Arriva nelle edicole, in abbonamento e nelle versioni digitali il nuovo numero di The Games Machine, con copertina dedicata a Captain Tsubasa e tanti profumi che provengono dagli anni ’80, in relazione a Holly e Benji e per molte altre ragioni (“postapocalittiche”, flight-sim o racing, tra le altre). Per il rapporto col presente, invece, ci siamo confrontati con fatti di segno opposto: da un lato, basta sfogliare la rivista per sincerarsi dell’enorme mole di giochi e argomenti intrigantissimi; dall’altro, alcuni problemi ancora connessi al solito, maledetto microorganismo hanno ritardato la fase finale della lavorazione, sino a che ci è sembrato logico e proficuo costruire uno spazio di TGM 376 dedicato alle notizie da Gamescom.
Per la verità, anche il codice review del titolo di copertina non è arrivato tanto presto, ma qui entriamo nella pazzesca selezione di contenuti di TGM 376: nella cover story descriviamo le ottime caratteristiche arcade-soccer di Captain Tsubasa (nel TGM Classic trovate un esempio simile del passato, ma con risultati assai diversi), mentre nelle recensioni ci caliamo nella notevole esperienza postatomica di Wasteland 3, illustriamo i porting PC delle due “ex esclusive” PS4 Horizon Zero Dawn e Death Stranding, ragioni e qualità dietro al fenomeno Fall Guys, esploriamo l’universo condiviso targato Remedy con una prima connessione tra Control e Alan Wake, o anche l’infornata di strategici composta dai prestanti Iron Harvest, Crusader Kings III e il meno riuscito Total War Saga Troy. Spazio, poi, ai motoristici Project Cars 3, F1 2020 e agli eccellenti cieli di Microsoft Flight Simulator, accanto a tanti altri titoli più o meno validi come il soulslike Mortal Shell, il ritorno “procedurale” di Superhot, il remake di Destroy All Humans!, Carrion col suo mostro “carpenteriano”, un nuovo eccezionale gioco per C64 e una serie di review in breve particolarmente ghiotte, per un totale di quasi 30 titoli provati!
E ancora: DocManhattan sulle piste sci-fi di WipEout, una densa rubrica VR tra wired e wireless, l’analisi di Sabaku sulla sostenibilità degli AAA lanciati nella next gen e, per chiudere, una piacevole chiacchierata con una sviluppatrice italiana sulla sua coraggiosa opera prima, un’avventura incentrata sulla figura di Freud. Ce n’è abbastanza per riempire due numeri, vero? Ehm.
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