In un viaggio oscuro all’interno dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, Immortals 33, a opera di Thunder Lotus, lo studio di sviluppo dietro alla potenza intimista di Spiritfarer, è il viaggio tra le perdute genti che chiunque amante del Sommo Poeta nostrano non potrebbe fare altro che desiderare, fare proprio e, come un filologo della porta accanto, cominciare a recitare il Proemio.
Sviluppatore / Publisher: Thunder Lotus / Thunder Lotus Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperativo locale e online PEGI: Non disponibile Disponibile su: PC (Steam ed Epic Games Store), PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X|S Data d’uscita: 2024
Ammetto spontaneamente di averlo appena fatto. Le parole sono uscite, il cuore ha sobbalzato al ricordo delle prime letture de La Commedia e, in seguito, ho avuto la necessita di tornare in quel mondo. A dire il vero, accade sovente: il racconto attorno a Dante Alighieri, tra un De Vulgari Eloquentia e un De Monarchia, è ciò che mi entusiasma da sempre.
Sapere dell’esistenza di una produzione diversa da Dante’s Inferno che riprende la sua mitologia, nonché il suo viaggio nella Selva Oscura fino a condurlo da Caronte, è qualcosa che mi ha immediatamente conquistato. Non è lo stesso effetto che mi ha provocato Hades II, per quanto un roguelike competitivo (già, avete letto bene) sulla Divina Commedia sia qualcosa di mai visto prima nel panorama. Non è certamente una cosa nuova per Thunder Lotus dopo la pubblicazione di Spiritfarer, che dava al giocatore la possibilità di diventare letteralmente un Caronte vestito bene e senza stracci logori, come descritto dal Sommo Poeta.
Il Giudizio Finale è qui ed è bene averlo come amico
UN RACCONTO ABBOZZATO, MA COLMO DI TANTO CONTESTO
33 Immortals, com’era pronosticabile, è un’opera che riprende fedelmente ogni lato più importante dell’opera di Dante Alighieri. Riesce a trovare il compromesso di rendere sin da subito il tema interessante e coinvolgente, spingendo il giocatore a toccare con mano le peculiarità principali della produzione. Anche se la trama non è ancora stata effettivamente dettagliata, viene comunque offerto il contesto: ogni area dell’oltretomba è ormai in pericolo. L’unico modo per fuggire da parte dei giocatori è raggiungere il Paradiso e lasciare tutto quanto alle spalle, anche ciò che qualcuno potrebbe considerare importante.
Trentatré anime perdute, ognuna di esse con un passato, un figlio, una moglie o qualche omicidio. Il viaggio verso Minosse, d’altronde, non è semplice: la Legge del Contrappasso, crudele ma equilibrata, rende la vita complessa per chiunque. A differenza di Spiritfarer, infatti, all’interno di Immortals 33 s’indossano i panni dei morti, di coloro che sono in fuga da quel mondo brutale e sanguinario, disseminato di maldicenze e paure, di peccatori e uomini ormai privati completamente della bellezza del mondo.
La genialità è tipica del team indie autore di Spiritfarer
All’interno della produzione non appare affatto come un simbolo, bensì come colui che, accompagnando il giocatore nella Selva Oscura e oltre, è il narratore sotto forma di comprimario che fa comodo proprio per capire al meglio le tematiche raccontate dal Sommo Poeta. Certo, è un peccato che non vi sia Virgilio a narrare cosa accade mentre si avanza all’interno dei Canti di Dante, ma va bene così, non tutti sono Supergiant Games, che per l’occasione ha addirittura tirato fuori dai libricini di epica e ha convinto Omero a fare la sua comparsa come un comunissimo Max Tortora. E no, non è una critica: è stata una necessità.
33 IMMORTALS: IO, TE E QUALCHE ANIMA PRAVA
33 Immortals è un videogioco roguelike con visuale isometrica à la Hades. A caratterizzarlo è la cura riposta per i vari perk ottenibili da Dante Alighieri e la cooperazione tra giocatori, fondamentale per avere la meglio all’interno del percorso verso il Paradiso e la salvezza di Beatrice. In tal senso, la stessa donna amata da Dante nella sua visione platonica e idealizzante è colei che dà il benvenuto al giocatore nell’hub di gioco. Per la prima volta da quando vivo questo genere con una certa costanza, non mi è mai capitato di vedere così tanta gente connessa nello stesso momento per godersi l’esperienza. E ce n’era davvero tanta, ma tantissima, e mi ha sorpreso molto lo stato del lavoro dell’opera, in uscita, ricordo, in un momento imprecisato del 2024.
Intanto, bisogna ammetterlo: il game design di 33 Immortals è originalissimo (33 come i giocatori che si possono connettere in una singola partita, esatto). Se al momento appare solo a un quarto di cosa può effettivamente offrire, l’idea di creare un roguelike cooperativo è davvero brillante e può dare l’occasione giusta di arrivare a un obiettivo collettivo. Come in tante opere del genere, nell’hub è possibile equipaggiare l’arma che si preferisce, tra spadoni, lame affilate e un arco da usare con parsimonia, considerando che non lancia frecce, bensì magie – già, proprio come l’ArcierMago di Dragon’s Dogma II.
Fronteggiare i nemici in gruppo può essere la soluzione migliore per arrivare alla vittoria