Citizen Sleeper 2: Starward Vector – Recensione

PC PS5 Switch Xbox Series X

Jump Over The Age ci porta ancora una volta fra le stelle, nei panni di un androide impegnato a riconquistare la sua libertà. Citizen Sleeper 2: Starward Vector è qui, con il suo carico di pagine di testo e di dadi da lanciare.

Sviluppatore / Publisher: Jump Over The Age / Fellow Traveller Prezzo: 24,50€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store, GOG), PS5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch Data di Lancio: Già disponibile

Non ho mai finito davvero il primo Citizen Sleeper. Non perché non mi fosse piaciuto, chiariamoci. Ma a un certo punto, Lem e Mina mi posero di fronte una scelta che mi lasciò paralizzato: loro erano pronti a imbarcarsi su quella nave stellare che tanto li aveva (e mi aveva) fatti faticare, difficile com’era stato riuscire ad aggiudicarsi un biglietto di sola andata via da Erlin’s Eye. E mi chiesero di andare con loro.

Il fatto che non sia riuscito a decidere fra seguire questi due personaggi, o restare sulla stazione spaziale che nel corso di decine di cicli era diventata la mia casa, è testimonianza della potenza narrativa dei personaggi con cui Gareth Damian Martin aveva scelto di popolarla, tutti a modo loro magneticamente coinvolgenti, capaci di renderti desideroso di scoprire qualche frammento in più della loro vita e di aiutarli, per quanto possibile, a renderla un po’ migliore. E quindi Citizen Sleeper 2: Starward Vector non poteva che sollecitare la mia attenzione: quali avventure mi sarei trovato di fronte questa volta?

CITIZEN SLEEPER 2 E I SUOI NUOVI ORIZZONTI

Esattamente come nel predecessore, anche in Citizen Sleeper 2 ci troviamo nei panni di uno “sleeper”, termine che viene utilizzato per indicare un androide in cui è stata impiantata una coscienza umana, privata di tutti i ricordi della sua vita in carne ed ossa. Questi androidi vengono poi usati dalla corporazione che li ha creati, nel nostro caso Essen-Arp, come forza lavoro a basso costo, nonché priva di diritti. Occasionalmente, alcuni sleeper tentano la fuga, ma spesso non vanno troppo lontano: Essen-Arp li ha infatti dotati di un dispositivo di tracciamento che permette a suoi mercenari di dare loro facilmente la caccia.

CITIZEN SLEEPER 2 CAMBIA LE CARTE IN TAVOLA RISPETTO AL PREDECESSORE

In aggiunta, i corpi degli sleeper sono stati progettati in modo da decadere molto rapidamente in assenza di una sostanza stabilizzante che ovviamente è molto difficile da reperire al di fuori della corporazione che la produce. Trovare un modo di liberarsi da chi ci dava la caccia e la continua ricerca dello stabilizzante costituivano le due grandi sfide di Citizen Sleeper. Nel seguito le cose vanno diversamente: il nostro Sleeper ha già trovato chi è stato in grado di aiutarlo a disattivare il dispositivo di tracciamento, e all’inizio del gioco si sta sottoponendo a un processo che gli permetterà di non dover più dipendere dallo stabilizzante.

Citizen Sleeper 2 Recensione

Laine sarà una pericolo costante, sempre a poca distanza da noi. Riusciremo a liberarcene?

Tutto bene, quindi? Non proprio: Laine, il criminale che gli ha permesso di non doversi più preoccupare dei cacciatori di Essen-Arp, lo ha fatto in cambio di un contratto di servitù. E non approva certo il fatto che lo Sleeper si stia liberando dalla sua dipendenza dallo stabilizzante: i primi attimi descrivono proprio la fuga del nostro protagonista e del suo amico Serafin dalla enorme stazione spaziale di Darkside, una fuga che vedrà Laine sempre qualche passo dietro a noi.

LA STORIA SI SVILUPPA SU DIECI DIVERSI INSEDIAMENTI

Proprio per questo, Citizen Sleeper 2: Starward Vector non ci vedrà mai stare fermi troppo a lungo. La storia del gioco non è infatti ambientata su una sola stazione spaziale, ma sulla catena di insediamenti che prende il nome di The Belt, fra cui per circa la prima metà del gioco dovremo continuare a spostarci in modo da sfuggire alle ricerche di Laine. Ogni posto ha le sue storie e i suoi personaggi, e un po’ alla volta le scopriremo e faremo la nostra parte per influenzarle, cercando intanto un buon modo di liberarci da chi ci dà la caccia; impresa difficile, dato che Laine ha un vero e proprio impero criminale alle sue spalle, ma la determinazione per farlo non è certo qualcosa che manca al protagonista o a Serafin.

STRESS FUTURISTICO

In Citizen Sleeper 2 torneranno a farci visita i dadi, indispensabili per compiere le varie azioni disponibili nelle varie aree, e che qui arrivano accompagnati da una nuova meccanica, quella della durabilità: ciascuno di loro ha infatti tre tacchette di integrità, che all’aumentare del nostro livello di stress potranno danneggiarsi; una volta perse tutte e tre, il dado diventerà inutilizzabile, e dovremo spendere risorse per ripararlo. Il livello di stress è una cosa che per buona parte del gioco si può tranquillamente ignorare, nel senso che tenerlo a zero è affare molto semplice; questo però cambia durante i contratti, cioè missioni a tempo che ci portano fuori dalla relativa sicurezza degli insediamenti e che spesso contemplano condizioni di fallimento.

LA MECCANICA DELLO STRESS DIVENTA (PARECCHIO!) RILEVANTE SOLO DURANTE I CONTRATTI

Qui, soprattutto nelle prime fasi del gioco, lo stress si accumulerà rapidamente e sarà molto facile vedere danneggiati i nostri dadi, potenzialmente compromettendo anche l’esito della missione. È proprio questa, secondo me, una delle cose peggio gestite del gioco: avrei preferito una presenza dello stress più diffusa e con picchi meno brutali durante i contratti. Non solo: i dadi possono essere riparati solo una volta completamente distrutti, e quindi a meno di spendere numerosi cicli facendo morire di fame il nostro Sleeper così da romperli completamente non è improbabile trovarsi a far partire un contratto con dei dadi già parzialmente danneggiati.

Citizen Sleeper 2 Recensione

In Citizen Sleeper 2 incontreremo anche molti volti già noti a chi ha giocato il predecessore.

Per quanto si mantenga su un livello molto alto, anche la scrittura non è riuscita ad avere su di me lo stesso impatto del predecessore, in buona parte a causa di una natura più frammentata conseguenza sia del fatto che è distribuita su vari insediamenti, sia perché molti dei nostri compagni di avventura sono teoricamente opzionali, e dunque il loro coinvolgimento diretto nelle vicende principali è limitato. Yu-Jin in particolare è il meno riuscito del gruppo, e perfino all’interno del suo stesso filone narrativo fatica a convincere quanto riescono invece a fare altri; per fare però anche un esempio positivo, Juni e la sua ferma volontà di mettere le sue doti da hacker al servizio dell’archivistica sono riuscite a conquistarmi. Sono comunque problemi tutto sommato minori in quello che è un seguito più che degno. Peccato che, per il momento, Gareth Damian Martin ne abbia avuto abbastanza dei videogiochi.

In Breve: Citizen Sleeper 2 dà un’ottima prova di sé stesso, e i fan del predecessore non ne rimarranno delusi. Ha anche il merito di sperimentare con qualche innovazione meccanica, pur se il modo in cui è gestito lo stress e come si relaziona con i contratti non ha contribuito alla mia pace dei sensi. Ad averne tanti di giochi come questo, comunque.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 5 3600, 16 GB di RAM, GeForce RTX 3060, SSD
Com’è, Come Gira: Il comparto grafico di Citizen Sleeper 2 è limitato, con poche animazioni e ambienti di sfondo piuttosto stilizzati; nulla in grado di mettere in difficoltà un qualunque PC orientato al gaming. Resta comunque un gioco molto piacevole dal punto di vista artistico.

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Pro

  • Ambientazione di quelle che ne vorresti di più / Introduce nuove meccaniche / Personaggi molto ben scritti…

Contro

  • …ma alcuni meno di altri / La gestione dello stress è… stressante! / Conoscenza dell’inglese obbligatoria.
8.5

Più che buono

Dai monti del Trentino scende Marco Bortoluzzi – figurativamente, s'intende, perché per smuoverlo dal suo paese servono le cannonate. Non chiedetegli mai perché ha giocato così tanto a Dota 2.

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