Fuoco e fiamme, sangue e morte, sacrificio e scoperta: Stellar Blade, la nuova esclusiva targata Sony, si è fatta rapidamente conoscere per presentarsi a dovere prima della recensione e della pubblicazione ufficiale, fissata per il prossimo 26 aprile. La storia di EVE parte dalla perdita, dalla paura e dallo smarrimento in un mondo irriconoscibile, ora devastato.
Sviluppatore: / Publisher: SHIFT UP Corporation / Sony PlayStation Studios Prezzo: 79,99 euro Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile su: PlayStation 5 Data d’uscita: 26 aprile 2024
La razza umana è estinta, completamente svuotata, annientata, distrutta. Cosa resta di noi, sempre ci sia ancora un “Noi?” Solamente i grattacieli che sfiorano il cielo, che minacciano di cadere da un momento all’altro, con le strade colme di buche, in cui l’acqua scava sul terreno accidentato, facendo fuoriuscire terriccio. Stellar Blade si presenta con un preludio infuocato, di quelli che sorprendono e intrattengono, per colpire nel profondo e dritto all’obiettivo.
Delle navicelle spaziali, che ora circondano la Terra, la osservano da tempo, mentre sul pianeta ormai banchettano sui cadaveri della nostra specie i Naytibas, bestie assassine responsabili dell’estinzione di ogni vita che ne hanno assunto il pieno controllo, prosciugando ogni risorsa, corrompendo l’essenza stessa del pianeta. No, tranquilli: qui non si tratta della Mako, come qualcuno potrebbe pensare, né di qualche altra materia che si approfitta brutalmente del pianeta tutto, fino a renderlo sfilacciato, per poi portarlo a essere inutile, da buttare via, una macchiolina nell’infinito dell’Universo.
No, qui l’idea di SHIFT UP Corporation segue un altro tipo di approccio, più vicino a NieR e alla genialità di Yoko Taro, fonte di grande ispirazione ma solo per descrivere, al momento, quel binomio fra uomo e biomacchina che si chiude qui, quando la struttura di gioco esplode, presentandosi con decisione, dando un rapido assaggio di cosa si vivrà dal 26 aprile prossimo. Ho avuto l’opportunità, in tal senso, di provare la prima ora e mezzo di gioco e di sconfiggere un boss aggiuntivo della demo, selezionabile dal menù principale di Stellar Blade.
Un mondo devastato pieno zeppo di brutti nemici da sconfiggere? Mica male; è Natale in anticipo!
LA SPADA STELLARE
La Terra, come accennavo, è stata completamente occupata dai Naytibas, delle creature dal design essenziale ed efficace. In cosa resta della Terra, si discende a capofitto, a bordo di capsula proveniente dall’immaginario sci-fi, che si infrange in seguito sulla superficie del pianeta. In una di esse c’è EVE, che cerca invano di aprire il portellone della capsula, bloccato a causa di un malfunzionamento. Non riesce a farlo, però, e al posto suo arriva Tachy, una comprimaria affascinante e dal carattere deciso.
La demo di Stellar Blade presenta il contesto, e lo fa attraverso una scenografia curata, che già rende l’idea del progetto che SHIFT UP Corporation ha tra le mani: si è nel bel mezzo di una battaglia, ma non sembra la compagine giunta sulla Terra per liberarla se la stia passando bene; anzi, la sconfitta è quasi certa e inevitabile. Tralasciando volutamente cosa avviene nell’ora e mezzo che ho provato in anteprima, anche per non rovinare la sorpresa a chi sta già pensando di giocarla per interfacciarsi con il preludio della produzione, le scene che ho visto e le situazioni che si sono create sono state piacevoli, appaganti e inaspettate.
Tante situazioni, tanta azione e una grafica molto d’impatto
EVE è una sorta di androide, è protetta da una struttura corporea, la stessa che le permette di restare in vita, e ha un cervello umano nel suo cranio. Eppure, sembra abbia vissuto lontano dalla Terra, che della pioggia abbia solo letto, o che ne abbia sentito parlare. E ammetto di aver giocato più volte la demo per almeno tre volte, sia per riuscire ad assorbire cos’è espresso quanto per cogliere le scelte di game design, ma soprattutto momenti di questo genere, notevoli e dal grande impatto.
UN ACTION TECNICO E BRUTALE
Se inizialmente pensavo di trovarmi di fronte a un videogioco ispirato a Yoko Taro, a una produzione che preferiva di gran lunga concentrarsi sulla bellezza della protagonista che sul resto, ecco che Stellar Blade colpisce inaspettatamente, stupendomi inaspettamente: ha una personalità. Una grande personalità, lo sottolineo, nonché un’anima che accoglie più opere al suo interno, riuscendo tuttavia a brillare grazie a un sistema di combattimento che, per quanto ho provato, è probabilmente uno dei più tecnici degli ultimi tempi.
L’avventura, intanto, mostra il personaggio di spalle: è un’esperienza con telecamera in terza persona che permette di muoverlo per lo scenario proposto, di interfacciarsi con cosa avviene attorno e di interagire con ciò che è proposto. Se nell’introduzione della demo EVE fa fatica a muoversi a causa del malfunzionamento della struttura corporea, nella seconda parte tutto quanto esplode inaspettatamente, con la protagonista che si muove in maniera fluida. La ragazza dispone di attacchi leggeri e pesanti, di combinazioni ulteriori e di abilità che sembra possano sbloccarsi nel corso dell’esperienza. Il sistema di combattimento, in tal senso, è davvero tanto, ma tanto tecnico.
A quanto pare saranno presenti due difficoltà: ce ne sarà un’altra? Se ne sbloccherà una dopo l’endgame? Lo scopriremo vivendo, as usual
Ci sono poi alcune importanti differenze fra le difficoltà: se la più ostica costringe a studiare ogni movimento avversario, per riuscire a deviare il colpo nemico e poi contrattaccare, la meno complessa agevola di gran lunga il giocatore proponendo una finestra in cui difendersi per poi, in seguito, dare vita alle combo, talvolta letali. Altre volte, per cosa ho compreso nel corso del provato, ho realizzato che servissero colpi ulteriori per finire un avversario. Dopo aver concluso la demo, cioè l’introduzione alla storia che porta al primo boss, ho anche affrontato un nemico aggiuntivo con le abilità di EVE che si possono intravedere dai trailer, nonché la presenza dell’arma secondaria, adattata per colpire a distanza il nemico. In questo caso si è trattato di una mitragliatrice che non ha fatto danni ingenti e, nel corso del combattimento, ho affrontato un nemico decisamente più impegnativo rispetto a quello della porzione di storia proposta, che mi ha tenuto incollato per molto tempo, prima di riuscire a batterlo.
Sembra che Stellar Blade, al riguardo, proporrà boss di ogni tipo. Al momento è ancora complesso quantificarli, come dire se avranno le stesse potenzialità di quelli che ho affrontato, ma l’opera appare in assoluto sulla strada giusta per proporne di variegati. L’altro elemento è la presenza degli accampamenti, dei luoghi che EVE può visitare per rinvigorirsi e potenziare le abilità, nonché sbloccarne di ulteriori. In tal senso, la seconda parte della porzione di storia mi ha permesso di conoscere un altro personaggio, oltre a Tachy, che risponde al nome di Adam, un personaggio secondario che segue la ragazza, al momento, su un drone. Anche se i combattimenti saranno intricati, ci saranno comunque delle possibilità di vittoria, e tutto dovrà essere sfruttato a dovere, soprattutto cosa viene fornito dall’ambientazione.
Ci sono tanti ammazzamenti e questa cosa va molto bene
STELLAR BLADE POTREBBE ESSERE UNA SORPRESA?
Esistono opere nel mercato che, oltre proporre un contesto e una storia interessanti, arrivano anche a gestire il gameplay prendendo il meglio da cos’è stato pubblicato in precedenza. Questo non è un dettaglio negativo, specie se pensiamo al recente Lies of P tanto apprezzato dal nostro Brom, e ciò potrebbe valere anche per Stellar Blade. Le azioni messe in campo, oltre a una protagonista che è tutta da scoprire e approfondire, che non sembra conoscere alcunché della Terra, potrebbero dare vita a una sorpresa gradita, a un videogioco che esegue alla grande ciò che fa.
Stellar Blade, lo ammetto, mi ha creato delle aspettative, a seguito di cosa ho giocato; chissà se le confermerà