In linea con le previsioni.Hanno atteso che scendessero dai mezzi e si avvicinassero a piedi al luogo del soccorso, poi gli hanno sparato alle spalle mirando alla testa. Sono stati uccisi così i soccorritori e i paramedici palestinesi che hanno perso la vita il 23 marzo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza sotto il fuoco delle Israel Defense Forces.
Secondo l’autopsia che il New York Times ha potuto consultare, i 14 sanitari e il dipendente delle Nazioni Unite sono stati raggiunti colpi d’arma da fuoco al capo, alcuni al petto dai soldati di Tel Aviv che sparato sulle ambulanze e su un camion dei pompieri inviato dalla Mezzaluna Rossa Palestinese e dalla Protezione Civile.
Le autopsie sono state eseguite tra il primo e il 5 aprile dopo che un team di operatori umanitari ha recuperato i corpi. Il New York Times ha esaminato i risultati delle autopsie di tutti gli uomini, tranne quella del dipendente delle Nazioni Unite.
Ehm... quelli che combattono contro Israele fanno generalmente parte di Hamas (o dei vari altri gruppi paramilitari che esistono nella striscia, e che a volte hanno tensioni anche tra di loro).
Il civile Mohamed che vorrebbe vivere in pace è abbastanza difficile che si metta per cazzi suoi a lanciare razzi contro Israele dal terrazzo di casa, anche se poi le bombe di risposta sulla testa se le becca anche lui.
Inutile dire poi che il rischio di lanciare un razzo oltre il muro è giusto un pelo differente rispetto a ribellarti contro i terroristi che vivono nel tuo quartiere ed hanno occhi in giro, ma sono certamente dettagli.
Non c'è da inventarsi nulla eh.È una buona domanda, per rispondere vorrei capire come si possa misurare questa cosa. Esiste un metro secondo cui si può decidere se le reazioni che ottieni sono giustificate in base alle tue azioni? Esiste - per fare un esempio - un numero "giusto" di morti di ritorsione dopo il 7 ottobre per cui fino a lì se la sono meritata e oltre invece è troppo?
Perché i casi sono due: o non esiste responsabilità abbastanza grande da giustificare quello che stanno subendo (e quindi non ha senso la domanda), oppure è una questione di numeri.
Il Diritto internazionale umanitario da delle linee guida per valutare se i danni collaterali di una operazione siano accettabili o meno.
Radere al suolo un quartiere può tranquillamente essere accettabile se hai un'occasione unica per eliminare il Sinwar di turno, mentre potrebbe assolutamente non esserlo se l'obiettivo è un gruppo di 5 miliziani comuni nascosti in qualcuno di quei palazzi.
Secondo te in quale dei due scenari ci si sta muovendo?
Proverebbero certamente a fargli la pelle, e se massacrassero in questo modo dei civili inermi io lo considererei altrettanto inaccettabile.L'idea puramente ipotetica di "parti invertite" è che le parti siano - beh - invertite, quindi israele non avrebbe gli USA a supportarla ma sarebbe la palestina con la schiacciante supremazia militare.