Fantasy Life i: La ragazza che ruba il tempo - Recensione

PC PS4 PS5 Switch Xbox Series X

Arrivata al suo quarto capitolo, la saga di Fantasy Life sbarca finalmente su piattaforme di gioco di attuale generazione dopo una breve digressione tutta dedicata alle piattaforme mobile. Fantasy Life i: La ragazza che ruba il tempo è un seguito diretto del videogioco Fantasy Life che apprezzammo anche su Nintendo 3DS nel 2014.

Sviluppatore / Publisher: Level-5 Prezzo: € 59,00 / Localizzazione: Testi in italiano  Multiplayer: 1-2 (Locale), 1-4 (Online) PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam), Xbox Series, PS4, PS5, Nintendo Switch  Data di lancio: 21 maggio

Questo seguito rispetta tutti i punti focali del capostipite della serie, proponendo un simulatore di vita in stile Animal Crossing ibridato ad un sistema di classi con desinenza RPG. Non bisogna tuttavia sottovalutare l’apparente semplicità con cui il tutto si evolve nelle prime ore di gioco, poiché Fantasy Life i presenta un corposo comparto ludico che contempla una storia principale, una vasta porzione open world, e un’isola completamente personalizzabile.

un simulatore di vita in stile Animal Crossing ibridato ad un sistema di classi con desinenza RPG

Il tutto prende il via seguendo le avventure dell’archeologo Edward e del suo fido assistente volatile Pio, alla scoperta di un’isola misteriosa e degli eventi connessi alla scoperta del fossile di una creatura draconica. A cavallo tra le epoche, sta al giocatore muoversi seguendo le indicazioni (letteralmente sempre visibili a schermo) di una narrativa zuccherina e chiaramente pensata per i giovanissimi. Spaziando tra le richieste dei comprimari e gli obiettivi della storia principale, il titolo Level-5 ripropone il sistema di classi già conosciuto sulla portatile Nintendo: c’è un mestiere (o “Life”, in originale) per ogni preferenza del giocatore, che può scegliere di evolvere il proprio stile di gioco scegliendo tra quattro classi dedicate al combattimento, e altrettante vocazioni tutte dedicate alla raccolta di materiali o alla creazione di oggetti ed equipaggiamenti (con minigiochi annessi).

In tal senso, i passi avanti rispetto al titolo precedente sono innumerevoli, e la possibilità di poter cambiare classe automaticamente a seconda del contesto richiesto è sicuramente quella che maggiormente incide nel ritmo di progressione. Il sistema di combattimento, pur nella sua semplice e piacevole natura hack’n’slash, evolve col tempo aprendosi a opzioni di attacco e difesa differenti, con l’inclusione delle consuete affinità elementali e stati alterati.

A cavallo tra le epoche, sta al giocatore muoversi seguendo le indicazioni di una narrativa zuccherina e chiaramente pensata per i giovanissimi

Ogni classe prevede alberi delle abilità da evolvere con i punti abilità guadagnati ad ogni aumento di livello, e in generale il livello di sfida rimane medio-basso per tutta la durata dell’avventura; sono invece le classi di reperimento e lavorazione dei materiali che possono, in qualche modo, impensierire con l’avanzare delle ore, quando missioni principali o secondarie prevedono ad esempio la raccolta di materie prime entro un tempo limite o la creazione di oggetti di alta qualità. Se non altro è possibile ovviare alla sistematica tendenza al grinding del genere RPG arruolando nel proprio gruppo di avventurieri personaggi non giocanti specializzati in questi ruoli, in gran parte tratti dai titoli precedenti. 

UN MESTIERE PER OGNI EVENIENZA!

Il sistema di progressione del gioco è, infatti, estremamente granulare, e a ogni traguardo conquistato nella storia principale, o nell’esplorazione della parte open-world, coincide l’accesso a una nuova attività o un motivo d’interesse differente. Ad esempio, l’esplorazione di un dungeon opzionale può portare alla raccolta di ingredienti utili a portare a termine un compito secondario, mentre l’abbattimento di nemici specifici può portare al miglioramento di una specializzazione, con conseguente accesso a un ventaglio di nuove creazioni con le quali abbellire e personalizzare la propria dimora o la propria isola.

l’esperienza è sempre in bilico tra un life-simulator “nintendiano” e le influenze epico-fantasy di Dragon Quest

Per questo motivo, e per la bontà generale dell’esperienza di gioco – sempre in bilico tra il rilassante life-simulator di Nintendiana memoria e le evidenti influenze epico-fantasy della saga Dragon Quest – Fantasy Life I rimane un’esperienza di gioco estremamente piacevole per tutta la sua durata, sia che lo si approcci in single player, che in compagnia di amici o sconosciuti online. In tal senso, il titolo Level-5 propone anche una serie di labirinti procedurali dalla difficoltà crescente che includono materiali rari, e sfide destinate al post-game, quando i livelli delle classi di raccolta ed elaborazione dei materiali sono abbastanza maturi da permettersi di creare armi e armature leggendarie; anche la sezione open world è affrontabile in compagnia di amici, ed ogni regione dell’isola può essere accresciuta di livello per sbloccare sfide di grado maggiore, e naturalmente scoprire materiali e ingredienti di qualità sempre migliore. 

Fantasy Life I recensione

Le sezioni open world offrono un vasto continente da esplorare alla ricerca di templi e sfide tutte da completare.

E non mancano le caratteristiche tipiche del genere, come templi nascosti da scovare, ognuno con sfide ad hoc da completare, folletti da collezionare in ogni regione (come i Korok di The Legend of Zelda Breath of the Wild), accampamenti, mercanti viaggiatori e le sempreverdi “Ubisoft towers”, torri che, una volta attivate, permettono il viaggio veloce e di consultare la mappa circostante. Il gameplay loop è talmente coinvolgente da aver spinto lo sviluppatore giapponese ad includere anche sfide giornaliere, in pieno stile gioco mobile o game-as-service, ma anche valute digitali che vengono rinnovate ogni 24 ore. Queste possono essere impiegate per sbloccare nuovi abitanti sulla propria isola, o per accedere velocemente a nuove ricette, materiali, e oggetti di qualità superiore. E’ evidente, insomma, che chi deciderà di portare a termine tutte le missioni proposte dal gioco, incluse quelle secondarie e post-game, avrà di che occuparsi, anche in vista di telefonate espansioni che non potranno che fare felici gli appassionati della serie. 

RELAX A CAVALLO DI UN DRAGO

A condire il tutto rimane una direzione artistica dai toni fiabeschi, con ampio uso di deformazioni gag-manga a caratterizzare i protagonisti. Il titolo Level-5 rimane una gioia da vedere soprattutto quando l’esplorazione si estende alle sezioni open world, benché la telecamera faccia a volte fatica a seguire gli scontri in modo puntuale.

Fantasy Life I rimane un’esperienza di gioco estremamente piacevole per tutta la sua durata

Nulla che una regia manuale non possa colmare, specie se affidata allo stick analogico destro di un Joypad, ma più di una volta ci siamo chiesti come un simile scivolone sia potuto passare inosservato, in un gioco dove l’attenzione alla qualità dell’esperienza del giocatore e l’inclusione di opzioni di quality of life sembrano essere state poste come prioritarie. Buona anche la colonna sonora – co-firmata da Nobuo Uematsu, storico artista legato al nome Final Fantasy – mentre a contribuire al tono leggero e spensierato dell’intera esperienza troviamo una traduzione in italiano a tratti esilarante. Ben confezionato e molto godibile. Bene così! 

Fantasy Life I recensione

Il sistema di scontri è sicuramente semplice e adatto ad essere approcciato dai giovanissimi, ma offre una profondità inaspettata fatta di schivate perfette e colpi speciali.

La conversione PC risulta bene ottimizzata, con zero incertezze malgrado l’utilizzo di Unreal Engine 5. Le opzioni grafiche sono, come di consueto nel caso di prodotti giapponesi, ridotte all’osso, ma il pieno supporto a mouse e tastiera completano un port assolutamente solido. Il multiplayer rimane cross-platform, quindi è possibile interagire con giocatori su altre piattaforme, come Nintendo Switch, PS5, PS4 e Xbox Series; Level-5 ha comunque confermato che il titolo sarà disponibile in futuro anche per Nintendo Switch 2

In Breve: Fantasy Life I: La ragazza che ruba il tempo propone una montagna di contenuti interconnessi. Il videogioco Level 5 è chiaramente mirato ai giovanissimi, ma è capace di tenere compagnia anche chi fosse in cerca di un’esperienza rilassante e distesa. La storia principale è completabile in meno di 30 ore, ma il titolo include attività secondarie per decine di ore immersi in un mondo fantasy carismatico e reso memorabile da un buon cast di personaggi coloriti. Il tutto, per una volta, senza prendersi troppo sul serio. L’inclusione di una dimensione multiplayer che abbraccia sia l’esplorazione open world, che quella life-simulator rende il tutto un’occasione estremamente ghiotta per gli appassionati di saghe come quella di Animal Crossing che volessero aggiungere uno strato d’avventura in più alle loro spensierate giornate passate a scegliere quale mobile si abbina meglio alla carta da parati appena creata. 

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: i7 13700K 3.40 GHz, NVIDIA RTX 4090, RAM 32GB, SSD
Com’è, Come gira: Nessuna incertezza anche in piena risoluzione 4K, benché le opzioni grafiche rimangano ridotte all’osso.

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Pro

  • Direzione artistica deliziosa / Assuefacente, specie in multiplayer / Ottima traduzione in italiano

Contro

  • Livello di sfida praticamente inesistente fino al post-game / Telecamera migliorabile nelle fasi di combattimento
8.3

Più che buono

C'è chi dice che nella sua stanzetta, dietro una mole spaventosa di fumetti d'epoca giapponesi, si celino misteri infiniti. Da sempre appassionato di videogame made in Japan e delle opere animate di Kunihiko Ikuhara, dategli un qualsiasi J-RPG e lo renderete un orsetto felice.

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