Koira

Koira – Anteprima Hands-On

Un giovane, un cucciolo lupo e una foresta celata nell’oscurità. Qualcuno potrebbe pensare che sia un attesissimo videogioco di Fumito Ueda, che con The Last Guardian ha dato prova di quanto il legame fra uomo e animale sia potente. Koira, sviluppato da Studio Tolima e pubblicato da Don’t Nod, si prefigge l’obiettivo di accompagnare in una nuova favola moderna, dentro il buio, ma alla ricerca della luce. 

Sviluppatore / Publisher: Studio Tolima / Don’t Nod  Prezzo: ND Localizzazione: Presente Multiplayer: Presente PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam) Data d’uscita: 2025

Proprio come un racconto, analogo a qualsiasi scritto dai fratelli Grimm, c’è una foresta. Una foresta buia, incontaminata, piena di arbusti e alberi alti. I fiocchi di neve scendono adagio da un cielo plumbeo, mentre il vento sposta i rami degli alberi, muovendoli nervosamente. L’acqua piovana, a pochi passi dal ragazzo protagonista della vicenda, si è unita a un ruscello poco distante, che scende nella vallata. Il silenzio è rotto dai pettirossi che battono su una quercia secolare, e intanto le foglie secche, testimoni di una lunga estate, sono adagiate su un terreno fangoso. La nebbia nasconde cosa vi è oltre, costringendo il ragazzo ad aguzzare la vista. Un vagito, simile a quello di un bambino, proviene da oltre la nube scura che sta tentando di attraversare con lo sguardo.

Gli è difficile notare qualcosa oltre la stessa, a causa del vento freddo. Esso gli batte sul volto. È una prova, l’ennesima, per tornare a casa. Intanto, però, comincia a riconoscere nell’oscurità la creaturina. È un lupo, a quanto pare. Un cucciolo di lupo. Il ragazzo si avvicina e, per dimostrargli che si può fidare, gli porge una mela. Non è avvelenata, e il cucciolo scopre, intanto, che è la più buona del mondo.

KOIRA: UN VIAGGIO IN DUE

La demo di Koira, provata qualche giorno fa, la ricordo nitidamente. Non è un dimostrativo lunghissimo. Si concentra sugli elementi forti delle avventure cinematiche e d’avventura ormai pubblicate dappertutto, disponibili peraltro su qualsiasi console. Però, mentre scoprivo cosa si celasse al suo interno, mi è tornato alla mente The Last Guardian. Non solo per un notevole impatto emotivo, cosa che Studio Tolima palesa con il suo videogioco, ma attraverso il game design che mi sono trovato davanti nel corso della prova. Ora, il contesto è ben diverso da quello previlegiato dallo sviluppatore nipponico. Studio Talima si concentra bene o male sullo stesso impatto, portando l’avventura a essere un concentrato di emozioni e sinergie che, per quanto ho provato, funzionano. In mezz’ora, comunque, è dura riuscire a comprendere tutto quanto.

Evocativo e davvero splendido.

Ciò che ho provato, in sintesi, è un preludio al viaggio del cucciolo e dell’uomo, protagonisti entrambi di Koira. È il valore dell’amicizia al centro del videogioco di Studio Tolima, rappresentato, al momento, con estrema vivacità. Seppure si veda poco, molto poco nel preludio, le emozioni che si provano vestendo i panni di questi improvvisati viandanti della foresta è tale da essere di grande impatto. Ho spesso giocato a tante opere analoghe, ma non ho mai avvertito così tante emozioni in trenta minuti.

Studio Talima si concentra bene o male sullo stesso impatto, portando l’avventura a essere un concentrato di emozioni e sinergie che, per quanto ho provato, funzionano

Esse non vengono gettate immediatamente addosso al giocatore, bensì lasciate sospese, per poi essere approfondite a dovere, in seguito, espanso perché il giocatore avverta qualcosa dentro di sé, da un ricordo minuscolo d’infanzia – com’è capitato a me – a qualcosa di meno ingombrante. È un modo comune per raccontare qualcosa, ma Studio Tolima sembra aver usato un linguaggio diverso, creando non soltanto una sinergia fra i due protagonisti, ma anche con l’intero mondo di gioco, disegnato a meno, ricreato per coinvolgere ancora di più, portando il giocatore in un mondo splendido, di spessore, di grande impatto. Lo si scopre adagio, mano nella zampa, come amici di lunga data. Il legame fra uomo e animale, dunque, sembra rappresentato in modo preciso.

DUE NOTE NELLO STESSO VIAGGIO

Impostato come molte avventure, Koira propone una visuale dall’alto verso il basso, in modo tale da rendere il giocatore assoluto protagonista del racconto. Esplorando la foresta, difatti, s’incontrano pericoli di ogni sorta: creature spaventose e, soprattutto, segni dell’uomo lasciati qua e là. Parlo delle trappole lasciate appositamente per catturare un coniglio o, quando è peggio, addirittura un lupo o un orso, per farci una bella pelliccia. In Koira, a essere importante è la musica: se avete giocato a One Hand Clapping, che mette al centro il valore stesso delle composizioni nel suo game design, Koira potrebbe già essere per voi un motivo valido per inserirla placidamente nella wishlist. Con Koira non dico che avvenga la stessa cosa, ma gli scambi tra l’uomo e il cucciolo sono importanti. Rappresentano il bello che esplode su schermo, mentre il game design si mostra al suo meglio, figurando in modo molto convincente, per quanto ho avuto modo di provare.

Ovunque vorrei essere.

L’interazione ambientale sembra essere al centro delle intenzioni ludiche di Studio Tolima. La struttura di gioco si concentra sulla scoperta costante che si assapora man mano che si avanza nel racconto. È un videogioco che si prende il proprio tempo per esplorare i patemi dell’animo umano, oltre che di quello animale, creando una forte empatia con quest’ultimo. Oltre ad aver potuto lanciare un ramo secco in una direzione qualunque, permettendo al cucciolo di recuperarlo, ho poi raccolto altre mele, così da permettergli di oltrepassare la nebbia.

Koira propone una visuale dall’alto verso il basso, in modo tale da rendere il giocatore assoluto protagonista del racconto

È un cucciolo magico, sembrerebbe, poiché il naso, da rosso smeraldo, s’illumina improvvisamente, luccicando piacevolmente, come una sorta di luce. Una luce nell’oscurità, probabilmente, concentrata non solo per illuminare la strada, ma anche per tanto altro, per dare al giocatore la prova che il bene è ovunque, in ogni angolo. Anche là dove nessuno penserebbe. In uscita nel 2025, Koira potrebbe essere un bel viaggio. La conclusione di questo preludio, difatti, mi ha portato a pensare che il meglio – o il peggio – debba ancora arrivare.

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