Il gioco del momento, il Diablo killer che arriva dalla Nuova Zelanda. Path of Exile 2 vale davvero i vostri soldi e il vostro tempo?
Sviluppatore / Publisher: Grinding Gear Games Prezzo: 27,75€ (Accesso Anticipato); free to play al lancio Localizzazione: Assente Multiplayer: Cooperativo online PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PlayStation 5, Xbox Series X|S Data di Lancio: Già disponibile (Accesso Anticipato)
Semanticamente parlando Path of Exile 2 raddrizza un torto gravissimo, ponendo l’enfasi sull’azione in un genere – quello degli ARPG – in realtà piuttosto pantofolaio. Non so voi, ma una volta beccata la build giusta in Diablo IV (come il mio tagliagole a base di veleno, rigenerazione e trappole insegna) solitamente mi piazzo sotto al muso del boss di turno o nel mezzo di un grosso contingente di nemici, e lì inizio ad attivare le abilità nella sequenza giusta manco fosse un rhythm game, addirittura gettando pigramente uno sguardo al cellulare. Magari a volte tocca riposizionarsi ed evitare qualche raggio mortale, ma diciamo la verità: il grosso del brivido e del dinamismo se lo sciroppano i tiri di dadi che avvengono celati dai nostri occhi, mentre le animazioni del nostro avatar ci fanno credere di essere al comando di chissà quale prodigio. In Path of Exile 2 l’abilità con il pad (o con mouse e tastiera) gode della stessa importanza di un’accurata preparazione, ché i cattivi non si fanno troppi problemi a eliminare il nostro eroe in un colpo solo.
Non è un’iperbole: i boss del gioco sono realmente capaci di mandare a monte una run per un istante di indecisione e debolezza, costringendoci a ricominciare dall’ultimo checkpoint raggiunto mentre conserviamo sul volto un’espressione sbigottita. E sì, è davvero divertentissimo ed esaltante fronteggiare avversari tanto formidabili cercando l’apertura giusta mentre il tasto adibito alla schivata fa gli straordinari; magari non si riesce a tirarli giù al primo tentativo, ma la soddisfazione che si ottiene da una vittoria riportata imparando dagli errori è davvero dolcissima. Path of Exile 2 (da qualche giorno in Accesso Anticipato) al momento offre tre lunghi atti, e nelle quasi trenta ore che ho impegnato in sua compagnia non ho speso un minuto a grindare.
L’abilità con la tastiera (o con il pad!) gode della stessa importanza di un’accurata preparazione
LE MILLE FORME DI PATH OF EXILE 2
Path of Exile 2 è caratterizzato da un sistema di abilità completamente dipendente dalle otto tipologie di armi al momento disponibili, ognuna inizialmente legata a una delle otto professioni selezionabili. Questo apre la strada a build variegate e flessibili, che scardinano la rigida concezione di classi chiuse a tenuta stagna vista in titoli analoghi, a patto di rispettare i requisiti imposti da forza, destrezza e intelligenza, ovvero le tre caratteristiche primarie.
la scelta di una classe comporta dei vantaggi, ma non ci obbliga a stili di gioco predeterminati
Facciamo un esempio con il mio mercenario, la classe che ho inizialmente scelto di adottare per testare il nuovo (e facoltativo) sistema di controllo che abbina al classico mouse i tasti WASD adibiti al movimento per creare un’esperienza in perfetto stile twin stick shooter. Nel suo arsenale figurano le granate fumogene, un apprezzatissimo strumento con cui avvelenare progressivamente i nemici; il gas che generano è però infiammabile, e la nube sollevata può esplodere a contatto con un innesco di fortuna. A questo punto però possiamo fare di meglio e dare una mano alla sorte, migliorandole con un paio di pietruzze che ne espandono il numero (al prezzo, tutto sommato trascurabile, di una piccola penalità al danno) e le rendono corrosive.
c’è un fascino senza eguali nel vedere quanto bene si combinano i tasselli di una build ragionata
CHE FACCIO, APRO IL PORTAFOGLI?
Se tutto gioca attorno alle armi, le classi a che servono? Bella domanda; innanzitutto determinano l’aspetto del nostro alter ego e la distribuzione iniziale delle tre caratteristiche principali. Poi, stabiliscono la posizione di partenza nel gargantuesco albero dei bonus passivi, inizialmente spaventoso in virtù delle centinaia di nodi ma in realtà piuttosto pratico da consultare investendo un po’ di tempo, il tutto grazie a un motore di ricerca integrato. Ogni livello raggiunto frutta un punto da investire per migliorare caratteristiche e conquista vantaggi di ogni tipo, dall’efficacia delle fiaschette curative alla rapidità dei proiettili. È importante sottolineare che sono presenti boss opzionali e attività facoltative prodighi di punticini extra, un ghiotto incentivo che spinge ad esplorare ogni angolo delle mappe. La classe di partenza determina inoltre la scelta tra due (tre nel gioco finale) esclusive specializzazioni chiamate Ascendenze, ognuna dotata di una rosa di poteri e vantaggi ridotta ma potentissima, in grado di differenziare ulteriormente lo stile di gioco.
Per mettere le mani su tanta bellezza è necessario superare determinate prove che donano al gioco un’interessante anima roguelike tra sfide di vario tipo e modificatori negativi cumulabili che renderanno l’eventuale vittoria ancora più appagante dopo l’inevitabile serie di assortite profanità non riportabili su una rivista per famiglie come TGM: è importante specificare che gli esclusivi punti con cui acquisire i bonus delle Ascendenze vengono elargiti solo al primo completamento, ma nulla vi vieta di ripetere più e più volte queste sfide per mettere le mani su oggetti rari. Tanto ci sarà tempo per continuare a migliorare il personaggio nell’Atlas of Worlds, la serie di mappe che costituiscono l’endgame a cui mi sto dedicando e su cui preferisco tacere senza aver trascorso almeno un’altra decina di ore tra i suoi meccanismi.
Path of Exile 2 è al momento un cantiere aperto, con patch giornaliere e tante cose che logicamente non convincono ancora
La bontà del prodotto è del resto fuori discussione e sono convinto che, una volta uscito, Path of Exile 2 avrà le carte in regola per diventare il nuovo paradigma del genere, al netto di improbabili scivoloni. È davvero bello da giocare, la fisicità degli attacchi è appagante e il design dei nemici appare già da ora splendido, con aberrazioni che paiono uscire dalle pagine di Berserk o di un catalogo Citadel. Io ho deciso di mettere mano ai miei risparmi e sganciare i trenta euro per toccare con mano il lavoro di Grinding Gear Games spinto dalla curiosità, ma, se la voglia di perdere ore dietro un buon gioco di ruolo d’azione non vi fa dormire, onestamente allo stato attuale vi consiglierei di stringere i denti per un paio di mesi e scommettere tutto su Monster Hunter Wilds, un titolo che ha dimostrato il suo valore e che già all’uscita vanterà una gargantuesca e affiatata community. C’è ancora un bel po’ di tempo prima che Path of Exile 2 raggiunga la sua forma definitiva, una che – ricordiamo – potrete gustarvi in modo completamente gratuito grazie alla formula free to play.