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Baldur's Gate 3

PC

Baldur's Gate 3 – Anteprima E3 2019

La conferenza di Google Stadia non è riuscita a fare pienamente breccia attraverso la dura scorza di scetticismo in cui mi sono blindato per tutto il corso della visione, ma se mi dovessero chiedere il motivo per cui la sto citando all’inizio di questo articolo, risponderei utilizzando tre semplici parole: Baldur’s Gate 3. Dopo “appena” diciotto anni dalla pubblicazione di Throne of Bhaal, il franchise sembra essersi ridestato dalla tomba più forte che mai, complice in primis lo sviluppo del progetto da parte dei ragazzi di Larian Studios (quelli di Original Sin, tanto per capirci).

Successivamente alla sua apparizione sul palco multimediale di Google, il titolo si è poi mostrato al PC Gaming Show, dove sono emersi nuovi interessanti dettagli su quale sarà il setting dell’ambientazione. Cosa dobbiamo aspettarci da Baldur’s Gate 3? Ve lo raccontiamo in questa anteprima.

LA MINACCIA DEGLI ILLITHID

Appellandomi ai ricordi che mi sono rimasti del periodo, sembra ieri che iniziava la mia fuga da Candlekeep dalle grinfie di Sarevok, seguita da una lunghissima battaglia contro il mago Irenicus terminata, solo successivamente nell’espansione del secondo capitolo, con la mia ascesa verso un destino migliore. Sembra ieri ma a tutti gli effetti non lo è per niente, diciott’anni si sentono tantissimo e il modo di giocare, o persino di intendere il gioco di ruolo nel medium videoludico, ha effettuato diversi cambi di rotta adattandosi per sopravvivere. Un trailer che dice tutto e niente di solito è la peggiore arma a doppio taglio con cui prendere di petto un prodotto, ma ci sono dei piccoli particolari che mi fanno ben sperare su un ritorno in pompa magna del franchise, complice come scritto in precedenza la guida di un team preparato come quello di Larian Studios.
baldur's gate 3 anteprima e3 2019

Larian sta giocando un’importante partita nel panorama di settore, è praticamente una scommessa!

Sono passati circa cento anni dagli avvenimenti del secondo Baldur’s Gate e qualcosa, o qualcuno, è alla guida dei temibili Illithid (o mind flayers) creature molto potenti conosciute per la loro malvagità e astuzia che vivono nell’ambientazione dei Forgotten Realms e operano spesso nell’ombra, prendendo il controllo di tutto ciò che gli aggrada. L’aspetto interessante del materiale visivo mostrato lascia intendere che l’invasione sembra a tutti gli effetti cominciare dall’interno della città della Costa della Spada, ma è difficile poter anche solo considerare gli intenti di queste creature, che magari potrebbero non essere necessariamente i villain principali che dovrà fronteggiare il protagonista. Della trama non si sa quindi moltissimo e il forte distacco con i precedenti capitoli segna un buon punto di partenza utile, se non altro, a scrivere una storia nuova forte della propria identità, capace di intrattenere i giocatori con una mole di contenuti pazzesca (si parla di almeno cento ore di cose da fare). Non era chiaramente possibile attingere agli elementi sfruttati nei capitoli precedenti, dato che racchiudono le vicende della prole di Bhaal in un’avventura epica ma autoconclusiva. Gli sviluppatori in nessuna conferenza o intervista si sono lasciati sfuggire qualche dettaglio sulla trama del gioco, tranne il fatto che il prossimo 17 settembre faranno uscire un tabletop game che fungerà da introduzione a questo capitolo e che si chiamerà Descent to Avernus.

ATTENZIONE AI DETTAGLI

Anche se un titolo come Original Sin 2 può rivelarsi concettualmente lontano dal gioco di ruolo inteso con Baldur’s Gate, sembra comunque che gli sviluppatori stiano cercando di fondere la loro esperienza sul campo insieme alle regole della quinta edizione di Dungeons & Dragons. Tale possibilità aumenta la mia curiosità nei confronti dell’opera, visto e considerato che la quinta edizione viene considerata molto accessibile anche per i neofiti, soprattutto in merito al posizionamento e alle azioni in gioco. Basta avere la scheda e un set di dadi, poi il gioco è fatto. Tecnicamente parlando gli autori sono al lavoro nel cercare di proporre un comparto grafico all’avanguardia e alcune indiscrezioni, fortunatamente, sembrano perfino confermare l’evoluzione dell’engine proprietario di Larian, capace quindi di portare l’esperienza videoludica a un livello successivo. Il pubblico nostrano sarà inoltre felice di sapere che pare esserci persino una localizzazione completa, almeno a livello testuale, in lingua italiana.
baldur's gate 3 anteprima e3 2019

Tantissimi contenuti e una rivisitazione del motore grafico, cosa volete di più?

Seppur questo genere di esperienza si presti maggiormente a una fruizione in solitaria, Larian Studios è al lavoro per cercare di offrire una modalità cooperativa di tutto rispetto, persino migliore di quella che abbiamo visto in Original Sin 2. Ancora non si conosce una data di pubblicazione del progetto, ma confido nel fatto che molto presto saranno pubblicati degli aggiornamenti utili a comprendere anche i requisiti e le modalità di fruizione sulle diverse piattaforme. Larian Studios si è imbarcata in una crociata importantissima, sobbarcandosi il peso di una responsabilità opprimente dato che in ballo, inutile negarlo, c’è la rinascita di un franchise leggendario come quello di Baldur’s Gate. La collaborazione con Wizards of the Coast lascia intendere che anche gli autori di Dungeons & Dragons nutrono fiducia nei confronti della software house, ma dopo aver visto ciò che sono stati in grado di fare con Original Sin 2, ammetto di essere molto fiducioso anche io. Riuscireste a smentirmi?

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