I seguenti titoli hanno tutti una caratteristica in comune, come anticipato tra l'altro nel post su pillars.
Elite Dangerous: menu fighi, navi e grafica ottimi, relativamente tutto figo universo enorme e cockpit praticamente identico a quello di un fighter jet reale odierno...
Ecco già qui casco un po' dal pero, fissazione mia ma non sono affatto ammaliato da tutto un presupposto/design in cui l'umanità che ha conquistato la galassia gira con navi che sembrano caccia in 2d e con l'oblò con fov 90. Che visione scifi super limitata caz (stesso problema lo hanno praticamente tutti i giochi attuali con 1a persona, star citizen, nms etc)
Comunque la cosa che mi ha fatto mollare in fretta è lo spessore e la varietà delle missioni vuote come il cosmo rappresentato nel gioco. (Letteralmente 5 missioni una per genere copiate semi identiche all'infinito per grindare senza motivo)
Planetary Annihilation: premetto che Total Annihilation + expe sono nel mio cuore il non plus ultra del rts, sopra cnc/ra2, sopra gli aoe, nonostante i coh/dow, sc/wc a confronto è un rts della chicco etc calcolate ancora mi sparo la colonna sonora ogni tanto.
PA menù fighi, supporto mod ingame eccellente veramente, grafica figa, grande punto forte rispetto a supcom è che non ha limite di unità (supcom limite 500, su pa ne ho fatte 1500+ senza limite). Purtroppo non vale tutto il resto, è un po' come avessero voluto fare concorrenza a quella cagata di sc2, altrimenti non si spiega perché abbiano dovuto forzatamente accorciare le partite a tipo 10-15minuti. Per fare ciò hanno ucciso la varietà e il sandbox. Varietà nulla perché c'è una sola fazione e hanno tolto svariate unità/costruzioni.
Anche qui menu fighetti ma contenuti minimi. Di questo filone rts quindi rimane campione Supcom:FA con mod FAForever.
Grey Goo: menu fighi, grafica e sonoro fighi. Qua sono un po confuso, il gameplay è fatto male veramente e il design non è affatto allettante. Il giocatore si "immerge nei panni" di una specie di esapodi tipo Goro di Mortal Kombat con accento congolese perché gli americani razzisti altrimenti non capiscono. Ogni cosa ci mette 30-50sec a costruire, non si capisce cosa sia tank e cosa fanteria (tutte le unità sono quadrupedi/esapodi) e neanche si capiscono le counter, un mega: Petroglyph.. Perché??
Anche qui giochetto tutto scintilloso ma nel succo c'è quasi niente
Frostpunk: stessa tiritera di cui sopra, in verità è al 99% fighissimo con unica accusante che fa crollare il gioco totalmente, e riguarda la rigiocabilità: praticamente lo finisci due volte dico due volte (una per "scelta gestionale/tecnologica/religiosa) e il gioco finisce lì. FINE The end.
La mappa è UNA sola, intenzionalmente, con spazio pochissimo, minimo, il giusto per completare la partita. Mai visto gameplay così castratamente chiuso senza rigiocabilità, finché non sono iniziati a uscire DLC, 12-15e per altre due mappette chiuse claustrofobiche, 6 euri per un ponte (non chiedete altro), ma seriamente?
Mi sono dilungato un po', in conclusione questi giochi "moderni" del 2000-2015 con produzione semi seria sono un bel terno, troppe influenze sbagliate. Prima Blizzard con stile pupazzomerdoso ovunque, poi EA coi lootbox, poi che ne so giochetti coi dadi e con le carte, e i DLC, gli americani ormai cresciuti coi minipony.
Bisogna appoggiarsi al semi retro con mod hd/remaster, oppure a quelle poche case indie "serie", oppure a produzioni non occidentali.
Esempio per gli indie, quelli di Bastion e Hades, quelli di Dont Starve e Oxygen not Included, roba tipo Factorio, Battle Brothers, Prison Architect.
Esempio per produzioni non occidentali beh, ricordate il primo Stalker: Shadow of Chernobyl. Non ve lo vengo a dire che erano russi. Ma anche World of tanks agli albori. The Witcher sono polacchi. Factorio sono della Cechia. Battle Brothers penso siano tedeschi o nordici. Quelli di EU/CK sono svedesi. Un giochetto che non ho incluso in questo post perché ne merita uno tutto suo è indie polacco intitolato Darkwood. Etc