta che qualcuno al di fuori del team di sviluppo ha modo di mettere le mani sul gioco (qui il nostro primo resoconto) e il nervosismo generale nell’aria è stato palpabile, visto lo stato ancora embrionale del progetto. La versione che abbiamo testato era una pre-alpha abbastanza completa, con tante delle funzionalità finali già implementate, ma ancora bisognose di una corposa rifinitura.
ARRIVARE PRIMA DI ELON MUSK
Una volta seduti alle nostre postazioni ed effettuato il login sul server, Memories of Mars ci ha accolto con un’introduzione cinematica ben realizzata che tradisce le ambizioni tripla A del titolo: un corpo umano che si muove lentamente in una capsula installata all’interno di una base fantascientifica, poi la fugace apparizione di una creatura aracnoide che striscia nell’ombra.Usciti dalla capsula, ci siamo ritrovati in un ambiente che fungeva da tutorial essenziale per farci prendere confidenza con i comandi base per raccogliere, equipaggiare e usare gli oggetti. Fin qui nulla di nuovo, visto che vengono utilizzati i canoni del genere survival in quanto a interfaccia utente, con inventario, slot per equipaggiamento e barra di accesso rapido.
Memories of Mars è un survival con elementi RPG, eventi dinamici à la Destiny e la sensazione di trovarsi sotto tiro tipica di una Battle Royale
Giusto il tempo di afferrare al volo casco e tuta stagna ed eravamo pronti per la prima passeggiata sulla terra rossa di Marte. Per esigenze di tempo, gli sviluppatori ci hanno teletrasportato in un punto preciso della superficie del pianeta, dove avevano allestito una complessa base, convenientemente vicina a uno dei punti di interesse sparsi sulla mappa, e che – tra l’altro – sembra avere dimensioni ragguardevoli. Gli strumenti a nostra disposizione sembrano già abbastanza complessi e completi: è possibile costruire e collegare pannelli quadrati, triangolari, rampe e via dicendo in modo da creare – in totale, atomica libertà – strutture piuttosto complesse, come la stessa, imponente base dimostrativa allestita dagli sviluppatori.
All’interno della grossa struttura gli sviluppatori avevano preparato un po’ di equipaggiamento di base per aiutarci a sopravvivere nelle nostre prime scorribande su Marte. Innanzitutto molte bombole di ossigeno, ovviamente necessarie a sopravvivere nell’inospitale atmosfera; inutile dire che se la scorta di prezioso gas respirabile dovesse esaurirsi andremmo incontro a morte certa. Poi abbiamo “sgraffignato” anche qualcosa da bere e mangiare, in modo da tenere sotto controllo la barra della fame. Su questi aspetti, dunque, Memories of Mars non sembra poi tanto diverso da quanto visto in decine di altri titoli survival usciti nel corso degli anni. Come, invece, il personaggio riesca a mangiare attraverso lo spesso vetro rinforzato del casco ci sfugge tuttora!
OMBRE ROSSE SU TERRA ROSSA
L’interfaccia per l’equipaggiamento sembra fin d’ora molto completa e permette al giocatore di indossare pezzi di armatura singoli in ogni slot, addirittura con caselle per guanti e scarpe divise fra lato destro e sinistro, per una maggiore flessibilità. L’armatura che ci è stata fornita era molto semplice, ma è facile immaginare che – in futuro – possa venire implementato un sistema di statistiche e bonus collegati ai singoli pezzi di vestiario. Le armi presenti al momento non sorprendono particolarmente nella loro granitica canonicità: un fucile automatico, uno a pompa, un’arma con ottica per attacchi a distanza e una pistola per i casi disperati.
i F.L.O.P.S., la valuta del gioco, servono per sbloccare l’accesso a nuove abilità e ricette per il crafting
Al termine dell’evento abbiamo ricevuto i nostri meritati F.L.O.P.S., ovvero la valuta del gioco, in grado di sbloccare l’accesso a nuove abilità e ricette per il crafting di oggetti. Una volta spesi si ottengono dei “punti sopravvivenza” per far avanzare le caratteristiche base dell’avatar. C’è stato quindi il tempo, nel corso della demo, di visitare anche un altro ambiente, ovvero una base biologica abbandonata, le cui serre sferiche con vetri triangolari nascondevano orde di nemici non proprio ansiose di darci il benvenuto.
gli sviluppatori hanno promesso una pronunciata componente narrativa
È comunque troppo presto per trarre ogni tipo di conclusione, ma – fortunatamente – potrete toccare con mano i progressi fatti su Memories of Mars fra qualche settimana, visto che il gioco sarà disponibile a breve in Accesso Anticipato su Steam, per lanciarvi su Marte ben prima di Elon Musk e della sua SpaceX.