Mao vuoi capire una ca, zo do volta che se anche Israele fermasse le. Invasioni, hamas (che è composta in larga parte da palestinesi) continuerebbe a fare attentati e lanciare razzi? Esattamente come se hamas sparisse, gli Israeliani continuerebbe a prendere nuove terre. Sei solo uno che fa il sempliciotto che non capisce che il mondo non si divide tra buoni e cattivi ma tra cattivi e più cattivi. E la discriminante non è la motivazione(che sia politica, religiosa o sarcazzozzo), ma la forza.
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è ancora a miami junior?![]()
Il mio paragone iniziale aveva un senso che non hai voluto cogliere, per il solito problema iniziale che ci stiamo portando dietro, ma in ogni caso abbiamo superato il paragone iniziale no?
E' arrivato sulla scena il vicino di Steve che ha ammazzato la cugina di Tyson, giusto?
Quindi perchè tornare al paragone iniziale?
Hai parlato dei problemi prima di Hamas, e per arrivare a prima di Hamas devi tornare indietro di qualche decade.Questo è un tuo cavallo di battaglia ripetuto all'infinito, ma cosa significa? Io parlo di essere responsabili di ciò che accade ora, mica di essere responsabili di ciò che è accaduto 40 anni fa.
Da qui, quel riferimento.
Responsabili di ciò che accade ora?
Certo che hanno delle responsabilità, ci mancherebbe.
Il punto è chi e quanto.
Ripeto, la maggior parte della popolazione è molto giovane e non ha partecipato in alcun modo alle famose elezioni di hamas.
E' gente nata e cresciuta sotto il controllo di hamas, ed è un contesto in cui ribellarsi e ribaltare lo status quo è estremamente complicato sia per ragioni interne (come già detto, una hamas certamente indebolita ha da poco torturato ed ammazzato gente che aveva la colpa di aver manifestato in piazza contro di loro), sia per ragioni esterne (hamas è armata e finanziata da fuori, con il colpevole avvallo dell'israele di Bibi).
E' probabile che qualcuno abbia alzato la testa e sia finito sotto terra... potevano fare di più?
Magari si, magari no.
Di sicuro faccio fatica a dargli una responsabilità tale da giustificare quello che sta succedendo sulla loro pelle.
Cazzo, almeno loro hanno la giustificazione di essersi trovati sotto una dittatura fondamentalista... dall'altra parte sta massa di macellai li hanno eletti in libere elezioni, eh.
A proposito di esempi a caso...Spesso si sente usare il termine resistenza parlando di palestina e hamas, ma la resistenza combatteva anche e soprattutto contro nemici interni. Volendo fare il paragone, Israele è i tedeschi nazisti invasori, Hamas è il regime fascista, se ci fosse una resistenza combatterebbe entrambi. Io però non la vedo.
I tedeschi ed i fascisti combattevano dallo stesso lato, la popolazione "resisteva" contro entrambi.
Qui la situazione è abbastanza diversa e chi parla di "resistenza" lo fa (a sproposito, in parte) verso l'occupazione israeliana.
Ah si?Strawman totale.
Mi sembra di aver articolato un po' di più il discorso, se questo è il modo in cui vuoi riassumerlo fai pure, non è che mi cambi molto. Mi sembra però che la mia colpa sia nel non vedere israele come unico responsabile del conflitto.
Se si evidenzia l'ecatombe che è in corso a Gaza (e che è in gran parte sulla pelle dei civili... e vogliamo credere che dopo due anni e mezzo di guerra ancora questi bombardamenti siano giustificati da una hamas attiva ed in grado di creare reali pericoli ad israele?) e la tua risposta è "si, però anche la popolazione di Gaza è responsabile di questo", te cosa vai a pensare?
Detto su: ha certamente delle responsabilità.
Sono tali da giustificare quella roba lì sulla loro pelle?
A parti invertite ti troveresti 3 portaerei USA vicino la costa ed una nuova desert storm a risistemare gli equilibri.È quello che penso anche io
Vero, combattere contro Hamas è pericoloso perché tendono a rapirti, torturarti e ammazzarti se vai contro di loro. Però anche combattere contro Israele è pericoloso perché hanno la stessa tendenza a rapirti, torturarti e ammazzarti, però contro Israele combattono, contro Hamas no. Finché anche dall'interno non si riconoscerà che anche Hamas è il nemico, la situazione non cambierà mai.
Chiaramente Israele e Hamas non combattono dallo stesso lato, ma entrambi lo mettono pesantemente nel culo al popolo palestinese. La resistenza solo contro Israele non è sufficiente.
È una buona domanda, per rispondere vorrei capire come si possa misurare questa cosa. Esiste un metro secondo cui si può decidere se le reazioni che ottieni sono giustificate in base alle tue azioni? Esiste - per fare un esempio - un numero "giusto" di morti di ritorsione dopo il 7 ottobre per cui fino a lì se la sono meritata e oltre invece è troppo?
Perché i casi sono due: o non esiste responsabilità abbastanza grande da giustificare quello che stanno subendo (e quindi non ha senso la domanda), oppure è una questione di numeri.
L'idea puramente ipotetica di "parti invertite" è che le parti siano - beh - invertite, quindi israele non avrebbe gli USA a supportarla ma sarebbe la palestina con la schiacciante supremazia militare.
In linea con le previsioni.Hanno atteso che scendessero dai mezzi e si avvicinassero a piedi al luogo del soccorso, poi gli hanno sparato alle spalle mirando alla testa. Sono stati uccisi così i soccorritori e i paramedici palestinesi che hanno perso la vita il 23 marzo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza sotto il fuoco delle Israel Defense Forces.
Secondo l’autopsia che il New York Times ha potuto consultare, i 14 sanitari e il dipendente delle Nazioni Unite sono stati raggiunti colpi d’arma da fuoco al capo, alcuni al petto dai soldati di Tel Aviv che sparato sulle ambulanze e su un camion dei pompieri inviato dalla Mezzaluna Rossa Palestinese e dalla Protezione Civile.
Le autopsie sono state eseguite tra il primo e il 5 aprile dopo che un team di operatori umanitari ha recuperato i corpi. Il New York Times ha esaminato i risultati delle autopsie di tutti gli uomini, tranne quella del dipendente delle Nazioni Unite.
Ehm... quelli che combattono contro Israele fanno generalmente parte di Hamas (o dei vari altri gruppi paramilitari che esistono nella striscia, e che a volte hanno tensioni anche tra di loro).
Il civile Mohamed che vorrebbe vivere in pace è abbastanza difficile che si metta per cazzi suoi a lanciare razzi contro Israele dal terrazzo di casa, anche se poi le bombe di risposta sulla testa se le becca anche lui.
Inutile dire poi che il rischio di lanciare un razzo oltre il muro è giusto un pelo differente rispetto a ribellarti contro i terroristi che vivono nel tuo quartiere ed hanno occhi in giro, ma sono certamente dettagli.
Non c'è da inventarsi nulla eh.È una buona domanda, per rispondere vorrei capire come si possa misurare questa cosa. Esiste un metro secondo cui si può decidere se le reazioni che ottieni sono giustificate in base alle tue azioni? Esiste - per fare un esempio - un numero "giusto" di morti di ritorsione dopo il 7 ottobre per cui fino a lì se la sono meritata e oltre invece è troppo?
Perché i casi sono due: o non esiste responsabilità abbastanza grande da giustificare quello che stanno subendo (e quindi non ha senso la domanda), oppure è una questione di numeri.
Il Diritto internazionale umanitario da delle linee guida per valutare se i danni collaterali di una operazione siano accettabili o meno.
Radere al suolo un quartiere può tranquillamente essere accettabile se hai un'occasione unica per eliminare il Sinwar di turno, mentre potrebbe assolutamente non esserlo se l'obiettivo è un gruppo di 5 miliziani comuni nascosti in qualcuno di quei palazzi.
Secondo te in quale dei due scenari ci si sta muovendo?
Proverebbero certamente a fargli la pelle, e se massacrassero in questo modo dei civili inermi io lo considererei altrettanto inaccettabile.L'idea puramente ipotetica di "parti invertite" è che le parti siano - beh - invertite, quindi israele non avrebbe gli USA a supportarla ma sarebbe la palestina con la schiacciante supremazia militare.
Abbiamo ben visto che il rischio di lanciare razzi è che il tuo quartiere cessi di esistere, così come tutta la città, e di conseguenza decine di migliaia di persone. Ma sono certamente dettagli, tanto basta sparare i razzi e poi dare la colpa all'occidente che non usa la bacchetta magica per risolvere la questione.
Lo scenario è che a israele non fotte un cazzo nemmeno dei 5 miliziani comuni, agli israeliani interessa solo cancellare i palestinesi dalla faccia della terra fottendosene completamente di quanti morti fanno, civili o no, adulti, bambini, malati, e fottersi le loro terre. Questo è evidente, tant'è che i supporter di israele del thread manco più li difendono. Lo ripeto prima di venire nuovamente accusato di volerli difendere.
Per il resto non riesco a pensare "se lo dice il diritto internazionale umanitario allora è ok", diciamo che se voglio farmi un'idea sull'etica dei comportamenti non è su un documento redatto arbitrariamente da qualcuno che trovo una risposta soddisfacente.
Peraltro abbiamo potuto notare estrema chiarazza negli ultimi anni come il diritto internazionale non valga assolutamente nulla. Un diritto senza il potere di farlo rispettare è solo carta straccia.
Considerato che la percentuale degli edifici distrutti o pesantemente danneggiati nella Striscia si aggira tra il 70 e l'80% del totale, direi che la probabilità di perdere casa e la vita se sei un terrorista di hamas o soltanto un semplice padre di famiglia non devono essere poi particolarmente distanti.
A proposito di "dettagli"
Che è quello che stiamo dicendo da giorni, solo che a quanto pare per alcuni la cosa è un problema mentre per altri è tutto un "il mondo funziona così, amen".Lo scenario è che a israele non fotte un cazzo nemmeno dei 5 miliziani comuni, agli israeliani interessa solo cancellare i palestinesi dalla faccia della terra fottendosene completamente di quanti morti fanno, civili o no, adulti, bambini, malati, e fottersi le loro terre. Questo è evidente, tant'è che i supporter di israele del thread manco più li difendono. Lo ripeto prima di venire nuovamente accusato di volerli difendere.
Ciascuno ha dei propri parametri morali che determinano quale sia il proprio livello di "accettabilità" in termini di danni collaterali e vittime civili di un'operazione militare.Per il resto non riesco a pensare "se lo dice il diritto internazionale umanitario allora è ok", diciamo che se voglio farmi un'idea sull'etica dei comportamenti non è su un documento redatto arbitrariamente da qualcuno che trovo una risposta soddisfacente.
Peraltro abbiamo potuto notare estrema chiarazza negli ultimi anni come il diritto internazionale non valga assolutamente nulla. Un diritto senza il potere di farlo rispettare è solo carta straccia.
Detto questo, te ti chiedevi se ci sono dei parametri per misurare quanto un'operazione sia "giustificabile" o meno in termini di danni collaterali, e la risposta è si.
Ci sono delle linee che servono proprio a guidare questo tipo di valutazioni.
Perchè nessuno vive nel mondo del Mulino bianco e persino nel diritto internazionale si parte dall'assunto che non può esserci guerra senza vittime civili di mezzo.
La pietà per gli Israeliani è morta a Rafah semicit.
https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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bombe non regolamentari
se volete perdere 9 minuti di vita e diversi milioni di neuroni
https://x.com/realMaalouf/status/1914417612043206846
TLDR : afroamericani vanno in palestina con una ONG, i palestinesi li chiamano all kinds of niggas (cit.), si lamentano che i palestinesi sono razzisti
Fin che non li lanciano dai tetti dei palazzi va tutto bene
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