Killer Klowns from Outer Space: The Game – Anteprima Hands-On

Killer Klowns from Outer Space: The Game

PC PS5 Xbox Series X

Killer Klowns from Outer Space: The Game – Anteprima Hands-On

Un luna park, dei pagliacci e qualche amico. A qualcuno può sembrare un classico venerdì dopo una settimana di scuola, ma in Killer Klowns from Outer Space: The Game tutto è un preludio a una invasione di pagliacci arrabbiati armati di pistole al plasma, con l’obiettivo di prosciugare l’essenza vitale umana. Brutta storia, l’inflazione. 

Sviluppatore / Publisher: Illfonic / Illfonic Publishing Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperativo online PEGI: 18 Disponibile su: PC (Steam), Xbox Series X|S, PlayStation 5 Data d’uscita: 4 giugno 2024

Se esistesse realmente una DeLorean capace di trasportarmi indietro nel tempo, forse, per curiosità, imposterei ben volentieri gli anni ’80. Lo zucchero filato, Star Wars, la nascita di Dungeon & Dragons, il crollo del muro di Berlino, gli Iron Maiden e i Black Sabbath al loro meglio. Invece sono del ’95, ho vissuto troppo tardi i miti del metal e il rock è stato soppiantato a dovere dall’hip pop. Nulla di grave, sia chiaro, ma non posso nascondere quel legame salvifico che mi lega indissolubilmente a ciò che in molti considerano gli anni migliori.

Max Pezzali, non per niente, li considerava gli anni d’oro. Ci ha fatto pure una canzone per sottolinearlo, cosa che, ammetto, mi ha fatto capire meglio quali fossero i legami più profondi di mio padre, che di Star Wars è un grande appassionato, come lo è anche di Willow. E io, invece? Non lo so, ma eccomi qua, con l’amore totale per anni mai vissuti mentre scopro – forse troppo tardi – tante opere illustri. Ammetto di non aver mai sentito nominare Killer Klowns from Outer Space: io arrivo da Freddy Kruger e da Venerdì 13, non ho mai sentito parlare dei Fratelli Chiodo ed ero inconsapevole di una pellicola di questo genere.

Una mappa piacevole e interessante, piena zeppa di cosa da provare con mano. Letteralmente.

Fino a oggi, ovviamente, poiché il bello di questo lavoro è scoprire cosa non si conosce e poi raccontarlo. Il film l’ho visto in videocassetta, e mi è piaciuto un sacco: ne avevamo una copia, evidentemente neanche sapevo della sua esistenza; ma, ecco, le sorprese non finiscono mai, a casa Mercurio. Ma non è questo quello di cui intendo parlare: in questi giorni, infatti, ho partecipato a una sessione privata assieme a Illfonic, già autori del sopracitato Friday The 13th: The Game.

Ho avuto modo di provare il titolo su PC assieme agli sviluppatori

Giocare con loro è stato utilissimo e costruttivo proprio per capire al meglio l’operazione, che ricalca in parte le ottime trovate del capitolo dedicato a Jason, presentando però dinamiche di sopravvivenza, di collaborazione e salvataggio differenti. Proprio come il capitolo Friday the 13th, in Killer Klowns from Outer Space si sceglie chi essere – anche se, durante l’evento, tutto è stato casuale. Pagliaccio o umano? Non è poi tanto distante, questa insormontabile differenza. O almeno, non per i poveracci che si sono trovati a dover fuggire da queste tremende figure provenienti dallo Spazio profondo.

TU CHI SEI, IN KILLER KLOWS FROM OUTER SPACE?

Gran cittadina, quella di Crescent Cove. Un laghetto, un luna park, dei negozietti, un campo da football e un liceo qualunque. In un luogo del genere, chiunque vorrebbe vivere: come l’Orange County californiana che, però, si è tramutato per l’occasione in una località diversa. Mentre caricava la partita iniziale, è così che mi sono immaginato, giocando inevitabilmente di ruolo: un giovane virgulto campione, chissà, della squadra di football locale.

In quanti ci vorrebbero salire sopra?

Grandi doti atletiche, molta voglia di uscire con le ragazze più belle del posto e un futuro già segnato a Yale. Cosa potrebbe andare storto? Di tutto, esattamente. Compaiono dei pagliacci dallo spazio profondo, con l’obiettivo di catturare e prosciugare l’essenza vitale degli esseri umani. Ed è qui che si muove il contesto dell’opera, non andando affatto lontano dalla produzione principale, bensì legandola al videoludo con intelligenza.

ESSERE UN UMANO

In primo luogo, viene lecito: chi fa il pagliaccio e chi l’essere umano? È una domanda importante ai fini della produzione, specie per come essa propone le due contrapposizioni in gioco. Ho optato per mantenere la mia umanità, provando in primo luogo come giocherebbe qualcuno in fuga da pagliacci esagitati con la sola intenzione di colpire e far del male. Gli umani devono nascondersi, sopravvivere il più a lungo possibile e, infine, fuggire via. Sono delle prede che, tra una sparatoria e l’altra, hanno il solo obiettivo di lasciare il luna park, l’unica mappa che, al momento, ho provato nel corso dell’anteprima.

Fa paura solo a guardarlo, in effetti…

Killer Klowns from Outer Space riprende, in tal senso, lo stesso scheletro ludico di Friday The 13th, espandendone l’approccio e la gestione delle risorse ottenibili durante l’esplorazione della mappa. È bene ribadirlo, infatti: scegliere di essere un umano comporta dei rischi seri, ed è bene optare saggiamente su cosa puntare; ovvero armi da fuoco, da distanza ravvicinata o da lancio, come palle da baseball e mattoni utilissimi per impedire ai clown di fare del loro peggio. Come accennavo prima, l’obiettivo che si presenta, vestendo i panni degli esseri umani, è quello di fuggire in ogni modo: per due volte sono riuscito a scamparla, prendendo il largo su una barcaccia e, in un secondo luogo, attraverso un ponte che conduce al centro della città, un luogo sicuro.

È bene ribadirlo, infatti: scegliere di essere un umano comporta dei rischi seri, ed è bene optare saggiamente su cosa puntare

Pensavo che le attività si sarebbero concluse una volta fuggito, ma la realtà è un’altra: collaborare, pur non essendoci più in gioco, permette tuttavia di agevolare i compagni nel corso della loro sopravvivenza. Sto parlando di minigiochi semplici e intuitivi che, talvolta, si differenziano l’uno con l’altro: dal colpire in modo preciso dei palloncini, fino a selezionare armi – come mazze da baseball – per dare ai compagni la possibilità di sopravvivere.

DIVENTARE UN PAGLIACCIO

L’altro lato della medaglia è vestire i panni di uno dei tre spietati pagliacci intenzionati di raccogliere più umani possibili e assorbirli. Ebbene, se da una parte si scappa, dall’altra si diventa predatori: l’ho preferito di gran lunga perché, oltre a dare vita a situazioni incredibili, appaga non poco vincere contro gli esseri umani, rovinando loro quella serata al cinema tanto auspicata. Tuttavia, si tratta di azioni comunque contenute, al momento, specie perché non è stato effettivamente mostrato tutto quanto.

Killer Klowns from Outer Space The Game 01

Un terzetto letale.

Cosa ho compreso, però, è che diventare un pagliaccio non è semplice. Sono stato attaccato dal gruppetto avversario anche quando ero in vantaggio, scappando per non morire, con il rischio di diventare spettatore. Ciò non l’ho permesso, però, e facendo il predatore ho compreso immediatamente che il ritmo di gioco proposto potrebbe essere efficace e coinvolgere più giocatori possibili, una volta che l’opera verrà pubblicata sul mercato.

Ciò non l’ho permesso, però, e facendo il predatore ho compreso immediatamente che il ritmo di gioco proposto potrebbe essere efficace e coinvolgere più giocatori possibili

È ancora troppo presto, infatti, per lanciarsi in valutazioni: la produzione è alle battute finali e di rifinitura; potrebbe essere ciò che è stato Friday The 13th con un diverso tipo di approccio. Già questo, per cosa ho visto e provato, potrebbe bastare per farsi un’idea di cosa potrebbe aspettarsi il giocatore.

 

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