Uno degli annunci più attesi per quest’anno da parte di Bethesda era il seguito del bellissimo Wolfenstein: The New Order, e le aspettative non sono state deluse. Ci siamo seduti su un divanetto del bellissimo stand a tema allestito dal publisher, un diner Anni Sessanta con svastiche e manifesti di B.J. Blazkowicz ricercato dalle SS con il nome di “Terror Billy”, per provare una delle prime missioni di Wolfenstein II: The New Colossus (che girava su PC).
LA STORIA DI TERROR BILLY
L’ultimo Wolfenstein mi era piaciuto (anche) per la storia, e per la capacità di metterla in scena da parte dei designer di MachineGames. Il seguito – da quel che ho visto oggi – non sarà da meno e anzi, se possibile, spingerà ancor di più l’acceleratore sul gameplay al servizio della narrazione. La missione comincia con B.J. che si risveglia all’improvviso su un letto d’ospedale, pieno di cicatrici, impossibilitato a camminare e costretto a muoversi su una sedia a rotelle (cosa che, alla lunga, mi ha anche provocato un po’ di fastidiosa motion sickness). Non ci vorrà molto per scoprire di essere rimasto in coma per cinque mesi, a bordo di un sottomarino della resistenza che è appena stato preso d’assalto dai nazisti. Tocca quindi imbracciare un fucile e mettersi a combattere, anche se il nostro stato di salute non ce lo permetterebbe.
ritrovarsi costretti a usare una sola arma, perché l’altra mano serve per muovere la carrozzina, è uno shock non indifferente
NAZISTI AL MICROONDE
Sparse nelle viscere del sottomarino si trovano diverse trappole artigianali realizzate da Set, il dottore che ci ha curato, e che conosciamo nella prima cutscene di metà missione. Si tratta di generatori portatili di microonde in grado di friggere – letteralmente – chi vi passa accanto, noi compresi. Toccherà quindi muoversi con particolare cautela, attivandole laddove possibile per usarle a nostro vantaggio ed evitandole in tutti gli altri casi; così come nel predecessore, il livello provato era sufficientemente complesso da garantire almeno un paio di strade alternative oltre al percorso più diretto e pericoloso, pur con i limiti imposti da una carrozzina. A tal proposito, alcuni espedienti di level design sono un po’ cheap, come la presenza di nastri trasportatori o parti meccaniche in movimento su cui salire a mo’ di ascensori.
Cercare di fare un paragone con il primo Wolfenstein, specialmente per quanto riguarda i combattimenti, è davvero impossibile, viste le peculiari condizioni in cui si muove B.J. in questa prima mappa giocabile. Di certo c’è che il livello di difficoltà si è rivelato ancora una volta superiore alla media: già impostato a “normale”, i soldati nemici sono parecchio aggressivi nelle routine di combattimento, e piuttosto coriacei da far fuori.
AMORE E SVASTICHE
La lunga scena finale al termine della missione ci permette di incontrare nuovamente l’amata Anya, che scopriamo (come si è visto nel trailer di annuncio, qui lo trovate commentato dai dev) essere incinta di due gemelli. Il tempo di un breve bacio e la nave viene abbordata da un’enorme astronave da cui scende la cattivissima Frau Engel, che con B.J. ha un conto aperto dal primo episodio. In quest’occasione incontriamo anche la figlia, sovrappeso e derisa in continuazione dalla madre, di cui è succube. Vediamo anche in azione una futuribile armatura meccanica resistente ai proiettili, e che con ogni probabilità verrà utilizzata da Blazkowicz per tornare a combattere sulle sue gambe.
il livello di difficoltà si è rivelato ancora una volta superiore alla media
Wolfenstein II: The New Colossus sarà pubblicato il 27 ottobre 2017 per Xbox One, PlayStation 4, e PC.