Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
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Necronomicon
Per la mia tipologia di lavoro purtroppo è impossibile permetterselo, lavoro tutti i sabato e i festivi pure, significherebbe tenere la madre a casa a fare la casalinga oppure pagare qualcuno ogni fottuto giorno tranne quelli che prendo di ferie o ho di riposo.
Anche le 6 ore non sono di aiuto, in quanto i turni sono incompatibili con aperture e chiusure scuole (se faccio il turno di pomeriggio non posso andarlo a prendere all'uscita, se faccio il turno di mattina non posso né andarlo a prendere all'uscita né portarlo la mattina)
:asd:
Ripeto, non è contemplato per nessuno.
Tanto per farti un esempio: se io sono a scuola con i figli degli altri chi va a portare e prendere mia figlia tutti i giorni? :asd:
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
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Originariamente Scritto da
Necronomicon
Per la mia tipologia di lavoro purtroppo è impossibile permetterselo, lavoro tutti i sabato e i festivi pure, significherebbe tenere la madre a casa a fare la casalinga oppure pagare qualcuno ogni fottuto giorno tranne quelli che prendo di ferie o ho di riposo.
Anche le 6 ore non sono di aiuto, in quanto i turni sono incompatibili con aperture e chiusure scuole (se faccio il turno di pomeriggio non posso andarlo a prendere all'uscita, se faccio il turno di mattina non posso né andarlo a prendere all'uscita né portarlo la mattina)
:asd:
Beh ma sui weekend non fate a rotazione?
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
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Zhuge
L'Italia è uno dei paesi con più giorni di scuola e con il periodo di vacanza ininterrotta più lungo (dato anche dalle condizioni climatiche). Non so se comunque gli italiani sarebbero contenti di vedere i loro figli a scuola fino a fine giugno e all'ultima di agosto e poi vederli a casa 15 giorni in primavera e un mese a Natale.
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In ferie da cosa? (cit.)
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Ese dai Necro, mica fai il marittimo. :asd:
Sabato sempre a lavoro e un festivo su due a lavoro. Unico giorno chiusura 25 dicembre. Non è il marittimo, ma non è esattamente una modalità di vita salutare già di per sé, figurati con un figlio da portare in giro.
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
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Originariamente Scritto da
Zhuge
Il calo delle nascite non è dovuto agli orari di lavoro più di quanto non sia dovuto al livello retributivo. A ciò si aggiunga che le nuove leve della mia generazione adesso preferiscono un concetto di benessere tale per cui quello che si guadagna lo si spende in VIAGGI e in EVENTI; nessuno vuole un mutuo trentennale che alla fine non ti lascia nemmeno l'immobile (ma sei tu che glielo devi lasciare).
Evidentemente in paesi come l’Inghilterra sono più altruisti, che ti devo dire :boh2:
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
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Originariamente Scritto da
hoffmann
Evidentemente in paesi come l’Inghilterra sono più altruisti, che ti devo dire :boh2:
Non si possono fare paragoni semplicistici. E comunque se in Inghilterra fanno più figli bisogna vedere dove e come.
Anche in Italia Sergino quaquaraquà magazziniere e sua moglie Concetta estetista in nero fanno 5/6 figli, mentre Leonardo Achille Skopas ingegnere e Giulia Maria Eleonora marketing specialist se va bene ne fanno 1 dopo i 40 anni.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Necronomicon
Sabato sempre a lavoro e un festivo su due a lavoro. Unico giorno chiusura 25 dicembre. Non è il marittimo, ma non è esattamente una modalità di vita salutare già di per sé, figurati con un figlio da portare in giro.
Beh Necro, cambia mestiere.
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Necronomicon
Sabato sempre a lavoro e un festivo su due a lavoro. Unico giorno chiusura 25 dicembre. Non è il marittimo, ma non è esattamente una modalità di vita salutare già di per sé, figurati con un figlio da portare in giro.
cosa sei, un pompiere? :pippotto:
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Zhuge
Non si possono fare paragoni semplicistici. E comunque se in Inghilterra fanno più figli bisogna vedere dove e come.
Anche in Italia Sergino quaquaraquà magazziniere e sua moglie Concetta estetista in nero fanno 5/6 figli, mentre Leonardo Achille Skopas ingegnere e Giulia Maria Eleonora marketing specialist se va bene ne fanno 1 dopo i 40 anni.
Qui non si parla di casi singoli, ma di un tasso di fecondità complessivo superiore di mezzo punto.
E non ti ho nemmeno citato il paese europeo con il tasso di fecondità di alto.
Quali che siano le ragioni, è ovvio che ci sono dei problemi strutturali da individuare e risolvere, senza buttarla su un assolutorio “Che ci vuoi fare? In Occidente è così ovunque”.
Anche perché non è così.
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Zhuge
Anche in Italia Sergino quaquaraquà magazziniere e sua moglie Concetta estetista in nero fanno 5/6 figli, mentre Leonardo Achille Skopas ingegnere e Giulia Maria Eleonora marketing specialist se va bene ne fanno 1 dopo i 40 anni.
idiocracy :snob:
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
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Originariamente Scritto da
hoffmann
Qui non si parla di casi singoli, ma di un tasso di fecondità complessivo superiore di mezzo punto.
E non ti ho nemmeno citato il paese europeo con il tasso di fecondità di alto.
Quali che siano le ragioni, è ovvio che ci sono dei problemi strutturali da individuare e risolvere, senza buttarla su un assolutorio “Che ci vuoi fare? In Occidente è così ovunque”.
Anche perché non è così.
Questa è una tua generalizzazione, non è quello che ho scritto. Anzi, il riferimento al tema del godimento invece che del sacrificio facendo dei figli sottendeva esattamente il problema che occorrono cambiamenti strutturali di impostazione sociale, se si vuole far sopravvivere il nostro modello culturale. Però è un discorso che si avventura in un campo minato, perché sostenere che gli italiani debbano fare più figli è pericolosamente interpretabile come un ansito di nazionalismo, soprattutto da parte di quelli dei porti aperti e della decrescita.
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Zhuge
Non si possono fare paragoni semplicistici. E comunque se in Inghilterra fanno più figli bisogna vedere dove e come.
Anche in Italia Sergino quaquaraquà magazziniere e sua moglie Concetta estetista in nero fanno 5/6 figli, mentre Leonardo Achille Skopas ingegnere e Giulia Maria Eleonora marketing specialist se va bene ne fanno 1 dopo i 40 anni.
Se il calo della natalità è un problema della comunità, allora va risolto dalla comunità, non lasciato al caso.
La crescita demografica dev'essere vista come un investimento e va implementato con forme di supporto che non siano fottutissimi bonus o sgravi fiscali: devono essere strutture che possono accogliere i bambini mentre i genitori lavorano (asili, centri ricreativi, studio doposcuola, qualsiasi roba che non si paghi o si paghi pochissimo). Questo permetterebbe alle famiglie di fare figli con meno pensieri e ai genitori di rimanere membri produttivi della società. Ogni altro supporto in forma totalmente assistenzialista (o anche nessun supporto) è un inevitabile fallimento.
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
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Kemper Boyd
Se il calo della natalità è un problema della comunità, allora va risolto dalla comunità, non lasciato al caso.
La crescita demografica dev'essere vista come un investimento e va implementato con forme di supporto che non siano fottutissimi bonus o sgravi fiscali: devono essere strutture che possono accogliere i bambini mentre i genitori lavorano (asili, centri ricreativi, studio doposcuola, qualsiasi roba che non si paghi o si paghi pochissimo). Questo permetterebbe alle famiglie di fare figli con meno pensieri e ai genitori di rimanere membri produttivi della società. Ogni altro supporto in forma totalmente assistenzialista (o anche nessun supporto) è un inevitabile fallimento.
Esattamente. Però finora si è trovato più comodo mandare la gente in pensione anticipata e spiegare sui giornali e in televisione che l'apporto dei nonni è quello che tiene in piedi il Paese.
Con scarsi risultati.
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Zhuge
Questa è una tua generalizzazione, non è quello che ho scritto.
È vero.
Citazione:
Anzi, il riferimento al tema del godimento invece che del sacrificio facendo dei figli sottendeva esattamente il problema che occorrono cambiamenti strutturali di impostazione sociale, se si vuole far sopravvivere il nostro modello culturale.
Bisogna innanzitutto ricalibrare la spesa pubblica e far tornare i bambini LA priorità (“nessuno pensa ai bambini!” , esatto :asd: )
Citazione:
Però è un discorso che si avventura in un campo minato, perché sostenere che gli italiani debbano fare più figli è pericolosamente interpretabile come un ansito di nazionalismo, soprattutto da parte di quelli dei porti aperti e della decrescita.
Non vedo nulla di sbagliato nel coltivare e far crescere la propria civiltà, passando il testimone ai figli e a coloro che la sentono come propria (e fuori dai coglioni gli altri).
E nota che “coltivare e far crescere” non significa “conservare e mummificare”; è semplicemente il portare avanti un cammino che va avanti da decine di millenni, migliorando il proprio e accogliendo quanto di buono viene da fuori.
L’alternativa è sclerotizzarsi o sparire e essere rimpiazzati da altro, migliore o peggiore a seconda dei capricci del caso.
Ad ogni modo non fare figli vuol dire non avere alcun controllo sul proprio futuro.
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
hoffmann
Ad ogni modo non fare figli vuol dire non avere alcun controllo sul proprio futuro.
Eviterei slogan ad effetto di questo tipo. Alla fine, ben vengano interventi di sostegno a livello sociale, ma è altrettanto importante la scelta individuale di avere o non avere figli (per ragioni di vario tipo)
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
hoffmann
Ad ogni modo non fare figli vuol dire non avere alcun controllo sul proprio futuro.
chi non fa figli è proprio perchè sa di non avere futuro (o non vuole averlo) :fag:
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Milton
Eviterei slogan ad effetto di questo tipo. Alla fine, ben vengano interventi di sostegno a livello sociale, ma è altrettanto importante la scelta individuale di avere o non avere figli (per ragioni di vario tipo)
Ma quanto questa scelta è davvero consapevole e libera e non indotta da circostanze esterne?
Poi Milton, tu sai meglio di me che ricercare un significato nell'esistenza è porsi una domanda sbagliata, ma se si dovesse dare una risposta biologica al problema essa starebbe nella procreazione.
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Milton
Eviterei slogan ad effetto di questo tipo. Alla fine, ben vengano interventi di sostegno a livello sociale, ma è altrettanto importante la scelta individuale di avere o non avere figli (per ragioni di vario tipo)
Questo non è in discussione.
Il punto è eliminare ostacoli non inevitabili a coloro che i figli li vorrebbero.
Oggi a momenti chi fa figli o è un incosciente o un eroe.
Devo ammettere però che mi intristisce molto vedere coppie giovani con un animaletto domestico vezzeggiato come un figlio.
Mi intristisce sia nel caso che sia un surrogato inevitabile (qualcuno i figli li vorrebbe ma per tante ragioni non può averli), sia nel caso sia il sintomo di un’immaturità di fondo,
persone che così si illudono di rimanere adolescenti per sempre.
- - - Aggiornato - - -
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Originariamente Scritto da
Lo Zio
chi non fa figli è proprio perchè sa di non avere futuro (o non vuole averlo) :fag:
Questo è pacifico :asd:
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
mi piace vincere facile :asd:
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Zhuge
Ma quanto questa scelta è davvero consapevole e libera e non indotta da circostanze esterne?
Poi Milton, tu sai meglio di me che ricercare un significato nell'esistenza è porsi una domanda sbagliata, ma se si dovesse dare una risposta biologica al problema essa starebbe nella procreazione.
Certo. Si può sostenere che esista un priming sociale (il mantra dell'autorealizzazione è di fatto un forte disincentivo all'avere figli), ma ci sono anche scelte di non avere figli conscie e consapevoli, basate su un vero e proprio calcolo morale (si vedano gli scritti di David Benatar). Si badi che lo stesso vale, rovesciando la prospettiva, anche per la scelta di avere figli.
Secondo me, se conscie, sono posizioni altrettanto valide. Ma mi rendo anche conto che, a livello sociale, la scelta di avere figli è prioritaria e come tale va incentivata il più possibile (evitando però politiche invasive di matrice fascista così come di discriminare chi i figli non può o non vuole averli).
Rimane comunque una questione spinosa e complessa, in cui ci sono in gioco fattori sociali ed economici difficilmente controllabili, come l'apparente paradosso per cui chi, per posizione sociale e livello di istruzione, sarebbe nella posizione "ideale" per far figli, ma non li fa, mentre chi teoricamente non potrebbe permetterseli (e non potrebbe dar loro un futuro diginitoso) li fa eccome, etc.
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
Citazione:
Originariamente Scritto da
hoffmann
Questo non è in discussione.
Il punto è eliminare ostacoli non inevitabili a coloro che i figli li vorrebbero.
Oggi a momenti chi fa figli o è un incosciente o un eroe.
E non credo che sia chiaro neanche a loro se ricadono nella prima o nella seconda :asd:
Re: A song of ice and fire (scuola pubblica inside)
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Originariamente Scritto da
Kemper Boyd
Se il calo della natalità è un problema della comunità, allora va risolto dalla comunità, non lasciato al caso.
La crescita demografica dev'essere vista come un investimento e va implementato con forme di supporto che non siano fottutissimi bonus o sgravi fiscali: devono essere strutture che possono accogliere i bambini mentre i genitori lavorano (asili, centri ricreativi, studio doposcuola, qualsiasi roba che non si paghi o si paghi pochissimo). Questo permetterebbe alle famiglie di fare figli con meno pensieri e ai genitori di rimanere membri produttivi della società. Ogni altro supporto in forma totalmente assistenzialista (o anche nessun supporto) è un inevitabile fallimento.
Il problema è che pure con le struttire molti stanno senza il conio per crescerlo un regazzino.