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Park Beyond

Park Beyond - Provato

Nella vivace cornice dell’Europa Park di Rust in Germania, durante un roller coaster d’emozioni lungo tre giorni, Bandai Namco ci ha permesso di conoscere meglio il suo Park Beyond.

Sviluppatore / Publisher: Limbic Entertainment / Bandai Namco Prezzo: N.D. Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 3 Disponibile su: PC (Steam), PlayStation 5, Xbox Series X|S Data di Lancio: 2023

Con la pubblicazione fissata al 2023 non ci si può meravigliare di una build work in progress in attesa di ulteriore polish e fix né di un hands-on basato sulle sensazioni, eppure voglio sbilanciarmi: forse sta arrivando l’erede di Theme Park!

THEME PARK BEYOND

Il nostalgico paragone può suonare ardito, lo so. Nel breve tempo trascorso insieme, però, Park Beyond mi ha trasmesso le stesse sensazioni dell’evergreen Bullfrog, è evidente che Limbic abbia rivisitato in chiave personale e moderna quell’antica magia con un sim park story driven dotato di argomentazioni e ambizioni di tutto rispetto.park beyond hands on

Limbic ha rivisitato in chiave personale e moderna la magia Bullfrog con un sim park dotato di argomentazioni e ambizioni di tutto rispetto

Leggero e scanzonato tanto nella direzione artistica quanto nel coinvolgere il giocatore grazie ai personaggi che colorano la campagna – tutorial come l’eccentrico Phil, Park Beyond dà la possibilità di scatenare la propria creatività in innumerevoli modi mentre si tirano su dal nulla dei parchi di divertimento strabilianti ed economicamente solidi. Perché va bene dedicarsi al sollazzo altrui, ma parliamo pur sempre di un gestionale ergo è meglio per tutti ma soprattutto per noi che i conti quadrino.

UN TUTORIAL ACCATTIVANTE

L’hands-on mi ha permesso di provare le prime due missioni della campagna e un po’ di sand box. Dopo una breve introduzione che aiuta a immedesimarsi nel ruolo, la prima prova mi ha insegnato a realizzare l’attrazione definitiva: le montagne russe. Assemblare un roller coaster spettacolare, sicuro e funzionante un segmento alla volta è davvero semplice grazie all’intuitivo editor specifico, non è necessario intendersi di forza G positiva/negativa e compagnia bella: realizzare chilometriche montagne russe è un gioco da ragazzi, credetemi. Tra altezza, lunghezza, twist dei binari, cannoni e chi più ne ha più ne metta, infatti, ogni elemento si lascia modellare con facilità estrema senza che la precisione ne risenta.

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La prima missione della campagna – tutorial insegna a creare l’attrazione definitiva: le montagne russe.

La seconda missione invece mi ha messo di fronte a un piccolo parco giochi da sistemare un obiettivo alla volta. Prima di cominciare, Phil e Izzy, la dirigente, mi hanno chiesto di decidere il tema del mio parco e il target di riferimento. La prima scelta è stata obbligata a causa della build provvisoria (Dolci, ma giuro che avevo scelto Fantascienza), mentre la seconda no (fra teenager, famiglie e adulti ho optato per questi ultimi).

Ogni categoria di persone ha le sue precise preferenze in fatto di attrazioni e negozi

Ogni categoria di persone ha le sue precise preferenze in fatto di attrazioni e negozi, ad esempio gli adolescenti amano le bevande zuccherate e le giostre estreme, perciò la scelta è fondamentale per stabilire fin dal principio l’impostazione del proprio parco. Completare la missione è stato sia utile sia divertente giacché mi ha consentito, un passo alla volta, di entrare in sintonia con l’essenza di Park Beyond, di comprenderne meglio le numerose micro dinamiche che formano il cuore pulsante di un’esperienza più sfaccettata di quanto non dica il suo aspetto giocoso; il riferimento è alle Idee Accattivanti, dei requisiti da rispettare quando si costruiscono le montagne russe – tipo “almeno 2 km di lunghezza” – per indurre in tentazione specifiche tipologie di avventori, ma la lista delle feature di cui tenere conto è troppo lunga per essere riportata integralmente.

IL TOOL DEFINITIVO PER CREATIVI?

Dopo due giri sul tutorial mi sono dedicato alla modalità sand box, la porzione di gioco ove l’unico limite è la fantasia. Testando gli strumenti a disposizione come il Terraforming con cui plasmare a piacimento il terreno (si possono creare montagne, laghi, crateri et similia) o approfondendo il concetto di “Impossibiliare” (ottenuto un determinato quantitativo di stupore si può “impossibiliare” o potenziare che dir si voglia una struttura) senza vincoli, mi sono reso conto che Park Beyond è davvero un tool per menti creative dalle enormi potenzialità.

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Ecco la scelta del target di riferimento per il parco giochi.

Nei panni del Signore dei parchi di divertimento c’è da impostare ogni percorso in maniera ottimale, piazzare le giostre nei punti giusti, sfruttare i numerosi indicatori/tab a disposizione e la mappa di calore per individuare dove intervenire tra un prezzo troppo alto, una tendenza da sfruttare, una giostra poco redditizia o ancora l’assunzione di un custode da finalizzare il prima possibile, le toilette troppo distanti etc.

Park Beyond è davvero un tool per menti creative dalle enormi potenzialità

Sperimentare in libertà mi ha mostrato quanto Park Beyond sia intuitivo, immediato nei controlli e malleabile nella maggior parte dei suoi aspetti, ma anche quanto sia un gestionale niente affatto superficiale o semplice: ci vuole poco infatti per vedere il rapporto entrate/uscite finire in negativo. L’infausta eventualità è più vicina di quanto sembri perché ogni parco giochi è un meccanismo delicato i cui ingranaggi, dal cestino dei rifiuti all’attrazione più elaborata, devono funzionare con precisione chirurgica per evitare l’emorragia di pubblico prima e il collasso finanziario poi. Park Beyond è questo e molto altro, è un fitto sottobosco di micro/macro elementi da monitorare costantemente oppure la sorprendente possibilità di personalizzare le strutture attraverso un editor modulare che merita ben più di un cenno a fine articolo.

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Sembra tutto bello e colorato, ma farlo funzionare richiede una meticolosità non indifferente.

Il potenziale per permettere di esprimere al massimo la propria creatività c’è, peccato non aver provato abbastanza a fondo il tool per addentrarsi nei dettagli. In tutto ciò sapete qual è la cosa più bella? È che oggi, a distanza di qualche giorno dal press tour a due passi dalla Foresta Nera, ho la forte sensazione di aver grattato solo il primo strato di un sim park che, se tutto andrà per il verso giusto, darà modo ai più geniali “parkitector” di realizzare l’impossibile e di condividerlo con l’intera comunità grazie al cross sharing. Sì, è confermato: potremo condividere con gli altri utenti le nostre creazioni a prescindere dalla piattaforma utilizzata.

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