Ogni volta che si parla di Looking Glass Studio mi rattristo. Poche software house hanno saputo osare e inventare come lei: Ultima Underworld, Thief e, appunto, System Shock hanno stabilito le basi di nuovi generi di giochi, ed è assolutamente impossibile parlare, ad esempio, di un titolo stealth senza tirar fuori dal cilindro Garrett e compagnia bella o, per rimanere in tema, di un ibrido fps/gioco di ruolo senza fare paragoni con la saga fantascientifica per eccellenza.
Pochi mesi fa, a dire il vero, abbiamo già affrontato un gustoso salto nel passato grazie a System Shock Enhanced Edition, edizione tirata a lucido in grado di girare senza troppi problemi su sistemi moderni e in risoluzioni grafiche decisamente più affrontabili: il titolo, nonostante sia una pietra miliare del passato, purtroppo era invecchiato sin troppo male.
ERROR 32
Semplicemente il tempo passa, e ciò che funzionava bene nel ’94 oggi può risultare semplice follia.
ho veramente giocato a System Shock. Quello vero
404 PAGE NOT FOUND
Le differenze grafiche rispetto al passato sono più che lampanti, e Unity riesce a fare la sua porca figura: per essere una pre-alpha quel poco che ho potuto vedere è dannatamente curato e, a parte qualche rallentamento in prossimità di nebbia e vapore, la demo è filata liscia come l’olio.
dobbiamo ringraziare Night Dive Studios
Era lui, in tutto e per tutto: ogni singola rampa, la posizione di un braccio mozzato, il senso di oppressione e alienazione mentre cerchiamo di capire cosa sia capitato alla base spaziale Citadel, dopo esserci risvegliati da un sonno criogenico lungo sei mesi. Persino l’HUD invasivo ma ricco di informazioni in qualche modo è stato convertito meravigliosamente per essere allo stesso tempo ben visibile e non scomodo. Se Night Dive Studios riesce a continuare nello stesso modo con cui ha curato i primi quindici minuti di gioco, allora possiamo sostenere la loro fatica a cuor leggero, grazie alla campagna Kickstarter prima citata.
SITEMAPPARE IL SISTEMA
Forse, e ripeto forse, questo Remake potrebbe soffrire comunque di un gameplay squisitamente vecchio e, per questo, non proprio adatto a tutti i palati: i pochi e semplici combattimenti che ho affrontato sono particolarmente legnosi, ma dubito che si possa aspettare qualcosa di più da quello che, a conti fatti, è un (meraviglioso) gioco di ruolo in prima persona.
Riusciranno a fare un buon lavoro con la gestione dell’inventario?