I videogiochi, baluardo dell'educazione infantile

PORTAL KNIGHTS, INSTALLATO SUL TABLET, FU UN PASSO IMPORTANTE PER IMPARARE LA GESTIONE DELLE RISORSE

Non si possono usare blocchi di diamante per fare un muro, sono troppo rari e preziosi. Lezioni di economia che richiedono anni di studi nei più facoltosi atenei, spiegate in pochi minuti. Perché chiunque è in grado di leggere un libro, ma non serve a nulla. Nella migliore delle ipotesi, ti verrà raccontata l’esperienza di una terza persona, probabilmente gonfiata. Nei videogiochi, vivi ogni evento sulla tua pelle. Ecco perché fui pervaso di gioia quando la vidi alle prese con GTA: San Andreas. La crescita delle skill, che porta Carl Johnson a diventare più forte e più resistente quando si allena, o più veloce con la bicicletta all’aumentare dei chilometri percorsi pedalando, è un chiaro incentivo a impegnarsi quotidianamente per ottenere risultati nel lungo periodo, ci fa capire che campioni non si nasce ma si diventa.

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SAN ANDREAS INSEGNÒ CHE A OGNI MALEFATTA CORRISPONDE UNA CONSEGUENZA: CHIACCHERI IN CLASSE? ECCOTI UNA STELLINA, PARDON, UNA NOTA

E la geniale assegnazione delle stelle quando commette un reato? Ad ogni malefatta corrisponde una conseguenza, dobbiamo comportarci bene per non fare la fine di “Siggei”, come lo chiamava lei. La maestra mi ha detto che chiaccheri in classe, ti ha messo una stellina, adesso devi comportarti bene se vuoi che te la tolga. Mi chiedo che sarebbe stato di mia figlia se non ci fossero stati i videogiochi nella sua vita. Forse Bonnie era solo una brava ragazza nata prima degli arcade. Il titolo educativo per eccellenza è ovviamente Fortnite. Il sistema di skin a pagamento, che non influiscono sul gameplay, le ha insegnato che l’abito non fa il monaco, puoi trovare un “Pro” con l’outfit base, sottovalutarlo e venir killata all’istante, non devi mai giudicare dalle apparenze. E sì, puoi comprare i tier, ma quanta soddisfazione quando avanzi a suon di quest e vittorie. E ancora oggi che l’ha accantonato, uso la metafora della safe zone – casa nostra – quando esce con le amichette. Sai cosa succede se non rientri nella safe in tempo, vero? Anche alcuni produttori hardware, come Sony, hanno voluto dare il loro apporto all’educazione dei ragazzi. Il non trovare la PS5 per i primi mesi ha assunto un tono educativo, le insegnai che a volte i soldi non bastano, vedi? Qui ho i soldi per la PS5, ma non posso comprarla. Sorvolai con l’abilità di un falco sul dettaglio che su Ebay erano presenti al triplo del prezzo originale, e con i soldi – molti soldi – avrei potuto averla pure io al day one.

E questa è solo la mia modesta esperienza, pensate di moltiplicarla per milioni di ragazzi in tutto il mondo e avrete un’idea delle potenzialità dei videogiochi. Giocate, e fate giocare qualunque ragazzino. Se lo vedete con un libro, sequestrateglielo. Come ci insegnava Postal 2 anni prima della moda green capeggiata da Greta, “Burn a book, save a tree”. Spargete la voce. A questo punto, i più attenti di voi si saranno resi conto che un paio dei titoli citati in questo racconto non sarebbero proprio adatti a una fruitrice così giovane, e la tentazione di fare una bella chiamata anonima al telefono azzurro potrebbe farsi largo nella vostra mente. Non disturbatevi nemmeno, signori. Se messi alle strette negheremo tutto, sia io che lei, dicendo che questo è solo un racconto di fantasia. Ha imparato che se vuole evitare problemi, deve fingere di essere come tutti gli altri. Esatto, piccola mia, come in Among Us.

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