FIFA 21 – Provato

Sarà ridotta la durata delle esultanze e, in linea generale, saranno ridotti i tempi morti

Ammetto di essermi quasi commosso alla vista di un attaccante che non è si lanciato come un cavallo pazzo in avanti (finendo inesorabilmente in fuorigioco) ma che ha rallentato la corsa per rimanere in linea con l’ultimo difensore. Meriteranno invece un attento lavoro di calibrazione tutte le dinamiche relative agli interventi automatici della cpu, in particolare per quanto riguarda i tentativi di bloccare i tiri. Se da un lato si tratta di giocate assolutamente realistiche e naturali (frapporsi a una conclusione è quanto di più logico si possa immaginare per un calciatore impegnato nella fase difensiva) dall’altro se eseguite con eccessiva frequenza rischiano di automatizzare alcune situazioni difensive e di sminuire le abilità del giocatore. Perché diciamoci la verità, un tiro bloccato dalla cpu sarà anche realistico, ma lascia sempre l’amaro in bocca.

Erling Haaland sarà sicuramente uno dei giocatori da tenere d‘occhio in FIFA 21.

Promosse a pieni voti le nuove animazioni e bene, anzi molto bene, il natural collision system

Promosse a pieni voti le nuove animazioni e bene, anzi molto bene, il natural collision system. Anche in questo caso è da lacrimuccia vedere un calciatore che salta agilmente su un intervento in scivolata (o su un’uscita del portiere) e non si incastra contro l’avversario creando un aggrovigliamento di corpi degno di un film porno di quart’ordine. Mentre le novità relative ai dribbling e al super cancel (che permette di annullare una giocata con una pressione dei quattro dorsali) sono di facile digeribilità e non hanno sorpreso più di tanto, richiederanno invece un periodo di “messa in prova” tutte le opzioni extra relative al controllo dei giocatori in fase di passaggio, in particolar modo il player lock. Si tratta di una meccanica con un potenziale di notevole rilievo, ma che soprattutto nelle fasi iniziali risulta essere ben poco naturale. L’occhio infatti tende a guardare la palla, mentre attivando il blocco su un calciatore è necessario riuscire a mantenere una doppia visione, sia sulla sfera che sul giocatore sotto controllo. Dopo qualche tentativo non particolarmente fruttuoso, al limite del frustrante, con un pizzico di allenamento sono riuscito a entrare in parte in sintonia con questa novità. C’è del buono, questo è evidente, ma padroneggiarlo non sarà un’operazione immediata.

Gli stadi brulicheranno di spettatori. Una cosa da non dare per scontata, di questi tempi.

Decisamente fuori forma invece gli arbitri, protagonisti di almeno tre-quattro fischi (e non fischi) da mani nei capelli

Tornando invece su argomenti “classici”, impossibili chiudere un articolo su FIFA senza una rapida toccata e fuga su palle ferme, estremi difensori e direttori di gara, da sempre croce e delizia di buona parte delle simulazioni calcistiche. Nulla da segnalare su punizioni e rigori, con meccaniche identiche a quelle di FIFA 20. Tutto sommato bene i portieri, abbastanza precisi negli interventi e nelle uscite. Ancora qualche problema sulle conclusioni sul primo palo, ma in tono minore rispetto alla passata stagione. Decisamente fuori forma invece gli arbitri, protagonisti di almeno tre-quattro fischi (e non fischi) da mani nei capelli.

Il comparto grafico non sembra aver subito stravolgimenti rispetto alla passata stagione.

Gli insulti e gli improperi partiti dalla bocca del sottoscritto contro le giacchette nere/giallo/rosa/blu, accompagnati da estemporanee richieste di intervento del VAR con un plateale gesticolare non hanno comunque minato più di tanto le sensazioni positive che hanno accompagnato questa prima prova di FIFA 21. Considerando le difficoltà derivanti dai mesi di lockdown e l’impatto che una situazione come quella che abbiamo vissuto avrebbe potuto avere in fase di sviluppo, c’era il timore di trovarsi di fronte a una versione castrata, una sorta di FIFA 20 ½ caratterizzato da poche e marginali novità. Le prospettive sono invece ben più rosee e, con tutte le cautele del caso, l’impressione è che tanto sia stato fatto per ottenere una maggiore fluidità di manovra mantenendo al tempo stesso un discreto equilibrio tra attacco e difesa. Ci sarà ancora tanto da giocare prima di poter esprimere un giudizio definitivo, ma gli ingredienti per ottenere un piatto succulento sembrano esserci tutti.

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