Non sono particolarmente appassionati dei gestionali più “hardcore” del settore, ma se c’è da rimboccarsi le maniche per buttarsi a capofitto in un’esperienza del genere, cerco di non tirarmi indietro. E così è stato per Planet Zoo, nuova incarnazione dei gestionali di casa Frontier Developments che in questa occasione, superate le mirabolanti esperienze di Jurassic World Evolution e Planet Coaster, ci promette di vestire i panni di un manager impegnato a gestire uno zoo a 360°. Trattandosi di un gestionale particolarmente strutturato, l’esperienza mi ha permesso di comprendere parte delle difficoltà che effettivamente si nascondono dietro una struttura complessa come un bioparco.
CREA IL TUO HABITAT
Sebbene ci troviamo di fronte a un client beta, quindi non ancora completo e affinato nella sua interezza, Planet Zoo si è subito dimostrato perfettamente in linea con le produzioni precedenti. Quello che mi sono trovato di fronte è un prodotto avvincente, ricco di particolari ma soprattutto estremamente fedele, per quanto possibile, alla reale gestione di uno zoo. Partendo dal completissimo tutorial, che vi consiglio di affrontare se non altro per comprendere meglio tutte le sfaccettature alle spalle dell’opera, si comincia a far fronte alle impostazioni scelte per farci costruire ogni edificio da zero, focalizzandoci su una scala di importanza prima sull’urbanistica, poi sulle strutture dedicate ai dipendenti e poi, non ultimo per importanza, alla costruzione e gestione degli habitat.
Planet Zoo potrebbe rivelarsi il simulatore definitivo degli zoo
L’urbanizzazione si rivela centrale da subito perché gestisce il “flusso migratorio” dei clienti del bioparco. Ogni svicolo conduce a un particolare habitat ed è importante rendervi noto da subito che le strutture dei dipendenti non possono essere costruite in bella vista, perché distoglierebbero l’attenzione dei clienti dagli habitat costruiti per l’occasione. Le due cose sono strettamente collegate, perché al netto di quanto noi possiamo destreggiarci tra scartoffie e scontrini, resta importante trovare il giusto equilibrio tra una cosa e l’altra, senza lasciarsi scappare anche qualche edificio per soddisfare le necessità dei clienti (cibo, acqua, bagni, etc). Ognuno di essi deve inoltre essere collegato alla rete elettrica e/o a uno scarico idrico, la seconda soprattutto per gli habitat, giacché anche questi aspetti riescono a influenzare positivamente o negativamente l’andamento della nostra attività commerciale.
Il tool di creazione è stato montato ad hoc per essere semplice e intuitivo, ma è doveroso avvisarvi che ogni spiegazione (ricercabile anche nel glossario) va ascoltata molto bene, così da non dover perdere a tempo a costruire ogni edificio da capo. Chi ben comincia è a metà dell’opera insomma e a confermarlo, tra i vari auto salvataggi presenti sul mio PC, sono i risultati che mi hanno permesso di costruire uno zoo rispettabile, evitando almeno nel tentativo finale la bancarotta fraudolenta.
La manutenzione di ogni edificio viene svolta da personale dedicato, come anche la vendita al dettaglio e la pulizia dello zoo, in un organismo che può definirsi virtuoso solo nel momento in cui sceglieremo con attenzione come spendere le nostre finanze. Basti pensare che la scontentezza del cliente, a prescindere dalla motivazione, può inevitabilmente portare a un crollo finanziario in men che non si dica.
FOCAL POINT SUGLI ANIMALI
Dopo aver quindi dedicato la maggior parte del proprio tempo sulla costruzione concettuale del bioparco, è bene soffermarsi anche sulla gestione degli animali che andranno a popolarlo. Quest’ultimi possono essere acquistati da un menù apposito spendendo dei punti dedicati (tranne nel tutorial ovviamente), poi assegnati a un particolare habitat che dovrà essere arredato seguendo le necessità di quest’ultimo. Grazie alla zoopedia ogni animale che si rispetti presenta una scheda approfondita delle sue caratteristiche, accompagnate anche da tutte quelle piccole accortezze che gli possono semplificare la vita nel parco.
Nella partita creata da zero ho scelto come bioma l’Africa e ho creato, come primo habitat, quello degli struzzi, perché ho notato che si presentavano non solo come il gruppo più adatto al bioma, ma anche quello capace di sopravvivere meglio in comunità. Dopodiché ho assunto un veterinario e l’ho assegnato allo studio della specie. Questa operazione è molto importante poiché, nelle nuove partite, tutte le abitudini degli animali sono sconosciute. Dopo un po’ di tempo il veterinario ha scoperto che agli struzzi piaceva un particolare tipo di cibo, poi siamo passati agli elementi naturali che più lo rendevano accomodante, concludendo il tutto con la visualizzazione (a livello tre) delle dotazioni più adatte da inserire nel loro habitat.
La zoopedia è davvero un valore aggiunto
Graficamente Frontier Development ha compiuto un lavoro certosino nella presentazione visiva di ogni elemento dello scenario, compresi gli animali, e a volte resta semplicemente divertente posizionare la telecamera cinematografica su di loro per vedere come si comportano. Non stiamo certo parlando di un documentario del National Geographic, ma posso garantirvi che l’impegno profuso si vede da ogni movenza realistica che gli animali compiono nella loro vita di tutti i giorni. L’interfaccia di gioco aiuta l’utente a prendere delle decisioni con serenità, se non altro perché i menù sono veramente piacevoli sia graficamente che a livello di completezza di informazioni. Grazie alla presenza di una cinquantina di specie, chi ama divertirsi a gestire zoo e animali a corredo si troverà davvero soddisfatto, al netto di tutte quelle puntualizzazioni che sicuramente compiremo in sede di recensione.
Planet Zoo è un titolo che mantiene alta l’asticella dei gestionali di livello, un prodotto che saprà certamente accontentare gli appassionati del settore. Non avendo purtroppo tra le mani il codice finale è difficile fare una disamina completa e precisa di tutte le sfaccettature presenti, ma posso garantirvi che il divertimento è assicurato, soprattutto perché la cura nei dettagli è veramente di alto livello.