La Grande Madre Russia sanguina. Lerciume, plasma e fluidi corporei a iosa, ma anche inquietanti sostanze stupefacenti sintetiche che hanno cambiato la faccia del mondo che conosciamo. Il titolo pubblicato da Devolver è ambientato in un universo alternativo in cui gli anni ‘80 hanno infine ceduto al peso di luci, colori e sostanze psicotrope, trasformando l’URSS in un inferno in terra: uno stato di polizia dove la violenza è l’unico linguaggio possibile e chi colpisce più forte passa dalla parte della ragione.
Sangue e sporcizia sui lineamenti di ogni personaggio, una faccia brutta e sgraziata dagli occhi piccoli e cattivi e i denti marci. C’è solo un modo per “curare” efficacemente un volto del genere: un cartone sul grugno.
NON SOLO IL SANGUE NELLE VENE
Mother Russia Bleeds è un beat ‘em up come non se ne vedevano da tempo. Se siete amanti dei vecchi giochi arcate alla Cadillac and Dinosaurs, Final Fight e quei pochi esempi di picchiaduro a scorrimento moderno (come il carinissimo titolo di Scott Pilgrim vs The World che è stato citato dallo stesso sviluppatore di Mother Russia Bleeds) allora vi sentirete a casa.
Il sistema di gioco è molto semplice e prevede l’avanzamento all’interno di un livello sbarazzandosi via via di ondate di nemici sempre più numerose. Le possibilità di offesa nei confronti dell’avversario comprendono anche la capacità di afferrarlo e pestarlo tenendolo fermo o di lanciarlo contro gli altri nemici, e perfino di riempirlo di legnate una volta che è a terra. Non mancano, comunque, strumenti di morte da raccogliere per dispensare della cara superviolenza come si deve a colpi di mazze da baseball e bastoni di fortuna.
Mother Russia Bleeds è un beat ‘em up come non se ne vedevano da tempo
CHI NON SANGUINA IN COMPAGNIA…
Scesi sul campo di battaglia, ancora una volta dopo la prova alle scorse fiere, il titolo si è dimostrato più divertente che mai. Ho affrontato i primi due capitoli in modalità cooperativa, scegliendo il personaggio tra un roster di soggetti fuori di testa e davvero sgraziati.
le droghe sono parte fondamentale della meccanica di gioco
La modalità principale, che secondo le parole dello sviluppatore è possibile portare a termine nel giro di circa quattro ore, è solo una delle possibilità attraverso cui sfogare la propria rabbia repressa. Ogni livello completato, infatti, sbloccherà una specifica arena nella modalità survival dove poter massacrare poveretti fino a doversi fasciare le nocche insanguinate.
Il titolo adatta la difficoltà al numero di giocatori coinvolti
Mother Russia Bleeds è un titolo tanto divertente quanto disturbato. Ormai in dirittura d’arrivo, il 5 settembre, è impossibile resistere al fascino retrò che sprizza dall’aspetto genuinamente nostalgico e da un sistema di gioco che, purtroppo, col tempo è andato scomparendo creando un vuoto che i ragazzi di Le Cartel intendono colmare con tanto amore. E sangue. E droga. Ma d’altronde è proprio questo che lo rende un titolo speciale.