Alla fine ci siamo davvero! Dopo aver passato un paio di ore in compagnia di Halo Infinite, questa volta nella sua incarnazione single player, possiamo finalmente iniziare a farci un’idea di come si presenterà l’ultima avventura di Master Chief alla prova dei fatti, il prossimo 8 dicembre.
Sviluppatore / Publisher: 343 Industries / Xbox Game Studios Prezzo: Free-to-play (multiplayer) / € 59,99 (solo campagna) Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo e cooperativo online PEGI: 16+ Disponibile Su: PC (Steam, Microsoft Store), Xbox One, Xbox Series X|S Data di uscita: 8 dicembre 2021
Prima di tutto è bene precisare che in questo articolo non troverete alcuno spoiler sulla trama della campagna realizzata da 343 Industries, se non quanto già è stato reso noto negli ultimi mesi dagli stessi sviluppatori. Il pezzo che state leggendo si concentrerà principalmente sul gameplay e sulle prime impressioni una volta imbracciato nuovamente il fucile d’assalto ed essere scesi sulla superficie dello Zeta Halo per affrontare le forze degli Esiliati, già visti all’opera nello strategico Halo Wars 2.
Una ricomparsa, quella degli Esiliati, che dà il la a una campagna che si preannuncia davvero sontuosa. Un ritorno alle origini della saga che prova a mettere da parte il mezzo passo falso di Guardians non solo strizzando l’occhio al capostipite della serie, quel Combat Evolved che da pochi giorni ha compiuto venti anni, ma andando anche a riprendere alcune delle idee accantonate da Bungie durante lo sviluppo del primo, storico Halo. Il riferimento è senz’altro alla struttura open world, che qui diventa le fondamenta sulle quali si poggia l’intera avventura.
SIERRA-117 A RAPPORTO
Tuttavia ciò che mi ha colpito di più in queste prime ore in compagnia di Master Chief è la strana dicotomia che rende il gameplay di Halo Infinite da un lato familiare, e dall’altro completamente differente rispetto a quanto visto in tutti gli altri capitoli della saga.
la campagna si preannuncia davvero sontuosa
Un inizio di campagna che vede Master Chief alle prese con l’intero esercito degli Esiliati, il quale è sbarcato in forze sullo Zeta Halo e ben presto ha preso il controllo dell’intero anello, mandando in rotta le forze dell’UNSC superstiti. La prima missione in assoluto della campagna sottolinea proprio la natura disperata della missione di John-117, che combattendo tra i detriti spaziali delle navi umane ed esiliate si ritrova alla ricerca di risposte sullo stato della guerra contro gli alieni. Il feeling in questo caso è molto simile a quanto già visto in Halo 4, nel cui prologo Master Chief e Cortana si ritrovarono alla deriva nello spazio, tuttavia sia il gunplay che il level design sembrano richiamare il progenitore della saga. Il taglio con il più recente passato, quello partito dal passaggio di consegne da Bungie a 343 Industries, appare dunque netto. Pare proprio che gli sviluppatori hanno prestato attenzione alle critiche dello zoccolo duro dei fan e abbiano optato per un ritorno alle origini che appare a dir poco radicale.
UN HALO DA ESPLORARE
Eppure una volta superate le prime tre missioni, che fungono un po’ da prologo, Halo Infinite dimostra di essere in grado di reinventarsi e inizia ad aprirsi al giocatore. Nel vero senso della parola. Dopo aver messo piede sullo Zeta Halo ci viene data una libertà mai vista nei precedenti capitoli della serie. Tuttavia si tratta di una libertà che pare sposarsi benissimo con la struttura sandbox che ha sempre contraddistinto il franchise, quasi come se si trattasse di una naturale evoluzione per la saga.
Halo Infinite dimostra di essere in grado di reinventarsi e inizia ad aprirsi al giocatore
Ho anche partecipato a una missione di assassinio, che mi ha visto alle prese con un luogotenente degli Esiliati e con i suoi sottoposti. Queste si presentano come una sorta di boss fight che, una volta portata a termine, ricompensa il giocatore con una versione più potente di una delle tante armi presenti nel gioco, successivamente richiamabile in ogni momento accedendo a un apposito menu da uno degli avamposti UNSC conquistati in precedenza.
Le prime impressioni sono dunque piuttosto positive, anche se bisognerà vedere se la struttura open world riuscirà a mantenere sempre elevato il suo livello qualitativo, e se le missioni principali saranno all’altezza delle aspettative. Per saperlo, però, bisognerà attendere l’inizio di dicembre. Solo allora scopriremo se 343 Industries e Halo Infinite avranno mantenuto le promesse.