Quando ho visto che era disponibile in Accesso Anticipato un titolo di 3D Realms sviluppato con il Build Engine – lo stesso motore grafico di Duke Nukem 3D (1996), Blood e Shadow Warrior (entrambi del 1997) – il mio anziano cuore da impallinato di FPS vecchia, vecchissima scuola ha avuto un sussulto. I “grassi” 37 MB che compongono la versione attualmente disponibile del gioco si sono installati sul mio disco fisso in men che non si dica, e in un attimo mi sono ritrovato catapultato nel ventesimo secolo. E, credetemi, non è stato un granché…
CHIAVI COLORATE, PISTOLE GIGANTI
Ion Maiden è sviluppato da Voidpoint, piccola software house composta da ex modder e creatori di livelli per Duke Nukem 3D, e da alcuni dei responsabili di EDuke32, uno dei suoi port più popolari; il gioco è mosso da una versione riveduta e corretta di questo engine, offre supporto per le risoluzioni più elevate e una maggior personalizzazione dei controlli, in particolare per quel che riguarda la gestione della visuale con il mouse.Nell’idea iniziale degli sviluppatori, Ion Maiden voleva essere il prequel di Bombshell (che, a sua volta, avrebbe dovuto essere un titolo con protagonista lo stesso Duke Nukem, ma che per questioni legali con Gearbox è stato poi cambiato in corsa), e uscire come contenuto bonus. Visti i pessimi risultati di Bombshell, sia di critica che di vendite, il progetto è stato accantonato e recuperato solo negli ultimi mesi.
Ion Maiden è assolutamente autentico: non c’è salute che si rigenera, né armatura che torna magicamente al suo posto
Protagonista di Ion Maiden è sempre Shelly “Bombshell” Harrison, esperta di esplosivi della Global Defense Force, impegnata a combattere per le vie di Neo DC l’esercito di soldati cibernetici creati dal malvagio Dr. Jadus Heskel; una storia così trash che neppure nei peggiori film di Van Damme, ma perfetta per un videogioco di fine ventesimo secolo.
IL DUCA CHE NON C’È…
A livello di “ciccia”, la versione attualmente disponibile su Steam offre pochino: i nemici che si incontrano sono letteralmente di quattro tipi, così come le armi a nostra disposizione, con una modalità di fuoco alternativa. Ci sono la pistola Loverboy, un fucile a pallettoni, una mitraglietta e delle granate, onestamente ben studiate, che possono essere lanciate tipo palla da bowling – con potenza del tiro regolabile – e che si dirigono automaticamente verso i nemici. Ah, giusto, c’è anche un bastone elettrificato per il corpo a corpo… che non serve praticamente mai!
Gli sviluppatori si sono dimenticati di inserire l’elemento cardine di titoli come Duke Nukem 3D, ossia il loro inarrestabile ritmo
In Ion Maiden tutto questo è presente in misura molto più limitata, con un gameplay che sembra avere costantemente il freno a mano tirato: tutto è ampiamente prevedibile, senza sorprese o trovate originali, genericamente insapore, e culmina con un boss finale sciapo come tutto quel che l’ha preceduto. Per quanto ci provi, insomma, Bombshell non è (ancora) Duke Nukem, e Neo DC non è (ancora) la Los Angeles distopica invasa dagli alieni.
Ion Maiden è disponibile su Steam in accesso anticipato al prezzo di 19.99 €.