Un gioco di corse totalmente arcade ambientato in un garage, con macchine spigolose che ci riportano ai tempi del Sega Saturn (o prima generazione PlayStation, se preferite) e una spiccata propensione al drifting. Lo abbiamo provato in anteprima e la nostra anima nostalgica ha avuto un sussulto.
Sviluppatore / Publisher: Walaber Entertainment / Walaber Entertainment Prezzo: TBA Localizzazione: Testi Multiplayer: Competitivo PEGI: 7+ Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: Settembre 2024
Alzi la mano chi si ricorda il famigerato tutorial del primo Driver, anno 1999, noto ai più come “la prova più infame nella storia dei giochi di guida”. Era composto da una serie di prove di difficoltà crescente che si svolgevano in un parcheggio coperto.
Di solito queste fasi introduttive sono piuttosto morbide e permissive, ma nel caso del titolo Reflections Interactive datato 1999 rappresentavano il picco di difficoltà più alto dell’intero gioco… e di gran lunga. Questa breve lezione di storia serve ad introdurre Parking Garage Rally Circuit, che con il suddetto Driver condivide non solo lo stile grafico ma anche il fatto che le gare si svolgono al coperto, in un garage per la precisione.
RALLY MANIA COL TRUCCO CON PARKING GARAGE RALLY CIRCUIT
Fisica e manovrabilità delle auto sono estremamente “leggere”, ciò significa che anche il minimo errore può compromettere più o meno gravemente l’equilibrio della macchina, facendola sbandare, rovesciare o addirittura volare fuori dal tracciato. Già, perché molti dei circuiti hanno anche zone sopraelevate dalle quali si può precipitare anche solo per una derapata troppo lunga (o corta), ma questo non è sempre un male. I tortuosi tracciati di Parking Garage Rally Circuit nascondono scorciatoie che richiedono una buona conoscenza del percorso ma che all’occorrenza possono anche cambiare le sorti delle gare.
La versione preliminare da noi provata metteva a disposizione 8 gare su altrettanti circuiti ambientati tra gli Nord America e Regno Unito, sbloccabili progressivamente non appena si otteneva almeno una coppa bronzo nella precedente. Per ottenerla si gareggia contro il cronometro con pochi giri a dispozione per dare il meglio, ma specie all’inizio ottenere risultati degni di nota non è cosa semplice e allora… via di re-start. In perfetto stile Tony Hawk Pro Skater basta un tasto e un secondo di attesa per ricominciare la gara dall’inizio alla ricerca della traiettoria perfetta, coadiuvati dalle immancabili ghost cars. Divertente la scelta di modificare leggermente la morfologia dei circuiti ad ogni passaggio, un po’ come avveniva nel divertentissimo e sottovalutato Split/ Second. Non vi aspettate chissà cosa ma tenere sempre d’occhio l’orizzonte è consigliabile, sul più bello potrebbe crollare una pedana a pochi metri o potreste trovarvi di fronte un masso che rotola verso di voi.
Il sistema di controllo è quanto di più immediato e semplice si possa immaginare, al punto che una volta tanto anche l’utilizzo della tastiera rende la manovrabilità sufficientemente precisa
DRIFTA COME NON CI FOSSE UN DOMANI
Le vetture non hanno licenza ufficiale e si dividono in tre categorie: Light, Heavy e Ultra, che si distinguono per velocità di punta e peso. Quest’ultimo non ha alcuna valenza in termini “fisici”, anche perché le collisioni sono praticamente identiche a prescindere dalla scelta, ma influisce sull’accelerazione e sulla tenuta di strada, soprattutto durante le derapate che sono il vero cuore del gameplay. Il sistema di controllo è quanto di più immediato e semplice si possa immaginare (accelerazione, retromarcia, sterzata e derapata) al punto che una volta tanto anche l’utilizzo della tastiera rende la manovrabilità sufficientemente precisa.
L’unica cosa su cui bisogna allenarsi un po’ sono le suddette derapate, che si effettuano premendo la direzione verso cui inizia la curva e il tasto preposto a far fumare le gomme. Bisogna prenderci un po’ la mano, ma già dopo un paio di circuiti vi renderete conto di quanto può fare la differenza nei tempi finali e potrete tornare in qualsiasi momento alle gare precedenti per migliorare i vostri record.
CASCO BEN ALLACCIATO, SEMPRE!
Inevitabile per chi ha superato una certa età non pensare a hit del passato che hanno fatto la storia. Sega Rally e Mario Kart sono i primi titoli che ci vengono in mente ma dentro Parking Garage Rally Circuit si agitano tante anime provenienti del passato, inclusa quella di ChoroQ. Forse buona parte di voi non ha mai sentito questo nome, trattasi di serie che più jappa non si può con protagoniste riproduzioni digitali delle ballonzolanti “macchinine” super-deformed prodotte dalla Takara fin dal 1978.
Per questo motivo (ma non solo) vogliamo bene alla creatura di Walaber Entertainment, che in realtà è un singolo sviluppatore di nome Tim Walaber. Quando ha annunciato Parking Garage Rally Circuit il buon Tim ha deciso di dedicarsi ad una sola piattaforma, il PC, ma se il gioco dovesse avere successo e superare le 100.000 copie vendute ne verrà realizzata anche una versione proprio per Sega Saturn… la nostra è già prenotata.