Yet Another Zombie Survivors – Anteprima Hands-on

Yet Another Zombie Survivors

Yet Another Zombie Survivors – Anteprima Hands-on

È uscito Yet Another Zombie Survivors. Bello, come si chiama? Yet Another Zombie Survivors, ti piace? Sì, ma come si chiama? Yet Another Zombie Survivors. Ho capito, ma ti ho chiesto il nome!

Sviluppatore / Publisher: Awesome Games Studio / Awesome Games Studio Prezzo: 9.75 Localizzazione: No Multiplayer: No PEGI: 16 Disponibile su: PC (Steam) Data d’uscita: 13 luglio

L’enorme famiglia di neologismi coniati dal mondo videoludico si è recentemente arricchita con l’arrivo di Survivors like o VS like, in omaggio a Vampire Survivors, riuscitissimo mix tra roguelite e bullet hell in cui al posto dei proiettili ci sono mostri. Complici il concept relativamente semplice e il costo di produzione accessibile ai più, sull’onda della popolarità del fenomeno di poncle sono spawnati, come ragni nelle prime quest degli RPG, decine di titoli simili, tentando di replicarne il successo, spesso con risultati diversamente eccellenti.

In questo contesto si inserisce Yet Another Zombie Survivors, il cui nome ironizza su questa moda e al tempo stesso definisce il gameplay, dato che perlomeno sulla carta è ancora un altro videogame in cui bisogna sopravvivere agli zombie. Ma se ne stiamo parlando, significa che Awesome Games Studio ha sfornato un prodotto interessante che vale la pena approfondire, nonostante abbia appena iniziato a gattonare in Early Access. La trama, come sempre in queste produzioni, è assente. Io non devo raccontarvela fingendo di esserne rimasto rapito, e voi non dovrete skippare dialoghi e cutscene per arrivare al dunque. Siamo semplicemente in mezzo a centinaia di zombie, e dobbiamo cavarcela.

YET ANOTHER ZOMBIE SURVIVORS: 20 MINUTI ALL’ALBA

Scopo unico, nella modalità base, è arrivare vivi all’alba, che giungerà al ventesimo minuto di gioco. A quel punto, gli zombie si dissolveranno al sole come fossero vampiri. Forse in omaggio proprio a Vampire Survivors, che però a dispetto del nome non annovera gli amati succhiasangue, o magari per citare 20 Minutes Till Dawn, a sua volta un VS like di ottima qualità nel quale, questa volta rispettando il titolo, bisogna appunto resistere per i fatidici venti minuti aspettando che albeggi. Non ci è dato sapere con esattezza l’identità della musa ispiratrice di Yet Another Zombie Survivors, ma non importa: ciò che conta è che stiamo per smembrare non morti come se non ci fosse un domani; in realtà proprio per vederlo, il domani. Per gli amanti delle sfide più estreme, abbiamo anche la run senza limiti di tempo, in cui combattere fino all’ineluttabile sopraffazione da parte delle ondate nemiche, e la modalità hardcore, nella quale vigono ancora i venti minuti all’alba, ma con un livello di difficoltà tale da farvi maledire ogni singolo secondo.

Un party di tre personaggi scelti tra nove classi estremamente diverse tra loro deve sopravvivere in cinque mappe. Un’ottima rigiocabilità

I tasti WASD, o la croce direzionale del gamepad, magari della Steam Deck che è pienamente supportata, sono tutto ciò che serve per mietere vittime in Yet Another Zombie Survivors. Si gioca infatti tranquillamente con una sola mano, dato che il nostro unico compito è muovere il protagonista cercando di tenerlo a distanza dagli zombie, certi che continuerà a sparare al nemico più vicino fino a esaurire i proiettili, per poi ricaricare automaticamente e ricominciare la mattanza. Non vi è possibilità di mirare a un bersaglio specifico, né di ricaricare a comando, magari in uno dei rari momenti di calma. Questo non significa che sia semplice o banale, poiché non è detto che il bersaglio più vicino sia necessariamente quello da abbattere più in fretta. Immaginate tre zombie a pochi passi da noi, e uno alle nostre spalle, un po’ più lontano. Dovremmo sbarazzarci prima di quest’ultimo, per garantirci una via di fuga, ma così non sarà se rimarremo fermi impalati, poiché il nostro fuoco sarà diretto al gruppetto. Importantissimo quindi spostarsi sempre nella giusta posizione, cercando di prevedere chi sarà il destinatario del prossimo colpo. Un passo avanti, due passi a sinistra, qui si balla un tango mortale per tutta la notte.

Alcuni zombie sono decisamente oversize.

Ma non danzeremo soli in questa ordalia, in quanto saltuariamente riceveremo delle richieste di aiuto da parte di altri disperati come noi, pronti ad entrare nel nostro party. Ogni personaggio ha punti abilità, armi e perk unici, e spaziano dall’ingegnere armato di taser alla cacciatrice dotata di arco e fecce, passando per il ninja maestro d’arma bianca, qui chiamato Ghost. In tutto le classi sono nove, di cui sei già disponibili in questa versione, anche se bisogna expare un pochino prima di sbloccare tutti i personaggi. È proprio il giusto mix di talenti che determina il successo o il fallimento di una run, in quanto il terzetto si muove all’unisono, ciascuno guardando le spalle agli altri, con la barra dei punti vita in comune.

I personaggi mirano, sparano, ricaricano ed utilizzano abilità speciali da soli, noi dovremo solo muoverli. Sembra banale, ma il confine tra la vita e la morte è questione di un passo

Ciascun personaggio è diversissimo dagli altri, e il gameplay cambia sostanzialmente a seconda del gruppo che formiamo, per cui la parola d’ordine è sperimentare. Cinque le mappe previste, di cui una sola giocabile in questo momento, chiamata Isolated City, che purtroppo altro non è che un enorme terreno vuoto. Peccato, avrei preferito un livello più movimentato, magari con ostacoli o elementi da utilizzare contro gli zombie, ma pare che per questo bisognerà attendere ancora un pochino.

POWERUP E POTENZIAMENTI PER TUTTI

Ciò che è già abbastanza completo è invece il sistema di powerup casuali che ci vengono proposti ogni qualvolta saliamo di livello, anch’essi diversi a seconda dei personaggi che stiamo controllando. Spaziano da raid aerei chiamati dall’agente SWAT a bobine Tesla piazzate dall’ingegnere, passando da bombe a mano, pioggia di frecce, shuriken, mine antiuomo e altri gingilli vari per nuocere ai non morti, tutti con il tempo di cooldown da sfruttare a dovere in quanto, come per gli attacchi comuni, anche queste abilità vengono attivate in automatico non appena diventano disponibili.

È importante muoversi sempre verso il bersaglio che si vuole colpire.

Necessario dunque trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Tutto quanto raccolto è destinato a scomparire ogni qualvolta si termina una partita, ma da buon roguelite Yet Another Zombie Survivors ci permette di spendere del denaro faticosamente guadagnato la notte precedente in uno shop che fornisce potenziamenti permanenti.

Da buon roguelite Yet Another Zombie Survivors ci permette di spendere del denaro faticosamente guadagnato la notte precedente in uno shop che fornisce potenziamenti permanenti

Ecco, quindi, che run dopo run i personaggi divengono sempre più forti e in grado di resistere a nuove ondate di attacco da parte di zombie anch’essi via via più potenti, in grado di sputare acido, caricare come rinoceronti, evocare sciami di putride creature e attentare alle nostre vite in modi creativi ed efficaci. Al momento mi sto divertendo moltissimo, quindi non posso esimermi dal consigliarlo agli amanti di questo genere di videogame e chiunque cerchi un gameplay immediato e frenetico, anche se vedere l’alba, perlomeno nella modalità di default, è un po’ troppo facile.

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