Jimmy, Pinkyy. Ace, Panzer, Biu e Raff sono tornati, accompagnati dalla new entry Seven, per spiegarci ancora una volta che l’unico papero buono è un papero morto. Ecco Relic Hunters Legend.
Sviluppatore / Publisher: Rogue Snail / Gearbox Publishing Prezzo: 14.99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperative online PEGI: ND Disponibile su: Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, PC Data di lancio: ND
I franchise indie dovrebbero essere patrimonio intellettuale dell’umanità, con quel sapiente mix tra preservazione di una IP nata il più delle volte inaspettatamente e completa libertà di sperimentare questa o quella innovazione. I Relic Hunters non fanno eccezione, e dopo aver appassionato un milione di giocatori in Relic Hunters Zero, primo episodio ora disponibile gratuitamente su Steam nella versione enhanced chiamata Relic Hunters Zero: Remix, ed essere in seguito approdati sui nostri telefonini con Relic Hunters: Rebels grazie a Netflix Games, tornano nuovamente sul PC con Relic Hunters Legend.
Temete di perdere il filo di questa saga cross platform? Niente paura, alla fine si tratta semplicemente – si fa per dire – di un frenetico top down twin stick looter shooter dal gameplay classico e alla portata di tutti, realizzato anche questa volta dai brasiliani Rogue Snail, team già noto per le perle indie Chroma Squad e Knights of Pen & Paper. Oltre che per la serie di Relic Hunters ovviamente, che giunge così al terzo episodio grazie alla distribuzione di Gearbox Publishing. Siamo stati invitati a obliterare in anteprima orde di nemici in attesa del lancio in Early Access, e avremmo mai potuto esimerci dalla mattanza? Nemmeno per sogno, dunque apprestiamoci a scoprire di che si tratta.
RELIC HUNTERS LEGEND, I MAGNIFICI SETTE
La storia ruota da sempre attorno alle brame del malvagio Duca Ducan che, al comando di un esercito di paperi assassini, cerca di rubare le Sacre Reliquie del Potere. I suoi piani vengono però regolarmente sventati dai Relic Hunters, bizzarri incroci tra Power Rangers e Teletubbies che paiono usciti da una produzione Nickelodeon. Sfortunatamente, questa volta Ducan riesce a disperdere la memoria del passato, mescolando le carte in tavola e convincendo tutti che i nostri eroi siano dei criminali da perseguire, per poi autoproclamarsi salvatore del mondo, assicurandosi il consenso del popolo mentre tesse la trama del suo totalitarismo galattico.
Dovremo così viaggiare per tutta la galassia alla ricerca delle Reliquie per ripristinare la memoria del vero passato e costringere il despota a gettare la maschera. Nonostante vi sia una storia da seguire, questa funge da mero contorno al vero cuore del gioco: lo sterminio delle truppe di Ducan. Prepariamoci quindi al massacro indiscriminato di paperi e animaletti vari con un ricco e creativo arsenale. Ma adesso, permettetemi di presentarvi il team. La verdecrinita Pinkyy è la leader del gruppo, adora il risotto ma soprattutto è un tank, ovvero usa i proiettili nemici per farsi lo scrub. Panzer, nomen non omen, gira in pigiama e non ha una grande resistenza fisica, però quando spara infligge ingenti danni. L’imbranato Ace potrebbe sembrare l’anello debole della catena, ma è un’ottima unità di supporto. Avrete dunque capito che ciascun personaggio ha la propria classe base più varie skill extra che lo rendono unico, e con le giuste combinazioni si possono creare party eterogenei e molto competitivi. Ma perché parlo di party?
DA SOLI SI VA PIÙ VELOCI, INSIEME SI VA COME DECIDE IL PING
Relic Hunters Legend può essere affrontato in solo o in co-op online, in cui fino a quattro Cacciareliquie – traduzione ufficiale, ambasciator non porta pena – cooperano per terminare le missioni ma soprattutto competono per l’agognato titolo di Most Valuable Player della run. Al momento della mia prova vi erano solo due server, uno in Asia e uno negli Stati Uniti Orientali, entrambi con un ping a tre cifre – e no, non era 100 – dunque è inutile che mi dilunghi su netcode, latenze o rollback. Vi descriverò invece l’esperienza single player nelle svariate modalità di gioco previste, suddivise tra storia principale e missioni secondarie affrontabili con una certa libertà data l’immediatezza del gameplay che porta con successo sui nostri PC alcune filosofie legate al mondo mobile.
Il controllo dual stick è come sempre legato ai tasti WASD per muoversi e puntatore del mouse per mirare e sparare, ma sorprende come non sia previsto un tasto per saltare, nonostante vi siano passaggi che richiedano proprio questa abilità. Ebbene, scattando in prossimità di un dislivello alla nostra portata, o sul bordo di una piattaforma, si attiva una modalità autojump che permette di balzare automaticamente quando necessario. Le due diverse modalità di fuoco si eseguono con i rispettivi tasti del mouse: sinistro per il colpo di default e destro per quello di precisione, con uno svantaggioso rapporto di proiettili per secondo ma capace di conferire qualche bonus danno. Con il tasto centrale si porta un attacco melee, solitamente colpendo con il calcio dell’arma in dotazione.
ARMI, BONUS, PERK, EQUIPAGGIAMENTI ALLA MASSIMA POTENZA
Dove Relic Hunters Legend eccelle è nella varietà di armi, equipaggiamenti e perk sbloccabili, craftabili e upgradabili grazie al loot generosamente lasciato a terra dalle vittime. Fucili a pompa, mitragliatori, granate, lanciafiamme, pedestrian electro-bastard ray proprio come in Carmageddon – senza la macchina però – scudi, cure e attacchi speciali soggetti a cooldown sono solo alcuni dei modi per sterminare i nemici, e tra l’enorme quantità di armamenti e le doti esclusive dei Cacciareliquie, distribuite in un corposo albero delle skill, le build sono virtualmente infinite e ciascuno potrà costruire i propri PG a seconda del gameplay a lui congeniale.
La natura di alcune missioni, che riprendono le famose modalità Tower Defense in cui proteggere la propria base, o Scorta per portare a destinazione un convoglio, o ancora Time Attack in cui bisogna estinguere i paperi nel minor tempo possibile, credo cerchi di chiamare alle armi i fanatici del Competitivo, con tanto di classifiche online. È presto per dire se vi sarà una corsa mondiale al miglior punteggio, ma è certo che l’immediatezza e l’azione non mancano, e la grafica super semplice che ricorda vagamente Brawl Stars si presta egregiamente a esperienze di questo tipo. Assolutamente da tener d’occhio durante l’Early Access, invocando subito un cambio di colonna sonora, tallone d’Achille di questa produzione, con una più Kattiva.