Everybody's Golf VR - Recensione

PS4

Il golf è da sempre considerato uno degli sport più elitari del mondo, una disciplina che prende vista in resort esclusivi nei quali atleti o appassionati miliardari calcano giardini degni della residenza di un Re, coperti da equipaggiamenti impeccabili e costosi. Ma se vi dicessimo che ora è possibile emulare Tiger Woods e Francesco Molinari standovene a casa (magari in mutande) e spendendo poche centinaia di euro una tantum? Il desiderio proibito si chiama Everybody’s Golf VR, la prima incursione della serie Clap Hanz nel mondo della realtà virtuale.

TEE E FAIRWAY

Everybody’s Golf ha accompagnato la vita di praticamente tutte le console Sony. Per moltissimo tempo è stata l’alternativa arcade alla preponderanza simulativa dei PGA Tour di Electronic Arts. Giochi accessibili a tutti, caratterizzati da un design che i giapponesi definirebbero “Kawaii”, carino. Ma oltre alla forma c’è sempre stata anche moltissima sostanza, oltre che “innumerevoli tentativi d’imitazione”, come recita lo slogan di un celebre settimanale di enigmistica. Con il tempo, però, anche i fan più navigati hanno iniziato a mal sopportare l’eccessiva immobilità della saga. La novità è arrivata nella forma meno aspettata, quella del caschetto VR di casa Sony.

Per molto tempo è stata l’alternativa arcade alla preponderanza simulativa dei PGA Tour di Electronic Arts

Una volta indossato è necessario un minimo di set-up per godere al meglio dell’esperienza. La PlayStation Camera rileva con estrema sensibilità i movimenti del controller che deciderete di utilizzare, PS Move o DualShock 4. Il primo è consigliato se doveste decidere di giocare in piedi mentre se siete a corto di spazio e costretti al gioco da seduti il tradizionale controller PS4 è praticamente obbligatorio. Passate un po’ di tempo a fare pratica nello shooting range o nel green di prova, inizialmente infatti non è semplice effettuare gli swing con la necessaria precisione. Il team di sviluppo ha pensato a tutto, compreso un sistema che permette di effettuare quanti movimenti si vogliano prima di far partire il colpo vero e proprio. Il tutorial iniziale e il caddie che avrete a fianco vi diranno tutto quello di cui avete bisogno, ma poi arriverà la prova del campo.

GREEN E BUCA

Everybody’s Golf VR adotta lo stesso sistema di ricompense progressive dei capitoli standard. Inizialmente avrete a disposizione uno solo dei tre tracciati complessivi e l’unica alternativa di provare un set di tre buche. Con i primi risultati arriveranno però nuovi set di mazze e palline, le sfide su nove buche, i due percorsi aggiuntivi e infine i giri completi su 18 buche. La quantità di contenuti è in effetti più scarna rispetto ai giochi precedenti ma credeteci, giocare in VR regala una soddisfazione nettamente superiore.

Qualche contenuto in più non avrebbe fatto male, ma anche così il gioco Clap Hanz dimostra che la realtà virtuale ha ancora molto da dire e da dare

Forse avrete difficoltà all’inizio, per questo vi consigliamo anche di provare qualche swing ad una sola mano, ma con il passare del tempo vi sentirete davvero come se foste su un vero campo da golf. Potrete gestire ogni opzione con un tablet virtuale al quale accederete alzando semplicementre il controller. Da qui potrete visualizzare le buche da ogni angolazione, muovervi tra le varie opzioni, addirittura lanciare in aria una manciata di erba per controllare meglio la direzione del vento. Nessun problema di rilevamento dei movimenti e chiaramente non è certo questo il gioco che può provocare giramenti di testa o conati, è puro godimento golfistico. Purtroppo il passaggio al VR ha significato anche il sacrificio di tutti gli elementi multiplayer, che si limitano a un confronto indiretto tramite classifiche mondiali.

L’arrivo nel mondo VR ha fatto fare a Everybody’s Golf il salto definitivo, miscelando l’anima arcade della serie ad un approccio pseudo-simulativo nella fruizione delle partite. Qualche contenuto in più non avrebbe fatto male, ma anche così il gioco Clap Hanz dimostra che la realtà virtuale ha ancora molto da dire e da dare. Appassionati folli di questo sport o anche semplici curiosi, vi consigliamo di provare la demo disponibile su PlayStation Store… potreste scoprire di avere anche voi un’anima da Tigre del Green.

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Pro

  • Riesce a combinare anima arcade e aspirazioni simulative.
  • Curva di apprendimento perfetta e soddisfazioni garantite.

Contro

  • Tre soli tracciati e nessuna modalità multiplayer.
  • Dovrete abituarvi all’estrema sensibilità dei controlli.
8.2

Più che buono

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