Digimon Story: Time Stranger dopo anni e anni di sviluppo, è stato definito da Bandai Namco come uno dei giochi dedicati ai Digimon più completi. E sì, la definizione è giusta, con tutti i suoi limiti.
Sviluppatore / Publisher: Media Vision / Bandai Namco Publishing Prezzo: 69,99 € Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 5, Xbox Series X|S Data di lancio: 3 ottobre 2025
Non posso farci nulla: apprezzo e mi piacciono moltissimo quei giochi che hanno a che fare con mostriciattoli di ogni fattura e se nel franchise di Pokémon ormai ho perso quasi ogni speranza, con i Digimon – che per gusto personale ho gradito sempre di più – avevo riposto gli ultimi sogni ludici.
È un peccato che Bandai non creda mai troppo al franchise, vedasi il caso di Digimon Survive, altro progetto sviluppato per un lunghissimo periodo di tempo e poi uscito anche decisamente bene, ma lanciato in estrema sordina, con il franchise ormai appannaggio di pochi, una nicchia e con Digimon Story: Time Stranger l’obiettivo è proprio rompere questo limite per arrivare ovunque, il tutto beneficiando di uno stile gradevole e riconoscibile al grande pubblico, ma decisamente datato al colpo d’occhio.
DIGIMON STORY: TIME STRANGER, AVVENTURA NEL TEMPO
Che siate DigiPrescelti o meno, l’universo di Digimon ha sempre visto due mondi confrontarsi: quello reale dove viviamo noi esseri umani e quello digitale, abitato da piccole e tenere creature, i Digimon.
Sin dalla serie animata che abbiamo tutti visto e goduto da giovanissimi, il senso dell’avventura faceva da padrone, come anche il rapporto che i giovani protagonisti avevano con i loro Digimon, il tutto incorniciato da sentimenti a fiumi per influenzare tanto le azioni quanto le possibili digievoluzioni.
Allo stato attuale Digimon Story Time Stranger è il miglior gioco dei Digimon mai fatto.
Time Stranger dunque riutilizza lo stesso canovaccio, mettendoci nei panni di un giovane agente, munito di Digivice, che deve vedersela con diverse anomalie sotto controllo da enti governativi. Nel complottismo quotidiano, l’incontro/scontro con pericolosi e grossi Digimon sarà la Chiave di Volta per dare il via a una storia che ci vedrà protagonisti in molteplici dimensioni narrative, a spasso nel tempo, tra reale e digitale, mentre costruiamo, accudiamo e potenziamo la nostra squadra di Digimon per affrontare a viso aperto tutte le sfide e le minacce che ci attendono.
PATAMON, SCELGO TE!
Il lavoro svolto – in quasi otto anni di sviluppo – dai ragazzi di Media Vision si compone di un solido jRPG a turni, con enfasi sul comparto narrativo come esplorativo. Non si tratta solo di allenare Digimon, farli combattere ed esplorare Tokyo, bensì nel gioco andremo ad esplorare molteplici dimensioni, anche villaggi gestiti pacificamente da Digimon, tutto pur di trovare l’origine delle anomalie e incursioni dimensionali tra i due mondi.
La struttura dei combattimenti è la più classica e si compone con un team di tre Digimon schierati in prima linea, assieme ad altri tre in panchina. Non occupando uno spazio fisico, il resto della nostra collezione è quasi infinito, ma gli slot principali saranno solo sei, a cui se ne aggiungono altri tre per i Digimon ospiti, che ci seguiranno solo in sporadici momenti della nostra avventura.
Ogni Digimon può imparare attacchi di diversa natura, ampliando la versatilità in combattimento.
Un esempio sono i boss, spugne dense di punti vita difficilissimi da buttare giù, dove la soluzione spesso è menare sempre più forte a discapito di una strategia ben ponderata, pur sfruttando le solite debolezze e i bonus difensivi e offensivi del nostro protagonista, una sorta di quarto combattente quando può scendere in azione con il suo Digivice.
Alcuni boss sono delle spugne intrise di tantissimi punti vita.
UN CUORE E UNO SCHIAFFO
Al netto delle evidenti criticità, come anche un comparto estetico decisamente datato, è una goduria scendere in campo negli scontri e dedicare ore alla cura e allevamento dei Digimon, e proprio la personalizzazione tanto delle abilità che delle dirette evoluzioni, regala una bellissima longevità.
Con un’attenzione sicuramente maggiore alla trama e al rapporto di forte sentimento che c’è tra Digimon e umani – elemento che da sempre è cardine del franchise – questo si tramuta in una vera e propria meccanica di gioco, con le evoluzioni influenzate dal rapporto che avremo con i Digimon durante tutto il corso dell’avventura. Un pacchetto completo, minato da sbavature e limitazioni più di forma che di contenuto, che lo rende una gemma nel franchise videoludico dei Digimon, la più brillante.
In Breve: I Digimon non hanno mai avuto una gloria riconosciuta a livello unanime sul fronte videoludico e forse questo titolo può ambire a questo traguardo. Ricco, ricchissimo di Digimon, con una gestione di collezione, allevamento ed evoluzione semplice, ma non per questo superficiale. Digimon Story: Time Stranger beneficia anche di una campagna e relativa narrazione di grandissimo pregio, al netto di alcune meccaniche di gioco che non si amalgamano perfettamente con il resto del pacchetto di gioco, ma a conti fatti, è la miglior cosa mai fatta a tema Digimon.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Modelli, mondo di gioco e animazioni varie sono vecchie di almeno una generazione. Difetto su cui si può sorvolare davanti a un’esecuzione senza sbavature sull’ammiraglia Sony.