Cos’è l’inferno? Per gli sviluppatori di Hell is Us, l’inferno potrebbe essere una guerra civile infinita, in cui nessuna delle fazioni in campo sembra essere intenzionata alla pace. E se a questo ci aggiungessimo anche delle creature soprannaturali immuni alle armi convenzionali?
Sviluppatore / Publisher: Rogue Factor / Nacon Prezzo: € 49,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam), PS5, Xbox Series X|S Data di lancio: 4 settembre 2025 Genere: Action RPG
Devo ammettere di essere rimasto davvero sorpreso dopo aver portato a termine il corposo dimostrativo di Hell is Us. Sorpreso perché non mi sarei mai immaginato un passo in avanti così marcato da Rogue Factor, lo studio di sviluppo canadese che in passato ha realizzato sia Mordheim: City of the Damned che il deludente Necromunda: Underhive Wars.
Il balzo qualitativo rispetto alle produzioni precedenti del team è notevole, sicuramente inaspettato, ma in tutta onestà estremamente gradito. La prima impressione dopo aver trascorso un paio di ore nel mondo di Hell is Us è quindi molto positiva, seppur con qualche riserva.
L’INFERNO SIAMO NOI
Forse in parte dipende dal director del progetto, quel Jonathan Jacques-Belletête con un passato in Eidos Montréal per il quale ha curato la direzione artistica di Deus Ex: Human Revolution e del sequel Mankind Divided. E va detto che ciò che salta immediatamente all’occhio è proprio tutto il comparto artistico di Hell is Us, tra strutture sci-fantasy e creature dall’aspetto fortemente alieno.
Ma non credete che l’opera di Rogue Factor sia solo stile senza sostanza. Anzi, forse l’altro aspetto distintivo riguarda proprio il gameplay di questo particolare action RPG. Non è un titolo che prende il giocatore per mano e lo indirizza verso questa o quella direzione, tant’è che non sono presenti indicatori di missione sullo schermo, non esistono mappe, e l’unica bussola a disposizione di Rémi (il protagonista) va tirata fuori per essere consultata alla bisogna.
Hell is Us non prende il giocatore per mano
I MISTERI DI HELL IS US
Tuttavia, se sul versante artistico e su quello prettamente investigativo non mi sento di muovere critiche, i combattimenti e la telecamera avrebbero bisogno di essere leggermente rivisti. Non eccessivamente o ripensati del tutto, intendiamoci, ma mi auguro che gli sviluppatori impieghino i mesi che ci separano dalla data di uscita per modificare alcuni aspetti critici.
Prima di tutto va detto che i combattimenti hanno un’impostazione soulslike, nella misura in cui interessano spesso pochi nemici in contemporanea e si basano sulla gestione della stamina del protagonista, con attacchi, parate e schivate che consumano un certo quantitativo di resistenza. La novità in questo caso è rappresentata dal modo in cui sono collegate salute e stamina, con quest’ultima che dipende direttamente dai punti vita rimanente. La resistenza massima in un dato momento non può mai superare la salute rimanente, pertanto meno vita si ha a disposizione, minori sono le mosse che si possono concatenare in combattimento.
La telecamera si comporta in maniera strana con M+T
Altri dubbi riguardano anche la struttura narrativa, estremamente criptica e confusionaria: per dire, all’inizio della demo si viene inondati di concetti, nomi di fazioni e accadimenti del passato che difficilmente rimangono in mente per più di cinque minuti. Ma in questo caso mi auguro che si tratti semplicemente del fatto che una demo non può per forza di cose offrire un quadro completo e coerente di storia e background, soprattutto in un titolo che sulla carta dovrebbe risultare fortemente incentrato sulla narrazione. Infine, un altro problema riguarda il protagonista Rémi, con il quale ho fatto davvero fatica a legare, ma mi rendo conto che questo è un appunto del tutto personale. Sarà perché assomiglia vagamente a Todd Howard, chissà.