Originariamente Scritto da
caesarx
Guarda, mi fa anche piacere che tu abbia evidenti difficoltÃ* a capire l'italiano scritto perché in realtÃ* il tuo messaggio mi ha fatto riflettere.
Il mio discorso era incentrato sui leader di Hamas, che sono sempre pronti a versare il sangue del popolo palestinese, in quanto evidentemente li considerano animali da sacrificare sull'altare dei cazzi loro, ma la cosa è più complicata.
Prima che iniziasse la fase delle manovre di terra ritenevo che:
- l'attacco di Hamas del 7 ottobre e la presa di ostaggi fosse un modo per portare l'IDF a combattere dentro la cittÃ* di Gaza, in un terreno in cui sarebbero stati evidentemente più in difficoltÃ*;
- che per quanto crudele, il piano fosse funzionale a infliggere quante più mazzate possibili all'IDF, forse anche a vincere qualche battaglia. La sproporzione di uomini e mezzi e tale che Hamas non può essere così idiota da pensare di vincere la guerra, ma mi immaginavo che Gaza sarebbe stata l'inferno in terra per le truppe Israeliane, in un terreno in cui "il difensore" è evidentemente avvantaggiato, perché ha avuto il tempo di prepararsi alla guerra, perché conosce il terreno, perché si muove in abiti civili, per tutti i miliardi di motivi per cui il combattimento nei centri abitati è un incubo per l'attaccante, tanto che il rateo di perdite passa più o meno da 1:4 a 1:15 (ma sti numeri pigliateli con le pinze che sta roba l'ho studiata anni fa).
La realtÃ* è completamente diversa. Hamas è sparita, la resistenza è molto blanda rispetto a quello che ci si sarebbe aspettata, ergo delle due l'una:
1. l'IDF è composta da superuomini, cosa che evidentemente non è, perché per loro stessa ammissione parte dei caduti che hanno avuto sono (come è normale che sia) da fuoco amico.
2. Hamas rifugge dallo scontro con i militari, per poter preservare le proprie forze.
Ora, la guerriglia la si fa contro i militari che ti occupano, non contro i civili. Hamas si è dimostrata terribilmente efficiente a massacrare i civili, ma quando si tratta di combattere contro i militari, ciaone, ma chi cazzo me lo fa fare.
In compenso, i civili palestinesi devono morire, o rischiare di morire per proteggerli.
Se non è codardia questa, io non so come descriverla.
66 morti in combattimento, in un centro abitato, vuol dire che stanno combattendo relativamente poco, in compenso stanno rivoltando Gaza come un calzino.
Poi le opinioni sono come le palle, ognuno c'ha le sue... ma i fatti sono fatti, e sono davanti ai nostri occhi...
...per chi li vuole usare, gli occhi.
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