Scavare ha un fascino incredibile. Seriamente: nessuno di noi si sognerebbe mai di impugnare una pala e infilarsi in un parco con lo scopo di dare sfogo alle proprie abilità da manovale, se escludiamo motivi particolari come l’occultamento di cadaveri; eppure, davanti a uno schermo ci trasformiamo completamente in maniaci dei picconi. Minecraft, nel lontano – videoludicamente parlando – 2011 ci ha accontentati nel modo migliore possibile, ovvero dandoci i mezzi sia per distruggere qualsiasi cosa ci capitasse sotto mano, sia di utilizzare le risorse raccolte per costruire castelli, baite e complicati marchingegni a vapore; è tuttavia palese che la necessità di impugnare una pala è insita nel DNA umano, se pensiamo ad esempio che Dig Dug ha visto la luce nel 1982. C’è solo una cosa che però ci piace più dello scavare: tirare sonori schiaffoni a nemici casuali. Così, secondo la leggenda, è nato Portal Knights.
LA COMPAGNIA DEL CANTIERE
Il titolo della casa tedesca Keen Games ha fatto la sua comparsa in questi giorni su Steam, rigorosamente in Early Access, ma è già pronto a offrire ore di divertimento e ingegneria spicciola. Il mondo è stato spezzato in tanti piccoli frammenti – per la precisione quarantaquattro – per colpa della Frattura, e l’unico modo per viaggiare da un sito all’altro è sfruttare antichi portali magici. Ogni piccolo luogo, creato proceduralmente all’inizio della nostra avventura, è un vero e proprio mondo in miniatura tutto da esplorare, ricco di risorse ma anche di pericoli, e qui spunta prepotente la dualità del titolo: da una parte Portal Knights non si discosta molto dalla giungla di giochi à la Minecraft, con i soliti cubetti da distruggere e ripiazzare a nostro piacere, il tutto condito da un elementare ma funzionale sistema di crafting; dall’altra parte risulta palese l’importanza degli schiaffi, con tre classi da scegliere al momento della creazione del proprio avatar, livelli da macinare con – almeno attualmente – uno skill tree a dir poco limitato e una buona scelta di armi e armature da trovare e costruire.
Portal Knights non si discosta molto dalla giungla di giochi à la Minecraft
IL SIGNORE DELLE BETONIERE
Tirare fuori dal cilindro magico un ibrido non è però qualcosa di facile, e il rischio di non eccellere in nessun campo è sempre dietro l’angolo. Le piccole mappe mal si prestano alla creazione di case, villaggi e castelli, lasciando la prima zona incontrata a fare da “hub centrale”, visitabile in qualsiasi momento grazie al Fast Travel, mentre il sistema di combattimento risulta fin troppo deludente limitandosi a un massacro del tasto sinistro del mouse. Con un po’ di fortuna vedremo l’aggiunta di diverse abilità con il passare dei mesi, ma per il momento, dopo le prime due orette di tendinite, non si sente una vera e propria voglia di continuare per vedere il proprio alter ego crescere e diventare più forte.
Portal Knights dona comunque il meglio di sé in cooperativa, e infilarsi in una grotta in cerca di avventure insieme ad altri tre amici riesce comunque a strappare qualche risata. Una menzione d’onore invece spetta alle poche boss fight presenti, che donano quel pizzico di pepe che non guasta mai. Visto l’ottimo prezzo budget con cui viene venduto sulla piattaforma di Zio Gabe, seppur in Accesso Anticipato, il titolo Keen Games resta comunque una buona alternativa per appagare il nostro impellente bisogno di scavare.