Call of Duty: Black Ops Cold War – Recensione

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Cold War cerca di far combaciare una ricetta dal sicuro successo con l’anima di Black Ops

Procedendo nel solco scavato l’anno passato da Modern Warfare e facendo attenzione a non pestare i piedi a Warzone, Call of Duty: Black Ops Cold War cerca di far combaciare una ricetta dal sicuro successo con l’anima di Black Ops. È per questo che, maneggiandolo con cura, si possono notare un level design più lineare e una ridotta verticalità delle mappe, oppure un gameplay che punta tutto sul dinamismo e la frenesia che permea le nuove arene a tre vie adesso più lunghe e larghe, senza infinite porte, in cui scannarsi in un loop di sangue e fuoco.

call of duty black ops cold war recensione

Ecco la modalità Dead Ops Arcade in tutto il suo splendore da coin-op.

In soccorso della natura impetuosa del titolo giunge inoltre l’impossibilità di appoggiare l’arma sulle superfici, una meccanica amputata per scoraggiare i camper e favorire più che mai il run ‘n gun selvaggio. Cos’altro dire? Il time to kill è più alto rispetto a Modern Warfare e ci sono le barre che indicano la salute del bersaglio, due feature che assieme donano maggiore controllo sulle sparatorie, l’infrastruttura online è granitica, il gunplay si attesa sugli ottimi livelli cui ormai siamo abituati e finora non ho riscontrato follie da parte dello Skill Based Matchmaking. Le nuove mappe presentano più o meno tutte un buon equilibrio tra spazi chiusi/aperti, il sistema di personalizzazione delle classi ricalca grossomodo quello di Modern Warfare tranne per le wildcard che permettono virtuosismi in fatto di build e, dulcis in fundo, la killstreak lascia il posto alla scorestreak.

A ogni morte non c’è bisogno di fare l’appello dei vari santi locali e ricominciare da capo giacché il punteggio non si azzera

Questo significa che per ottenere i potenziamenti da campo come la mitica RC-XD radiocomandata contano i punti accumulati e non solo le uccisioni, mentre mi piace sottolineare che a ogni morte non c’è bisogno di fare l’appello dei vari santi locali e ricominciare da capo giacché il punteggio non si azzera. Ultima dritta e chiudo: a lato dei vari bonus, se non interessa la next-gen su console basta la versione Standard, altrimenti ci vuole l’Ultimate Edition; su PC invece è sempre next-gen, quindi fate vobis.

In Breve: Treyarch sa il fatto suo, questo Cold War è un Black Ops cui i fan del franchise difficilmente sapranno resistere grazie a un’offerta contenutistica strabordante. Sì, la coinvolgente Campagna dura un amen, nonostante il rinnovamento il motore grafico non è all’altezza dell’IW Engine del 2019 e, come già visto in Guerra Terrestre, le modalità che escono troppo dai binari sembrano un po’ forzare la mano alla vera indole di Call of Duty, ma sfido qualunque amante degli FPS online a non trovarne almeno una che sappia rapirlo per un’infinità di ore come la nuova Bomba Sporca. Ah, dimenticavo: il supporto post lancio e quindi i contenuti futuri saranno distribuiti gratuitamente. Buon headshot a tutti.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: i5-7400@3.0GHz, GeForce GTX 1050 Ti, 16BG RAM e SSD
Com’è, Come Gira: L’impianto audio-visivo funziona, ma certe animazioni stonano e, nel complesso, non ha lo stesso impatto grafico di Modern Warfare. Ok la pletora di impostazioni tecniche e un’ottimizzazione che lo fa girare fra i 40 e i 50 fps a settaggi alti su un PC non più da competizione.


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Pro

  • Tanti contenuti per tutti i gusti / Multiplayer solido, frenetico e divertente / La Campagna è breve ma valida.

Contro

  • L’IA non passerebbe l’esame di 3° media / Tecnicamente meno affascinante del predecessore / Non tutte le novità convincono al 100%
8.5

Più che buono

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