State cercando una casa mobile green? Che ne dite di un cottage finemente arredato che poggia su zampe di gallina grosse come tronchi? Trovate questo e altro presso REKA immobiliare.
Sviluppatore / Publisher: Emberstorm Entertainment / Fireshine Games Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: Non disponibile Disponibile su: PC (Steam) Data d’uscita: TBA (early access disponibile)
Chi ha amato il film d’animazione Il Castello Errante di Howl di Hayao Miyazaki, tratto dall’omonimo romanzo di Diana Wynne Jones, avrà sicuramente riservato un posto speciale nel proprio cuore al castello stesso, e al suo singolare modo di spostarsi. È tempo dunque di spezzare qualche cuoricino rivelando che tale bizzarria architettonica non è una creazione originale, ma affonda le proprie radici nel cuore della mitologia slava. Tutto nasce da una creatura leggendaria chiamata Baba Jaga, spesso raffigurata come una vecchia feroce e mostruosa con una dieta a base di bambini fritti.
È ovviamente una pratica ributtante: senza i dovuti accorgimenti, c’è il rischio che questo tipo di cottura rilasci sostanze nocive come l’acrilammide, e sarebbe molto più salutare mangiarli con un bel piatto di fave e un buon Chianti, come suggeriva il Professore. Altre volte invece Nonna Baba è rappresentata come un personaggio positivo – immagino sia quando frigge i pargoli che scorrazzano per i tavoli dei ristoranti – ma ciò che più ci interessa è la sua abitazione: un capanno che poggia su enormi zampe di gallina.
Dalla mitologia slava arriva la creatura leggendaria Baba Jaga, vecchia feroce e mostruosa che frigge bambini e vive in un capanno che poggia su enormi zampe di gallina
REKA: TANTI OPEN WORLDINI
Il primo aspetto che colpisce di REKA è lo spettacolare stile grafico che, nonostante l’esiguo numero di poligoni e le texture quasi al confine con la pixel art, regala ambientazioni meritevoli di un photo mode purtroppo assente; se l’illuminazione degli interni è piatta e non molto convincente, l’alternarsi del giorno con la notte nei boschi è imperdibile, soprattutto quando un certo evento che non spoilero porterà una fitta nebbia. La protagonista poi, nel suo look cartoonoso, è affascinante quanto un mix tra la Mercoledì Addams di Jenna Ortega e Anya Taylor-Joy in VVitch, a seconda di come la personalizzerete esteticamente. Reka, questo il nome dell’eponima ragazza, è un’apprendista strega affascinata proprio da Baba Jaga in persona, temuta dagli abitanti del villaggio che la definiscono “vecchia del bosco” e si guardano bene dall’avventurarsi nei pressi della sua abitazione. REKA, il gioco, tutto maiuscolo, si diverte a cambiare le carte in tavola invertendo a piacimento i ruoli: è più cattiva un’anziana un po’ pazza – qui non c’è traccia di bambini in pastella – o le cosiddette persone “normali” che dedicano la loro esistenza a cacciare, disboscare e devastare l’ambiente?
Un tema ricorrente e un po’ abusato ultimamente, che però funziona e permette di immedesimarsi in quella ragazza solitaria che preferisce la compagnia dei corvi, quasi una nerd dei tempi che furono. Ingraziarsi la diffidente e emarginata Baba Jaga non è una passeggiata al parco e dobbiamo conquistare la sua fiducia a colpi di quest in un ambiente non molto grande ma con struttura open world, in cui dedicarci un po’ a ciò che ci pare tra cucina, raccolta di materiali e missioni secondarie, decidendo se e quando progredire nella storia principale. Un bel momento però dovremo catturare un gallo, infilarlo in un forno e tramite un rituale magico trasformarlo nella famosa casa dalle enormi zampe, che da quel momento sarà usata sia come mezzo di locomozione che come quartier generale da abbellire nella sezione base building.
I due mondi presenti nella versione Early Access non prevedono combattimenti, e lo spettro del walking simulator aleggia su di noi; speriamo venga aggiunta un po’ di azione
E I COMBATTIMENTI?
Reka non è certo una ragazzina sprovveduta e in caso di pericolo non esita a scatenare i suoi corvi – stormi di uccelli neri, come cantava Fiorello, sono sicuro che quei versi siano suoi – in grado di spolpare vivi i nemici in un battibaleno. O perlomeno così mi immagino, dato che nella versione di prova non c’è stato modo di combattere con nessuno se non contro un paio di immobili spaventapasseri in una quest secondaria. Questo aspetto mi ha un po’ spaventato, perché nonostante il potenziale bellico sia presente grazie al puntatore per decidere dove dirigere i pennuti, non c’è stato modo di testarlo nonostante mi sia cimentato in tutte le missioni. È affascinante benedire idoli e donare nuova vita ad alberi abbattuti, ma senza combattimenti aleggia nell’aria lo spettro del walking simulator che potrebbe non essere la tazza di tè di molti giocatori, tra cui il sottoscritto. Vi segnalo un altro paio di red flag: la presenza dello scatto senza una barra della stamina – perché dunque camminare se puoi correre 24/7? – e l’assenza di un qualsivoglia metodo di schivata; non ci sono capriole o dash. Forse perché nessuno ci attaccherà mai?
Gli umani che devastano l’ambiente pagheranno il fio delle loro azioni, ma solo tramite scelte multiple in cui decidere se graziarli o condannarli. Allo stato attuale, l’ambientazione proposta da REKA è sicuramente affascinante, e sappiamo che non tutti i videogame devono necessariamente essere un insieme di bang bang boom boom, però l’offerta in questo momento rischia di essere un po’ scarna; quante persone si accontenteranno di limitarsi a esplorare e costruire, senza minacce o elementi survival? Non resta che incrociare le dita e scaricare la demo, sperando che la penna di Rhianna Pratchett, video game writer apprezzata per la serie Overlord e Rise of the Tomb Raider, verghi un po’ di azione.