Vampire Survivors

Vampire Survivors

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Vampire Survivors – Anteprima

Il malvagio Bisconte Draculò sta terrorizzando le campagne del Sud Italia. Solo un gruppo di eroi può tentare di fermarlo, con l’aiuto di un mare di proiettili di ogni tipo: sono gli indomabili eroi di Vampire Survivors.

Sviluppatore / Publisher: poncle / poncle Prezzo: 2,39€ (Accesso Anticipato) Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam, Accesso Anticipato; itch.io, versione demo) Data di Lancio: Già disponibile (Accesso Anticipato); fine 2022 – inizio 2023 (versione finale)

Vampire Survivors è un gioco da due euro. Non lo dico con l’intenzione di denigrarlo e di sminuirlo, ma proprio perché quello è il suo prezzo: andate su Steam e potrete verificarlo con i vostri occhi. Naturalmente, la presentazione del gioco riflette il suo basso budget. Le sprite sono piuttosto semplici, con poche animazioni, i menù sembrano usciti direttamente da un gioco flash dei primi anni 2000, e la struttura di gioco è davvero basilare. Tutto ciò che ci viene chiesto fare, infatti, è muovere il personaggio scelto mentre le armi sbloccate nel corso della partita sparano automaticamente alle immani orde che ci si scaraventano addosso senza il minimo senso di autoconservazione.

CI VUOLE L’IDEA, CI VUOLE IL CUORE

Detta così, il gioco sviluppato da Luca “poncle” Galante sembrerebbe davvero uno di quelli che non merita nemmeno il tempo speso per cliccare “next” sulla lista dei giochi consigliati da Steam. E invece no. Vampires Survivors è un’ottima dimostrazione del fatto che, quando si hanno buone idee e sopratutto chiare, non serve un budget alto né schemi di gioco complicati. Perché come accennavo sopra, la struttura di gioco è semplicissima: nella sua attuale versione in Accesso Anticipato, l’unica cosa che ci viene chiesto di fare è sopravvivere trenta minuti. Non che sia facile, chiaramente: le orde del Bisconte Draculò non fanno sconti a nessuno, e sarà necessario scegliere con un pizzico di strategia i potenziamenti che prenderemo salendo di livello.

Vampire Survivors

Se non capite bene cosa sta succedendo a schermo, tranquilli: è normale.

QUELLA DI VAMPIRE SURVIVORS è UN’IDEA SEMPLICE, MA ANCHE MOLTO, MOLTO COINVOLGENTE

Come dichiarato dagli slogan di Vampire Survivors, l’obiettivo finale è “diventare il bullet hell”. Alle orde che vogliono porre fine ai sogni di gloria di Antonio Belpaese e dei suoi compagni di lotte, dobbiamo infatti contrapporre a nostra volta un muro di pugnali volanti, sferzate di frusta, bibbie roteanti e chi più ne ha più ne metta. Ripeto, è un’idea semplice, così come semplice (ma mai sciatta: si vede che c’è cuore dietro) è la sua esecuzione. Ma è anche incredibilmente coinvolgente, perché se si sa, vedere cosa succede se riusciamo a completare quella build che ci farà diventare macchine di distruzione è un fortissimo stimolo a premere ancora una volta Start. Un po’ la stessa sensazione in cui parlavo nella mia recensione di Gunfire Reborn, solo che qui è in forma ultracompatta.

Vampire Survivors

Ohibò, siamo stati fortunati! Non capiterà spesso, quindi godetevelo quando succede.

Così come il gioco di Duoyi, anche Vampire Survivors ha una componente roguelite. Nella versione in Accesso Anticipato, la nostra sconfitta è inevitabile: una volta arrivati alla mezz’ora di gioco, tutti i nemici a schermo scompariranno e verrà a farci visita il Tetro Mietitore in persona, al quale non avremo nessun modo di sfuggire. Se la raccolta di armi e potenziamenti dovrà ricominciare da zero con ogni partita, così non è però per le monete d’oro: quelle rappresentano una valuta permanente che potremo usare per sbloccare potenziamenti passivi validi per ogni personaggio, e altri personaggi giocabili. Tutti rigorosamente ispirati a Castlevania.

VAMPIRE SURVIVORS: DA IGA ALLA PUMMAROLA

Se da un lato l’ispirazione alla serie di videogiochi creata da Koji Igarashi è più che evidente, dall’altro per sfuggire alle ire di Konami qualche adattamento c’è stato: tanto per cominciare, invece di essere ambientato in una generica regione dell’Est Europa il gioco ha luogo nelle campagne del Sud Italia. E i protagonisti non sono i Belmont ma i Belpaese: fra gli eroi che potremo selezionare c’è Antonio con la sua frusta, Pasqualina con la bacchetta incantata (bestiale se associata all’Empty Tome), c’è Gennaro a petto nudo e con due coltellacci cattivissimi. E poi ci sono gli amici dei Belpaese: ci sono Arca e Porta Ladonna, c’è l’anziano Poe Ratcho (la cui arma di partenza, giustamente, è uno spicchio di aglio) e c’è lo scheletro redento Mortaccio. Insomma, come si fa a non voler bene a un gioco con personaggi così?

Vampire Survivors

Il potenziamento finale della frusta si chiama Bloody Tear. Ovviamente.

La risposta è che ovviamente non si può non volergli bene, specie quando la formula di gameplay è così ben riuscita. E non può che farci piacere vedere come anche in quel di Steam il gioco stia riscuotendo un successo non indifferente: al momento della scrittura, conta infatti 4.400 recensioni in totale, delle quali il 99% positive. Bene così; dal canto nostro, seguiremo con vivo interesse i prossimi sviluppi della crociata dei Belpaese contro il tirannico Bisconte Draculò.

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