Kane & Lynch 2: Dog Days
TPS della Square Enix, seguito di un titolo non proprio brillante a basso budget che però era stato capace di intrattenere abbastanza, complice una trama a metà tra il cazzone e il serioso, con protagonisti comunque decentemente simpatici, e un gameplay scarso che era a malapena sufficiente a fare il suo dovere, però effettivamente lo faceva quel suo dovere.
Dog Days ci porta a Shangai a combinare un casino dietro l'altro (e che cazzo, Lynch, non ne fai una giusta) mentre ci mettiamo contro l'intera malavita della città, polizia, guardie varie e servizi speciali.
Non c'è granché da dire. È un TPS anonimo, tra il mediocre e il sufficiente, con qualche livello sopra la media e altri praticamente pessimi. Il feeling delle armi è ancora orrido, molte armi sono pressocché inutili e c'è una quantità tale di munizioni da far invidia a un esercito, la storia è molto lineare e si dipana in modo quasi interessante, il livello finale è abbastanza scarso se confrontato al finale del primo, ma tutta la parte del palazzo prima del finale è ben realizzata.
Orrende le fasi "stealth", ed è ben più semplice farsi vedere e far fuori tutti.
Dimenticabile, ma non orrendo come sentivo dire in giro. Nero (@).
Last Inua
Ecco boh, questo qua penso voglia essere tipo il Never Alone dei poveri. Prenderemo il controllo di un padre e di un figlio, del popolo Inuit, che dovranno lottare contro una entità malvagia risvegliando alcuni vecchi guardiani sacri. È un platform estremamente mediocre, frustrante nei controlli, lento e mi ha fatto arrabbiare un casino. Sinceramente: non prendetelo neanche in gran sconto. Rosso (@).
Marvin's Mittens
Codesto è un gioco "per bimbi e per dama"(TM) . Controlliamo un bambino che deve recuperare un suo guanto, rubatogli da un animaletto, e per farlo inizierà un viaggio dolcissimo all'interno di paesaggi innevati, trovando una comunità di elfi che per aiutarlo gli daranno il potere di volare su, sempre più su, sfruttando le stelle di neve "nascoste" nei livelli. Ce ne sono tantissime, e più se ne prendono, più il nostro volo sarà alto e lungo. Avremo anche uno slittino per muoverci rapidamente, e i livelli, all'inizio stupidini, si ergono in realtà in altezza in modi che non immaginavo. Il fondale è immaginifico, e in mezzo a livelli molto caratterizzati, troveremo sempre, sullo sfondo, la nostra casetta. Che ci ricorda sempre di tornare a casa quando sarà buio. Nostra madre ci urlerà di tornare a cena a casa, e ci addormenteremo mentre il bimbo sogna le avventure della giornata, gli animali che trova, i salti che fa, i personaggi che incontra. Sarà lì che il gioco salverà, e al mattino successivo ripartiremo dalla casa, per cui dovremo riaffrontare i livelli già fatti.
Che palle, direte voi. Invece no, perché finendo un livello e iniziandone un altro troveremo scorciatoie che ci faranno saltare interi livelli nel tempo di 1-2 secondi di slittino, al punto che alla fine potremo percorrere in meno di 20 secondi l'intera mappa di gioco. Questo ci permette di arrivare comodamente in qualunque punto del gioco senza necessità di fast travel e di riesplorare. Sì, perché magari certe stelle di neve che erano prima irraggiungibili sono adesso comodamente raggiungibili con un semplice volo, ora che abbiamo raccolto più stelle altrove e possiamo salire più su. Il backtracking comunque è limitatissimo, e esplorando bene sarà possibile prendere quasi tutte le stelle già a primo colpo, per cui il ritmo dell'avventura non ne viene minato per nulla.
Il finale poi mi ha sciolto il cuore per la sua semplicità e per quanto possa tranquillametne essere narrato come una semplicissima fiaba per bambini.
Marvin's Mittens è un gioco per bambini, su questo non c'è dubbio, e offre una sfida pressocché nulla, ma se ci piacciono i paesaggi onirici, se ci piace la neve, se ci piace l'idea di un bambino che vive la SUA personale avventura, e se siamo capaci di far uscire il bambino che è in noi e di guardare il gioco con gli occhi dello stupore e della meraviglia, abbiamo davanti un titolo veramente eccezionale, con il gameplay di un platform semplicissimo, ma allo stesso tempo solido e precisissimo.
Per chiunque cerchi una sfida o voglia un gioco con trama interessante e/o matura, per chiunque senta di annoiarsi se non trova qualcosa di impegnativo, e per chiunque si senta troppo grande per queste cose, statene vivamente alla larga.
Non è il mio caso. Oro (@).
Radium
Giochino casual in cui bisogna "giocare con la gravità" attirando o respingendo da due poli di gravità una pallina, per farle superare gli ostacoli e raggiungere l'arrivo.
"Carino", programmato malissimo, troppi livelli troppo uguali a se stessi, fai 30 livelli e hai visto l'intero gioco ma no, continuano a mettermi livelli costantemente uguali, a tempo, costringendomi a rifare almeno due volte ogni livello per proseguire. Noia assoluta. Qualche idea interessante ma sfruttata malissimo per la scarsa varietà di level design. Nero (@).
Quanto prima scrivo su altri.