New Arc Line

New Arc Line – Anteprima Hands-on

In un mondo dominato dal misticismo, dalla tecnologia e dal mistero, Dreamate, alla sua prima pubblicazione ufficiale in accesso anticipato, conduce il giocatore a New Arc, una novella città steampunk sospesa tra il progresso e la tradizione. New Arc Line, ora disponibile su PC, si prepara a condurre il giocatore in un mondo in cui tutto è appeso a un filo.

Sviluppatore / Publisher: Dreamate / Fulqrum Publishing Prezzo: 16,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile su: PC (Steam) Data d’uscita: Già disponibile

Se dopo Baldur’s Gate 3 e Warhammer 40,000: Rogue Trader state cercando qualcosa di analoga ma contestualmente diverso, New Arc Line potrebbe fare al caso vostro. Sembra l’annuncio pubblicitario di un detersivo per la lavastoviglie, lo ammetto, ma non potrei usare termini diversi per un CRPG che ripesca dal cilindro quel game design propagato con gioia da Larian Studios e da Owlcat Games, due esponenti massimi di un genere che ora, anche grazie all’ultima fatica di Swen Vincke, è tornato alla ribalta. Sia chiaro, l’RPG – quello nudo e crudo – era stato già riportato in auge alla grande con Pillars of Eternity e con quelle piccole, inedite perle che rispondono al nome di Divinity: Original Sin.

Ebbene, New Arc Line sembra esattamente andare su quella strada già segnata in modo significativo dalle precedenti iterazioni di cui sopra. E lo fa scegliendo un genere che non è mai stato effettivamente portato fin troppo in auge all’interno dei videogiochi, se non con Thief, Dishonored e altre piccole delizie. Croccante nel contesto quanto amorevole nel dimostrarsi sulla falsariga dell’indimenticabile Ursula K. Le Guin, pure New Arc Line conduce in un mondo sospeso tra realtà e sogno, in una città in cui prendere una decisione non è solamente vista come una necessità, ma come un obbligo, come l’unica possibilità.

New Arc Line sembra esattamente andare su quella strada già segnata in modo significativo dalle precedenti iterazioni di cui sopra

Essa corrisponde alla libertà di coloro che sono oppressi, schiacciati dalle politiche estremiste degli umani, dagli elfi in fuga, costretti a sottostare un potere assoluto, disintegrante, abominevole. La scelta di essere realmente liberi, quella di poter mettere un veto, quella di vedere un dado pendere da una parte o dall’altra, è ciò che ha reso grande, enorme, vivida e reale l’esperienza di Baldur’s Gate 3, che con i suoi personaggi, le sue avventure, i suoi drammi, i suoi amori e le sue paturnie, ha mostrato quanto ancora oggi indossare i panni di qualcun altro non è solo uno stimolo a diventare una persona migliore, ma a dare voce a coloro che non ce l’hanno. Com’è accaduto con il mio Tristan.

LO STEAMPUNK CHE PIACE

Tristan, protagonista indimenticabile di Stardust, romanzo scritto da Neil Gaiman, è un elfo. A differenza del personaggio del libro, ho optato per una delle due razze disponibili al momento nell’accesso anticipato, seppure non sia chiaro se verranno aggiunte delle ulteriori, in futuro. Durante, comunque, l’esplorazione di New Arc, ho avuto modo di incrociare nani e altre creature, il che significa che potrebbero essere implementate successivamente. La produzione s’ispira in modo quasi innamorato a Baldur’s Gate, e ciò lo si nota sin dall’inizio.

Già, si possono fare esplodere le cose.

Il nostro, infatti, si ritrova a dover sfuggire alle macerie di una nave distrutta da un male improvviso, capace di generare delle porte ancestrali per le varie parti del mondo di gioco. Anche se non è chiaro quanto quest’ultimo sia effettivamente grande, lo si nota in ogni caso quando la città si apre, divenendo completamente esplorabile, soprattutto per merito delle attività secondarie e principali da svolgere al suo interno. Anche se la storia parla di eventi tragici, in cui New Arc rappresenta una sorta di Parigi in pieno 1700, stravolta dalle rivoluzioni e dal fanatismo, sono presenti momenti intensi, scritti molto bene, per quanto ho potuto constatare. È infatti complesso arrivare a dettagliare un giudizio immediato su una produzione con queste peculiarità, ed è altrettanto complesso dire altro, soprattutto in merito a quanto avviene nel tessuto della società che ho imparato a conoscere per circa trenta ore di gioco, che non conclude le vicende ma le sospende, in attesa di altro, di tanto altro, del reale continuum e della conclusione.

Il nostro, infatti, si ritrova a dover sfuggire alle macerie di una nave distrutta da un male improvviso

Immerso in un mondo complicato, Tristan si ritrova, per l’appunto, a dover fare i conti con situazioni complesse, a prendere delle decisioni difficile e a puntare sul suo intelletto. Certo, mi sarebbe piaciuto molto vedere un dado tirato sullo schermo in stile Baldur’s Gate 3, ma non posso assolutamente lamentarmi: a differenza del capolavoro di Larian, in New Arc Line l’approccio cambia, e si opta dunque per una ruota della percezione. Attraverso questo metodo, Tristan può captare situazioni e trovare degli oggetti sparsi per i vari scenari, parlando con chiunque, avendo a che fare con questo e quell’altro, e soprattutto è capace, se è abbastanza abile, usare un’arte inedita, quella che ha reso celebre Ezio Auditore: il borseggio. E adesso ne parliamo bene.

NEW ARC LINE, TRA IL CRPG E L’ACTION ADVENTURE

È un errore serio indicare due generi così distanti tra loro. A farmelo comunque sostenere, soprattutto quando le abilità si sbloccano ed è possibile potenziarle e scoprirne delle ulteriori, sono le possibilità che Tristan può usare nel corso dell’avventura. Il mio personaggio, abile sia nel borseggio che nella lotta a mani nude e non solo, ha la capacità di rubare oggetti dalle tasche altrui. Ora, questo approccio, se abusato, rischia di far scoprire il nostro dalle guardie. È bene saperlo usare, non facendosi notare, e in questo senso il gioco propone diversi approcci per evitare che qualcuno si allarmi. Può essere distratto attraverso la loquela, oppure, se si ha perfezionato questo innegabile talento, distratto da un personaggio del party. Ho scritto bene, e non poteva essere diversamente: ci sono protagonisti che è possibile arruolare nel corso dell’esperienza. Alcuni di essi rappresentano una seria manna dal cielo e sono utilissimi, mentre altri sono da capire eccessivamente per arrivare a sfruttarli a dovere.

Può essere distratto attraverso la loquela, oppure, se si ha perfezionato questo innegabile talento, distratto da un personaggio del party

Il combattimento è a turni esattamente come in Baldur’s Gate 3. La visuale isometrica consente di avere sott’occhio qualsiasi aspetto del combattimento, dal momento più concitato a quello meno serioso. Serve tanta pazienza per destreggiarsi nelle fasi di combattimento più ostiche, soprattutto quando si arriva a dover puntare sul caso. Arriva comunque in soccorso la fuga, utile quando si tratta di non poter continuare un combattimento; o, se si è certi di poter compiere l’impossibile, si è persino in grado di usare oggetti, da bombe capaci di nascondere i movimenti del party, al classico ma sempre puntuale ambiente circostante. In New Arc Line gli scenari, in tante occasioni, fanno la differenza.

Incredibile, la New Arc da bere…

Se nel suolo è presente della pece, è possibile accendere la miccia e vedere come i nemici, nel pieno di un dolore disumano, crepino in modo atroce. Il gameplay, che si focalizza dunque su un approccio allo scontro davvero curato, riesce al momento a creare dei validi motivi per viverlo. Alcuni di essi rappresentano le soluzioni che possono essere intraprese durante i combattimenti, ma in altrettante occasioni, invece, si riferiscono a cosa si può adoperare per vincere e continuare la battaglia. Cosa avviene fuori, invece, è una classica esplorazione già vista in altri esponenti del genere, se non fosse che New Arc somiglia davvero, ma davvero, una cittadina viva in cui può capitare una missione da un momento all’altro.

Se nel suolo è presente della pece, è possibile accendere la miccia e vedere come i nemici, nel pieno di un dolore disumano, crepino in modo atroceo

Non esiste modo migliore, per l’appunto, che vivere nell’imprevedibilità di certe situazioni. New Arc Line, anche sul lato estetico e visivo, crea scenari dal buon impatto, stilisticamente dignitosi e ben delineati, pieni zeppe da aree da esplorare. Pur essendo in Accesso Anticipato, è un videogioco assolutamente a buon punto. Se posso coraggiosamente paragonarlo ad altri Early Access riusciti nel 2024, la scelta ricade ovviamente su Hades II e Manor Lords, entrambe opere che sono riuscite a incastrarsi ben bene nel corso dell’anno, facendo brillare gli occhi di chiunque. New Arc Line è su questa grande, complessa, ma deliziosissima strada.

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