Arriva nelle edicole e in versione digitale il nuovo numero di The Games Machine, al solito gonfio fino a scoppiare di recensioni, analisi e approfondimenti dal mondo dei videogiochi per PC (e non solo). La copertina di TGM 363 – con un gusto paradossalmente retro – è dedicata al recente Apex Legends, notevole esercizio di stile di Respawn Entertainment che abbiamo preso come spunto per una critica ragionata al giovane e controverso genere dei Battle Royale. 50 milioni di giocatori nel primo mese sono tantissimi anche per un F2P, per non parlare degli utenti accumulati nel tempo da Fortinite, e non analizzare il fenomeno sarebbe come nascondere la testa sotto la sabbia.
Grande protagonista del mese è anche Devil May Cry 5: com’è accaduto con Resident Evil 2 Remake, non possiamo che parlare della creatura di Capcom nel senso dell’assoluta eccellenza, affiancandogli una digressione storica – quella del TGM Classic – che apre una finestra non solo sulla saga di DMC ma anche sul genere complessivo degli action slasher, dove i nervi contano più del cervello e il combattimento “stiloso” la fa da padrone. Le pagine delle recensioni, d’altronde, ci servono per dire la nostra sulla qualità di Anthem, almeno nella sua prima versione retail, prima di aprire alla disamina motoristica di DiRT Rally 2.0, a cui è dedicata l’intervista finale del TGM Incontra, o ancora alle botte da orbi di Dead or Alive 6, alla strategia del nuovo DLC di Civ VI, alle delusioni comunque lontanissime tra loro di Jump Force, Crackdown 3 e Lego Movie 2, fino alla sorpresa dell’eccezionale Ape Out, dove un gorilla combatte per la sopravvivenza, memore di Hotline Miami e immerso in raffinate atmosfere free jazz.
Le prove presenti sulla rivista sono davvero una fucilata, ineccepibili nell’analisi e servite accanto ai prelibati piatti della Time Machine, del TecnoTGM, della VR Machine, del Bovabyte (il Pastore in Master Class!) e dell’eSport, senza dimenticare le riflessioni di Sabaku su Sekiro e sul suo rapporto con i souls-like, o le recensioni in breve per uno sguardo più ampio al panorama videoludico. E non è nemmeno finita qui, considerata la seconda parte del dossier sugli aspetti produttivi dei VG e altri contenuti più o meno consueti. Sicuramente trascuro qualcosa, ma è colpa della troppa ciccia che ogni mese proponiamo 🙂
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