La situazione è precipitata piuttosto in fretta. Stavo gestendo uno scontro nelle miniere in relativa tranquillità quando uno dei demolitori che avevo ormai ridotto a pochi punti vita ha acceso le proprie cariche assumendo con un ghigno sinistro una posizione a me sconosciuta fino a quel momento. Vado a leggere di cosa si tratta: avrebbe saltato un turno per poi esplodere portandosi nel baratro metà della mia squadra. Orrore! Concentro quindi i miei attacchi su di lui. Il primo colpisce ma non affonda, il secondo va a vuoto. E così, con una certa mestizia, due miei scheletri vengono inceneriti e persi per sempre. Ho poi vinto la battaglia, ma si è trattato davvero di una vittoria di Pirro e un duro colpo per la mia campagna, anche perché fino a quel momento avevo puntato più sulla qualità che sulla quantità di servitori, con grande dispendio di risorse, al punto che sono arrivato al boss finale con una compagine poco preparata che si è fatta obliterare senza tanti complimenti. Game over, Iratus; ritenta un’altra volta.
LA PAZIENZA DEI NON MORTI
Come potete aver intuito, il gioco sviluppato da Unfrozen e distribuito da Daedalic Entertainment contiene diversi elementi sia strategici che tattici da tenere bene a mente, pena il misero fallimento (come il mio), per cui vediamo di partire dall’inizio e fare un po’ d’ordine. Iratus: Lord of the Dead ci mette nei panni di – nomen omen – Iratus stesso, necromante dal potere eclatante che secoli addietro aveva portato avanti una crociata oscura per annientare ogni forma di vita senziente. Nonostante i suoi sforzi, però, la vittoria finale gli era sfuggita di mano per via dei soliti eroi noiosoni che mettono i bastoni tra le ruote in queste occasioni, sconfiggendolo e richiudendolo in una remota cella di un profondo dungeon. Iratus ha passato così tempo immane a rimuginare sui propri errori in attesa della fine dei tempi; ma si sa che i razziatori di tombe tendono ad aprire anche i sarcofaghi più palesemente minacciosi, dandogli così una possibilità di liberarsi e riprendere i suoi piani nefasti. Lo stregone assembla i propri servitori mettendo insieme parti come ossa, carne ed ectoplasma, le quali partono da una rarità base per diventare più potenti quando più componenti dello stesso tipo vengono unite. Attenzione però che un’applicazione indiscriminata della politica della qualità porta rischi come quelli descritti in apertura; più che di rischi si tratta in realtà di certezze, visto che in Iratus: Lord of the Dead la probabilità di vedere perire qualcuno dei propri sudditi aumenta combattimento dopo combattimento.
La probabilità di vedere perire qualcuno dei propri sudditi aumenta combattimento dopo combattimento
LA RABBIA DEI NON VIVI
Ognuno dei nostri guerrieri ha una buona dose di attacchi o opzioni di supporto che gli permettono di avere qualcosa da fare in ogni posizione, ma rimane comunque più efficiente in determinate postazioni. Il problema arriva quando una mossa (propria o di un compare) lo relega a un collocamento inutile alle necessità specifiche dello scontro in corso. Non sarebbe niente di grave se fosse prevista la possibilità di utilizzare il proprio turno per spostarsi dove si può tornare ad essere letali, ma così non è; mi auguro che i ragazzi di Unfrozen si rendano conto in fretta delle frustrazioni causate da questo genere di situazione e vi pongano rimedio. Interessanti anche le “posizioni” (“stance” in inglese) che i propri mostri possono assumere: per il momento si tratta di casi abbastanza classici come l’overwatch che consuma il turno ma si attiva ogni volta che un avversario si sposta da una posizione all’altra, o il taunt che aumenta la resistenza e la probabilità di essere soggetto di attacchi nemici. Sono elementi che vanno ad aggiungere un po’ di pepe alla tattica di combattimento, e non sono gli unici! Durante gli scontri si va a riempire gradualmente una quantità di “ira” da utilizzare per attacchi speciali, e Iratus stesso ha una quantità di mana per lanciare incantesimi che tendono ad avere un effetto sull’intero campo di battaglia.
Unfrozen ha messo insieme numerosi sistemi che fanno da ingranaggi di un meccanismo dal grande potenziale