Ecco una sintesi dei punti più significativi:
1. Parificazione tra scuole olandesi e scuole islamiche in cui già ora si pratica l’ insegnamento del Corano in arabo ed esistono rigorose prescrizioni per la separazione dei due sessi;
2. Inserimento nei programmi scolastici dell’insegnamento delle lingue d’origine;
3. Applicazione del codice di comportamento islamico e dei divieti religiosi sul cibo negli ospedali e nei ricoveri;
4. Introduzione per legge di una quota di immigrati (10%) negli uffici pubblici e nei consigli di amministrazione dei gruppi industriali;
5. Sostituzione delle politiche di integrazione con l’idea di reciproca accettazione, imposta con l’educazione al multiculturalismo nelle scuole e con la creazione di un corpo di polizia ‘antirazzismo’ deputato a vigilare contro ogni forma di discriminazione. Per i rei è prevista la condanna penale e l’interdizione dai pubblici uffici nonché l’iscrizione in un registro pubblico quali cittadini sospetti di razzismo;
6. Pari opportunità tra autoctoni ed immigrati, del caso perseguita mediante la coercizione penale;
7. A corollario viene richiesta la simbolica eliminazione di ogni riferimento pubblico a tutti i nomi di famosi navigatori e colonizzatori nonché, in caso di vittoria del partito, le pubbliche scuse dei vertici olandesi per il loro passato coloniale e schiavista. Di contro nessun accenno si rinviene nel programma alla schiavitù praticata nei paesi arabi ed in Turchia né, tantomeno, al terrorismo islamico. La voce ‘terrorismo’ ricorre soltanto con esclusivo riferimento all’attività politica delle destre radicali.