Avete già speso un quantitativo imbarazzante di ore su Path of Exile 2 e finalmente state pensando di essere liberi di tornare a una vita socialmente dignitosa? Ebbene, sappiate che l’espansione Dawn of the Hunt è qui per farvi cambiare idea con tante, tante novità.
Sviluppatore / Publisher: Grinding Gear Games / Grinding Gear Games Prezzo: 27,75€ (Accesso Anticipato; la 1.0 sarà free to play) Localizzazione: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam, in Accesso Anticipato) Data di Lancio: 4 aprile (espansione Dawn of the Hunt)
Io me li ricordo, gli inizi del primo Path of Exile. Allora, questo hack n’ slash uscito non troppo distante da Diablo 3 sembrava di sicuro promettente, con idee interessanti e un’atmosfera intrigante; non so quanti in quei primi mesi del 2013, però, avrebbero potuto prevede che il gioco di Grinding Gear Games avrebbe ancora avuto ancora una solida presenza dodici anni più tardi, e un seguito capace di raggiungere vette di mezzo milione di giocatori in contemporanea al suo lancio in Accesso Anticipato. Lo studio australiano, però, evidentemente sa bene che è importante battere il ferro finché è caldo: e allora ecco che a tre mesi di distanza da quando ci ha portato ancora una volta ad affrontare le pericolose spiagge, giungle e rovine di Wraeclast, Path of Exile 2 si appresta a ricevere il suo primo importante aggiornamento: l’espansione Dawn of the Hunt. E preparatevi, perché di nuove cose su cui spendere ore a grindare boss e theorycraftare build ce n’è in abbondanza…
CACCIA SENZA FINE
La prima importante novità di questa espansione è senza ombra di dubbio la Huntress, una guerriera Azmeriana armata di lancia e di un piccolo scudo, cacciata dalla sua tribù per aver compiuto il terribile crimine di combattere usando il potere delle gemme e che ora va a unirsi al roster degli esiliati. Jonathan Rogers, uno dei Game Director di Path of Exile 2, ce ne ha parlato descrivendola come un personaggio basato sulla destrezza, sia in termini di statistiche che di approccio al combattimento: il concept su cui si è basata GGG è infatti quello di un personaggio che riesca ad essere efficace sia a distanza che in corpo a corpo, capace di passare rapidamente dall’uno all’altro approccio. Il primo esempio che ci è stato fatto per spiegare cosa si intende riguarda una delle abilità base della Huntress, il Whirling Slash, che crea un vortice attorno a lei, in grado di infliggere danni e di accecare i nemici al suo interno; uscendo dall’area di questo vortice, creeremo un’esplosione che sarà più potente in base al numero di Whirling Slash utilizzati. O ancora: un’altra abilità della Huntress le permette di creare un piccolo tornado capace di rimbalzare sui muri e di colpire più volte i nemici, ma attivarla dentro il vortice creerà più tornadi e li renderà molto più potenti. Se in tutto questo ci aggiungete che il vortice è in grado di assorbire effetti elementali, e di trasmetterli ai tornadi, capite che le sinergie possibili diventano belle importanti.
Altra caratteristica della Huntress deriva dal suo buckler, la cui abilità Parry, oltre a negare gli attacchi e stordire i nemici potenzia anche alcune sue abilità, come per esempio il Disengage, che se utilizzato dopo una parata creerà un’esplosione e ci darà una carica di Frenzy, utile per potenziare le sue lance elementali. Occhio però, perché essere troppo libertini nell’uso della Parry potrebbe finire per stordire il nostro stesso personaggio, e con tutta probabilità causare una sua rapida dipartita. Fine? Beh, no: a parte che alla Huntress piace un sacco far sanguinare i suoi nemici e detonare i giavellotti che lancia in giro, un’altra sua caratteristica è la capacità di poter domare le bestie sconfitte e portarsele dietro come compagni. Massimo una alla volta, però se considerate che esse mantengono tutti i modificatori che avevano, sembra davvero una abilità da non sottovalutare! Ci sono poi anche le sue due Ascendancy da considerare: la prima, Ritualist, è decisamente più concentrata sull’incanalare i poteri occulti e sul potenziare il potere degli anelli, per i quali avrà uno slot aggiuntivo cortesia del tipo rinsecchito che porta al collo. La sua caratteristica distintiva, però, è la capacità di effettuare rituali sugli élite sconfitti che le permetteranno di prendere temporaneamente possesso di uno dei suoi modificatori.
TRE DELLE CLASSI GIÀ PRESENTI SI ARRICCHIRANNO DI NUOVE ASCENDANCY
Chiudiamo la panoramica sulle classi parlando anche del futuro: Jonathan Rogers ha chiarito di non avere nessuna novità da aggiungere sul druido, specificando che le classi richiedono parecchio tempo per essere sviluppate e che preferisce non prendersi impegni su finestre specifiche di rilascio; e sempre per questo discorso, ha spiegato che sebbene il team proverà ad avere tutte le classi disponibili all’uscita dall’Accesso Anticipato, allo stesso tempo la loro priorità è piuttosto finire la campagna, e non è dunque improbabile che per avere il roster completo di classi dovremo aspettare aggiornamenti successivi alla versione 1.0.
ARRIVARE ALL’ENDGAME
In totale, Dawn of the Hunt porterà con sé 25 nuove abilità. Oltre a quelle della Huntress, gli sviluppatori di Path of Exile ne hanno presentate due che sembrano particolarmente intriganti: la prima ci permetterà di evocare un Rhoa, una specie di pennuto bipede che potremo usare come mount anche in combattimento, parecchio utile per chi vuole fare drive-by su un mucchio di nemici investendoli di lance elettrificate; attenzione però, perché i nemici potranno disarcionarci e quando questo succederà, beh, di sicuro il nostro esiliato non passerà bei momenti. La seconda abilità si chiama Bind Spectre e ci permette di evocare gli spettri di (quasi) ogni nemico che sconfiggeremo; chiaramente nemici più potenti richiederanno più Spirito per essere evocati, ma a parte questo non sembra che ci siano limiti particolari e anzi Grinding Gear Games ci invita a sperimentare e a vedere quali nuovi modi possiamo trovare di rompere il bilanciamento del gioco. Oltre a questo, nell’aggiornamento ci aspetteranno anche circa un centinaio di nuove Support Skill e altrettanti nuovi Unique, questi ultimi particolarmente orientati all’endgame. Su questo aspetto la parola è passata a Mark Roberts, ed è stato subito evidente che GGG si sia concentrata parecchio sul migliorarlo ed espandere l’endgame, partendo dalle piccole cose – per esempio, le rune da danno flat perdevano di efficacia nelle fasi più avanzate del gioco, e dunque è stato deciso di aggiungere ulteriori tier di potenza così da assicurare che mantengano la loro competitività – ma non fermandosi affatto solo a queste.
LE AZMERIAN WISP SARANNO UNA NUOVA FONTE DI SFIDE E RICOMPENSE
TORRE DEI MIEI STIVALI
Un altro obiettivo che si sono posti gli sviluppatori di Path of Exile 2 è stato, per usare le parole del Game Director Mark Roberts, di ridurre il “busywork”; e in questo senso hanno deciso di dare un’occhiata alle torri, riducendo il loro numero (saranno un terzo rispetto a prima) e potenziandone gli effetti: ogni Precursor Tablet che applicheremo loro attiverà due meccaniche nelle mappe adiacenti invece che una sola, e le mappe di grado più alto attiveranno anche meccaniche aggiuntive, fino a un massimo di quattro per le mappe di Tier 15; inoltre, ciascuna torre può contenere fino a tre Tablet, anche se gli slot aggiuntivi andranno sbloccati completandola con modificatori aggiuntivi. Non solo: le torri ora possono spawnare con tutte le meccaniche, boss inclusi, e al loro interno ne troveremo di nuovi. Un altro aspetto importante del rendere meno spigolosa la transizione dalla campagna all’endgame è la possibilità di respawnare all’interno delle mappe, così da rendere meno punitiva la morte in termini di consumo di Waystones. Per le mappe iniziali, avremo a disposizione fino a sei tentantivi; mano a mano che aggiungiamo modificatori questo numero di tentativi diminuirà. In cooperativo, ciascuno avrà i suoi tentativi di respawn, mentre durante le battaglie contro i boss sarà l’host della partita a decidere di fare respawnare tutti i giocatori, esattamente come succede per i boss del Pinnacle.
Già così è un sacco di carne sul piatto ma evidentemente a GGG piace fare le cose in grande stile. Dawn of the Hunt introdurrà anche i Rogue Exiles, cioè esiliati esattamente come noi che però hanno deciso che vogliono farci la pelle. Questi nemici – 12 in totale – avranno accesso alle stesse abilità e oggetti (Unique inclusi!) a cui hanno potenzialmente accesso i nostri personaggi, e una volta sconfitti li lasceranno cadere; Roberts ha specificato che questi nemici potranno essere particolarmente ostici, dato che hanno un’IA molto più sveglia dei nemici comuni e non va per niente dato per scontato che cammineranno ignari nelle aree dei nostri attacchi.
FRA ROGUE EXILES, NUOVE STRONGBOX, E AREE CORRUPTED RIPENSATE, AVREMO PARECCHIO CON CUI TENERCI IMPEGNATI
C’È ALTRO?
Che domande, certo che c’è altro, anche se ci stiamo avvicinando alla conclusione: con l’aggiornamento 0.2.0 di Path of Exile 2, le leghe Expedition si arricchiranno della meccanica di crafting Recombination, cioè la possibilità di unire due oggetti così da combinare i loro attributi speciali in un terzo oggetto. Questa meccanica sarà sbloccata al completamento della prima Expedition, e richiederà un costo in artefatti per essere attivata. Infine, Dawn of the Hunt arriverà con un massiccio ribilanciamento su, beh, più o meno tutto quanto: parafrasando le parole di Jonathan Rogers, tutte le certezze che avete avuto finora dovranno essere riviste.

Nella mappa Fractured Lake, ogni nemico spawnerà accompagnato da una sua copia esatta. La ricompensa alla fine ne vale la pena.
L’approccio che GGG ha voluto tenere è stato quello di rendere più graduali i power spike: arrivare al punto in cui ammazziamo un boss in 45 secondi, è stato l’esempio che ha fatto, non dovrebbe essere impossibile ma allo stesso tempo dovrebbe richiedere un investimento significativo, così da dare ai giocatori qualcosa a cui aspirare invece di puntare direttamente a quelle due o tre combo rotte. Proprio per questo motivo, anche se l’aggiornamento sarà perfettamente compatibile con i personaggi e le leghe già esistenti, Rogers consiglia di ricominciare da capo, così da prendere gradualmente familiarità con il nuovo equilibrio. E siamo sicuri che il 4 aprile sarete tutti in prima fila, vero?