Dreams – Provato – Intervista e Anteprima

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Dreams – Provato – Intervista e Anteprima

Osservare cosa sono riusciti a creare gli sviluppatori con Dreams ha fomentato ulteriormente l’apprendista sviluppatore che è in me

Dalla teoria alla pratica il passo è stato breve perché Il sogno di Art, un noir dai toni scanzonati con sezioni platform e canzoni orecchiabili, un miscuglio di generi e idee che fosse un titolo indie a sé probabilmente troverebbe posto in molte librerie digitali, è stato un esempio perfetto di ciò che è possibile fare se questi strumenti vengono utilizzati da mani abili e menti elastiche. Osservare cosa sono riusciti a creare gli sviluppatori con Dreams ha fomentato ulteriormente l’apprendista sviluppatore che è in me, perché pensare che Il sogno di Art è solo una minuscola goccia in un infinito oceano di idee è stato eccitante: la gabbia in cui è rinchiuso Dreams sta per essere aperta, le catene in grado di frenare le potenzialità di un progetto così affascinante verranno finalmente spezzate.

SOLO UN SOGNO O SOLIDA REALTÀ?

Dopo questi voli fantastici a metà tra miraggio e speranza, il conseguente atterraggio nel presente della saletta per le interviste mi ha bruscamente riportato alla realtà, invogliandomi a porre al buon Kareem l’ultima, fondamentale domanda: quali sono i piani circa il supporto futuro di Dreams? “Vogliamo continuare a supportare Dreams per molti anni con nuovi miglioramenti per quanto riguarda gli strumenti disponibili. Vogliamo rispondere ai bisogni della comunità prestando attenzione a ciò che i giocatori vogliono, a cosa piace loro, a cosa desiderano di più e a cosa vogliono meno. Vogliamo continuare a sviluppare più giochi, più contenuti; abbiamo creato Il sogno di Art perché è un esempio perfetto di ciò che si può fare usando tutti gli strumenti presenti in Dreams, una dimostrazione di come creare un gioco divertente, quindi faremo più contenuti di questo tipo come stimolo per le persone a spingersi oltre i propri limiti.dreams provato dreams anteprima dreams lancio dreams ps4 dreams media moleculeCi impegneremo per supportare più hardware in futuro con il supporto della community, più funzioni social e molto altro. Dreams è un servizio che continueremo a sviluppare e a migliorare, ogni volta che i giocatori vi accederanno troveranno qualcosa di diverso perché, dall’oggi al domani, si sarà evoluto insieme alla comunità. Continueremo a supportare il servizio con strumenti, contenuti e programmi di istruzione progettati per provare ad insegnare tutte le tecniche e modi in cui è possibile divertirsi usando Dreams”.

Vogliamo continuare a supportare Dreams per molti anni con nuovi miglioramenti per gli strumenti disponibili, anche e soprattutto in base alle richieste della comunità“, Kareem Ettouney

Al termine dell’evento, mi sono incamminato verso casa con la sensazione che Dreams sia un foglio bianco virtuale su cui disegnare i propri sogni, colorarli per poi donargli vita, permettendo di avventurarsi in essi per scoprire dove porta la nostra fantasia. È anche condivisione e lavoro di gruppo perché nulla vieta di rielaborare le creazioni della comunità e continuare ad evolvere i pensieri ricreati su schermo da altre persone. I meno dotati, creativamente parlando, potranno passare il tempo testando e godendo delle miriadi di contenuti condivisi, entrando nelle fantasie altrui come onirici avventurieri. Dreams è un sogno, ma non perché lo dico io, lo lascia intendere il suo stesso nome, un nome che racchiude in sé l’essenza di un progetto talmente ambizioso e potenzialmente immenso da farci credere di non avere alcun confine, proprio come le illusioni che talvolta viviamo nei nostri segreti incontri con Morfeo.

Allora voglio credere nella visione di Kareem e dei suoi talentuosi ragazzi, sperando che sia davvero così fantastica come appare e non mera utopia dacché, volando con la fantasia, l’unico vero rischio che si corre è quello di precipitare in un divertimento senza fine.

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