Uno dei tanti lati positivi di questo lavoro è sicuramente quello di scoprire sempre nuovi giochi, titoli di cui altrimenti non avrei mai immaginato l’esistenza. Uno di questi è Driftland: The Magic Revival, l’opera prima della software house polacca Star Drifters appena approdata su Steam nel programma di Accesso Anticipato. Si tratta di uno strategico in tempo reale dal ritmo di gioco piuttosto lento e che strizza l’occhio sia alla serie di Majesty che al mai troppo lodato Sins of a Solar Empire.
UN MONDO SPEZZATO
Alla base delle vicende che fanno da sfondo ai conflitti in Driftland vi sono i postumi di un evento catastrofico che ha mandato in frantumi il mondo. Al fine di evitare la completa distruzione del corpo celeste, un manipolo di maghi è riuscito a incanalare una grandissima quantità di energia arcana per mantenere i frammenti relativamente coesi tra loro: il risultato è un pianeta formato da un insieme di isole fluttuanti in cui le diverse civiltà sono riuscite a sopravvivere, sacrificando però tutto il mana e la possibilità che le generazioni future potessero riuscire nuovamente a utilizzare la magia.
il ritmo di gioco piuttosto lento strizza l’occhio sia alla serie di Majesty che a Sins of a Solar Empire
POTENZIALE MAGICO
Sebbene sia stata pubblicata solo alla fine di novembre, questa prima versione di Driftland offre già una buona dose di contenuti, lasciando presagire un futuro abbastanza roseo per il gioco. Gli sviluppatori promettono di restare nel programma di Accesso Anticipato da un minimo di sei a un massimo di dodici mesi. Onestamente, visto lo stadio già moderatamente avanzato dello sviluppo, non mi viene difficile credergli: salvo gravi imprevisti, le scadenze dovrebbero essere ampiamente rispettate.A questo punto vi starete chiedendo in cosa consista Driftland. Ebbene, come in molti altri RTS, anche qui bisogna costruire edifici adibiti all’estrazione di ricchezze dal sottosuolo, alla creazione di unità militari e alla ricerca di potenziamenti per strutture e soldati, tutto questo per avere la meglio sui propri avversari. All’inizio, va detto, si resta un po’ spiazzati dalla quantità di risorse differenti a cui bisogna prestare attenzione, perché ciascuna ha una diversa utilità nelle varie fasi di gioco; tuttavia, basta davvero poco per apprendere i concetti basilari e mettere in piedi un’economia in grado di sostenersi autonomamente, man mano che il proprio dominio va espandendosi.
basta davvero poco per apprendere i concetti basilari e mettere in piedi un’economia in grado di sostenersi autonomamente
RE SENZA ESERCITO
Al di là di alcuni comprensibili problemi di bilanciamento delle due fazioni attualmente disponibili (in totale ce ne saranno quattro), nonché di qualche bug da correggere negli aggiornamenti futuri, per il momento la perplessità più grande riguarda tutto ciò che concerne l’ambito militare. In particolar modo, fa storcere il naso l’impossibilità di avere un minimo di controllo su quali e quante unità mandare al fronte: per ora si può solamente impartire un ordine generico di attacco in un territorio controllato dai nemici e attendere che qualche soldato vi si rechi di sua spontanea volontà.Inutile dire che questo sistema appiattisce tutto il comparto bellico di Driftland; l’unico modo per influenzare leggermente l’esito di un conflitto è rappresentato dalla possibilità di sborsare un quantitativo variabile di monete d’oro per rendere più appetibile un determinato ordine. Senza usare mezzi termini, si tratta di un’assurdità: ogni unità ha già un suo costo di mantenimento che viene pagato a intervalli regolari anche se quel determinato soldato risulta inattivo, quindi non si capisce quale sia la logica di pagare più volte un militare per fare il suo lavoro. Detto questo, si tratta di una problematica che è già stata portata all’attenzione degli sviluppatori e che si spera venga risolta al più presto.
Ciò non toglie che Driftland: The Magic Revival sia un prodotto da tenere d’occhio. La base c’è ed è già sufficientemente solida da sorreggere il resto del gioco; bisognerà solo capire quale sentiero prenderanno gli sviluppatori: se inizieranno a seguire i consigli della community e a far tesoro delle critiche, l’anno prossimo potremmo avere tra le mani uno strategico in tempo reale di tutto rispetto.