Scrissi un parere dopo poche ore di gioco molti mesi fa, bocciando pesantemente il titolo. In realtà commisi un errore perché questo gioco ha bisogno assolutamente di una prova approfondita sul campo e quel mio parere fu molto superficiale, tanto che ho deciso di togliere quella review e farne una nuova.
Oggi, dopo circa 100 ore di gioco e dopo averlo terminato posso finalmente… bocciarlo in modo definitivo, ma questa volta avendo ben chiara la situazione e avendo la possibilità di spiegare i miei motivi più in dettaglio.
Il gioco è una perla molto grezza, stuprata da chi poteva farne uscire un gioiellino. L’aspetto che più lo caratterizza è il Combat System (CS da ora in poi). Ho letto di gente che lo ha schifato e di gente che lo ha amato, ma il punto di incontro esiste? Chi ha ragione?
Io penso che il CS sia fenomenale, bellissimo e profondissimo. Però è stato inserito in un contesto deficitario. Chi lo ama dovrebbe spiegare anche cosa non funziona e chi lo odia… beh:
1- o lo ha provato superficialmente bocciandolo perché si aspettava qualcosa di più classico (approccio sbagliato)
2- o ha intravisto i difetti che sto per esporre, per cui li ha fatti pesare come un macigno, anche andando oltre il mero CS, non volendolo giudicare per quello che in effetti è, potenzialmente.
Ecco, io mi pongo in quest’ultima categoria: potenzialmente bellissimo, ma a conti fatti rovinato sul campo… vediamo come.
Nel gioco si vestono i panni di un solo protagonista, ma nei fatti comandiamo lui e un party ben nutrito di persone, alcune delle quali necessarie da trama ed altre reclutabili nelle gilde o nell’esercito, spendendoci soldi.
Il protagonista si muove nel mondo di gioco costituito da città (non esplorabili liberamente, tranne 2-3 locazioni molto piccole) e zone all’esterno (ma che possono anche essere al chiuso), le quali sono essenzialmente dei canaloni in cui si trovano i nemici che vagano a caso (nemici visibili). Gli eventi che il protagonista segue sono quelli della storia principale (nulla per cui strapparsi i capelli, ma piacevole) e quelli relativi a qualche quest secondaria. Queste ultime sono pochissime e si ottengono parlando con qualcuno nelle taverne della città. Quando le si accetta il gioco ci porta subito nella zona della quest e questo è un altro difetto: è possibile lasciare la zona per perdere la quest, che scompare anche dal diario delle missioni e bisogna ricordare a memoria che quel personaggio aveva quella quest in quel punto: malissimo.
Cosa succede quando si ingaggiano i nemici sullo schermo? Esatto, parte il combattimento con la tipica transizione alla Final Fantasy. Ora, noi abbiamo nel party un numero consistente di personaggi che possiamo suddividere in squadre e scegliere le formazioni sul campo di battaglia (ad albero, a forma di quadrato ecc…). In base alle abilità dei personaggi noi dovremmo scegliere se quel tipo di formazione deve avere una attitudine offensiva, difensiva, fisica, magica.
Idem per i nemici, che si presentano in formazioni, chiamate orde.
Iniziato lo scontro, le formazioni vengono disposte sul campo di battaglia, ma casualmente e qui il giocatore inizia a non avere il controllo della cosa: può essere messo vicino i nemici o lontano e può stabilire la mossa da fare solo in funzione della sua posizione (ad esempio, se è lontano può aspettare, avvicinarsi al nemico o colpire dalla distanza, se può farlo). Idem, se è vicino può fare o no una certa mossa a seconda di come è disposto sul campo rispetto ai compagni o ai nemici. In pratica il giocatore fa delle scelte, ma spesso limitate da cosa decide la CPU in apertura di scontro.
Quindi, difetto, se capitate di iniziare uno scontro con nemici pericolosi e non potete usare quella data mossa per eliminarli subito, potreste avere la spiacevole situazione di venire colpiti senza pietà, senza poter fare nulla. Da questo punto di vista alcuni scontri sono davvero casuali: li fate per 2-3 volte, venite mazzulati, poi provate la terza volta e vi va tutto bene, e magari ne uscite senza che vi facciano un graffio. Terribile.
Alcune mosse consumano punti azione e alcune di queste sono distruttive al massimo: oneshottano la formazione nemica. Bene se le usa il giocatore, male se lo fa la CPU, perché in alcuni scontri avrete contro decine e decine di orde da affrontare. In realtà dovreste eliminare prima quelle più pericolose, ma qui ancora entra in gioco l’aspetto aleatorio di cui sopra che risulta in frustrazione. Alcune mosse sono usate spiacevolmente dalla CPU: si arriva ad affrontare nemici che usano di seguito magie di livello 4 o 5 (il massimo) che con un solo colpo spazzano la formazione del giocatore. Anche se la propria squadra è superaccessoriata. Square-Enix in mezzo ci ha messo un elemento di casualità che a tratti sembra inspiegabile. E che fa incazzare quando ciò avviene dopo battaglie lunghissime con orde e orde che non accennano a finire. La sensazione è che lo sviluppatore abbia voluto mettere una pezza a chi vuole grindare mettendogli davanti situazioni per prenderlo in giro. Non è divertente: se il giocatore VUOLE grindare non lo devi punire, è cattivo game design. Anzi, l’errore è tuo a monte se lo porti al grind, non devi metterci una pezza peggiore del problema.
Il numero delle orde… già… un’altra cosa che non ho accettato. Ad un certo punto della trama principale bisogna fare una sequenza interminabile di battaglie (in pratica la storia si ferma e diventa ”ora combatti per almeno 5 ore di fila, divertiti”. Solo che non vi divertirete), in cui avrete orde su orde che si fanno avanti. Al termine del combattimento ci sarà un altro combattimento con un boss e altre orde, e nel mezzo non potrete salvare e ritornare nel mondo di gioco (per livellare o comprare erbe curative). Si tratta delle famose e tristemente note 6 basi. Fatte queste non potrete riposare, la trama è ancora congelata e dovrete affrontare ancora battaglie su battaglie. Ragazzi, parlo di scontri LUNGHISSIMI (per fortuna le battaglie si possono velocizzare, ma rimangono lunghe oltre qualsiasi piacere di gioco)
Ora, ok che un VG deve mettere anche pepe nelle cose, ma questo dovrebbe essere un JRPG, non un picchiaduro a incontri interminabili: cioè, ragazzi, MI SONO ROTTO LE PALLE, combattevo e basta. E se sbagliavo dovevo ripetere la sequenza con 20 orde da riaffrontare. In definitiva: bel CS, ma lo sviluppatore non voleva farmi divertire, bensì rompermi i coglioni.
Il proprio party è anche semiautomatico, nel senso che oltre le formazioni non è possibile fare nulla, nemmeno gestire le armi che usano (e che i negozi vendono: non ho capito a cosa serve): c’è tanto micromanagement, ma è fatto male, ed anche scomodo da usare nei menù. Tanto micromanagement, ma poco potere effettivo. Mah.
Il gioco è una gemma grezza, dicevo. Ci sono tante altre cose che sembra che siano state messe lì per fare numero, senza un disegno focalizzato alle spalle: durante l’avventura avrete l’inventario che scoppia di oggetti dai nomi disparati, talmente tanti che non perderete nemmeno più tempo a scorrerli. Anche perché… non servono a un cazzo.
Alcuni davvero, altri potenzialmente sì, ad esempio per migliorare le vostre armi ed equipaggiamenti. Solo che dopo metà gioco vedrete che… non serve a nulla, avrete tutto ciò di cui avete bisogno.
Dopo averlo approfondito continuo a bocciarlo, questa volta con una mediocrità, un 4/10. Però, ecco, peccato, The Last Remnant è come una bellissima donna che non si lava da 10 anni.