ROCKFISH HA INTEGRATO I PUNTI DI FORZA DEL PREDECESSORE CON UNA STRUTTURA DA OPEN WORLD NON PIÙ LEGATA A MECCANICHE DA ROGUELITE
Inizialmente le meccaniche da looter shooter – che Rockfish ha scelto di introdurre anche per maggiormente differenziarsi da Elite Dangerous e Star Citizen – stavano facendo emergere in me qualche perplessità dovuta a un assortimento iniziale di armi non foriero di entusiasmo; ma la bontà del gameplay ha assicurato che un salto nell’iperspazio tirasse l’altro, e presto anche il loot ha iniziato ad essere più soddisfacente.
THAT’S MY LINE
Tanto più che Everspace 2 include anche un semplice ma utile sistema di crafting che potrete usare per assicurarvi il vostro inventario sia sempre aggiornato. Particolarmente positiva, in questo senso, la scelta di far sì che i vari gradi di rarità influenzino solo in minima parte il danno inflitto, puntando piuttosto sulla quantità di proprietà speciali che possiedono: se gli dèi del caso non vi benedicono con il vostro dispositivo di terminazione banditesca preferito, potete anche accontentarvi di una sua versione bianca o verde finché non ne troverete una cromaticamente più rinomata. Per quanto riguarda l’equipaggiamento, in linea di massima il livello è più importante della rarità. Come da tradizione in ogni gioco in cui sono presenti, i livelli non sono una peculiarità esclusiva nostra e del nostro equipaggiamento, ma anche dei nemici.
LA GESTIONE DEL LEVEL SCALING È UNA DELLE CARATTERISTICHE SU CUI ROCKFISH DOVRÀ ESSERE PIÙ CAUTA
Per poter valutare quanto effettivamente queste preoccupazioni si rivelano fondate, bisognerà ovviamente aspettare una build più avanzata. Per ora, al di là di queste considerazioni, Everspace 2 si mostra come un prodotto davvero solido, molto divertente già in questa sua forma parziale; se Rockfish riuscirà a mantenere dritta la rotta – e abbiamo piena fiducia in loro – non c’è dubbio che quello che abbiamo fra le mani diventerà uno dei titoli più interessanti del 2021 (o dell’anno in cui uscirà). Qualche nota conclusiva di stampo tecnico, visto che quando si parla di Accesso Anticipato è bene considerare anche questo: se non siamo vicini alla qualità finale poco ci manca. Qualche bug c’è, ma nelle ore di prova ne ho incontrati solo tre: i primi due sono stati di poco conto, e il terzo ha visto un incrociatore nemico mettersi a fare le capriole dopo aver toccato un asteroide.
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