Perché accontentarsi di sognare una sola volta? La Nintendo Switch 2 Edition di The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom (ri)accende la magia!
Sviluppatore / Publisher: Nintendo Prezzo: € 9,99 l’uno, è necessario possedere i due giochi per usare i pacchetti di espansione Localizzazione: Testi Multiplayer: assente PEGI: 12 Disponibile su: Switch 2
Non dico che sia come passare dal seppia al technicolor ne Il mago di Oz, ma giocare Breath of the Wild e Tears of the Kingdom con il pacchetto upgrade è stata un’esperienza quasi esoterica. Specie perché ho avuto l’ardire di caricare uno degli ultimissimi salvataggi prima di applicare i fatidici aggiornamenti.
Nel primo caso, si trattava di un file del 2017, un’epoca lontana, ignara della pandemia, della guerra in Ucraina e in cui riscrivere gli assiomi di The Legend of Zelda in un manuale di game design applicata al concetto di open world sembrava una rivoluzione copernicana. Un’avventura memorabile, tanto allora quanto oggi. E il tempo, si sa, sa essere galante quando incontra il genio.
IL PACCHETTO UPGRADE DI BREATH OF THE WILD / TEARS OF THE KINGDOM NON TEME LA PROVA DEL TEMPO
Ma diamine, siamo su Switch 2: gli anni sono passati, ci siamo induriti, e meritiamo qualcosa di più. Tempo di scaricare il pacchetto, ed è subito magia con caricamenti fulminei e 60 fotogrammi al secondo, incrollabili in ogni situazione. Ho combattuto, viaggiato, riscoperto poteri dimenticati; ho attraversato boschi e paesaggi che ricordavo gravosi, e la favola non si è spezzata.
Tra i punti di interesse si celano centinaia di Ricordi vocali lasciati da Zelda in persona
Breath of the Wild è risorto come una fenice, scrollandosi di dosso la polvere del tempo, forte di una fluidità impeccabile, del supporto all’HDR e di una risoluzione 4K in modalità docked (e 1080p in handheld) che lo rende fresco come una rosa. Tears of the Kingdom è stata però la vera rivelazione. Avevo firmato io la recensione su queste pagine, e il ricordo di quell’esperienza è ancora vivido. L’ho amato visceralmente, l’ho portato a termine saziandomi del suo game design impeccabile, dolce come nettare d’ambrosia. Eppure, anche allora, lamentavo i suoi limiti tecnici: Switch era una gabbia che impediva alla crisalide di dischiudersi, lasciandola esposta alle critiche di chi vedeva più i limiti hardware che la bellezza abbagliante di uno dei migliori videogiochi di sempre.
Stavolta, la mia partita salvata aveva abbandonato Link su una collina, sotto una pioggia scrosciante, tra palme, capanne e un aliasing di quelli importanti. Dieci minuti per mettere alla frusta la fibra e scaricare l’aggiornamento, e perdermi in quel capolavoro era di nuovo dolce come la prima volta. Specie quando, attivata la Ultrahand, ho cominciato a sbizzarrirmi in costruzioni varie in totale fluidità: era quello il momento critico che ricordavo, dove il motore di gioco arrancava mentre il giocatore, novello Da Vinci, creava meccanismi improbabili e fighissimi. Incredibile. Davvero pazzesco. E il bello è che ogni pacchetto offre anche un salvataggio “pulito”, da cui ricominciare l’avventura da capo. Perché, se siete come me, non c’è memoria eidetica che regga: prima o poi il tran tran quotidiano vi farà dimenticare le gesta eroiche vissute a Hyrule. Del resto, come John Lennon amava ricordarci, la vita è ciò che accade mentre sei occupato a fare altri piani. E allora, quale scusa migliore per tornare ancora una volta a sfidare la calamità Ganon?
PARLAMI DI TE, MIA HYRULE
Oltre a rendere due dei videogiochi più belli di tutti i tempi migliori come mai prima d’ora sul fronte tecnico, il Pacchetto Upgrade introduce anche la funzione Zelda Notes, attivabile tramite la Nintendo Switch App. Scaricatela, collegate il vostro account e iniziate una partita con la console connessa a Internet per accedere a statistiche dettagliate e scoprire quanto è nerd la vostra padronanza di Hyrule. Oppure attivate la mappa interattiva, utilissima per andare a caccia di tutto ciò che vi siete persi finora: dai Sacrari ai Korogu nascosti, con tanto di navigatore vocale fortunatamente a prova di spoiler, grazie alla possibilità di oscurare le categorie ancora non scoperte.

Il mio improbabile assistente Felyne regge il cellulare, mentre cerco di orientarmi verso il collezionabile più vicino.
Tra i punti di interesse si celano centinaia di Ricordi vocali lasciati da Zelda in persona, che narrano curiosità inedite sul regno e arricchiscono ulteriormente l’esperienza di gioco, offrendo un’aggiunta succosa per i completisti. Non mancano poi extra sfiziosi, come una lotteria giornaliera che garantisce oggetti e bonus utilizzabili liberamente per 24 ore, con i premi lasciati in attesa direttamente nell’interfaccia di gioco. E poi – udite udite – la possibilità di scambiare oggetti tramite QR code e, soprattutto, di convertire i vostri progetti creati in Tears of the Kingdom in codici QR da condividere facilmente con amici e community. Una funzione tanto semplice quanto rivoluzionaria.
Switch era una gabbia che impediva alla crisalide di dischiudersi
Si tratta di aggiunte di contorno, certo, ma che rappresentano un extra estremamente desiderabile per chi punta al completamento totale del gioco, o semplicemente vuole esplorare ogni angolo del regno con l’aiuto di una guida completa e personalizzata. Una soluzione che rende quasi superflui i classici video o tutorial su YouTube.
Alla fine, se ci pensi, il Pacchetto Upgrade non è solo un aggiornamento tecnico: è un rito di rinascita. È come se Nintendo avesse spolverato due capolavori per restituirli al presente in tutta la loro magnificenza, togliendo ruggine e limiti a esperienze già leggendarie. Breath of the Wild e Tears of the Kingdom non solo sopportano la prova del tempo: la sfidano, la vincono, la riscrivono. E lo fanno con una leggerezza che incanta, tra fluidità impensabili, una definizione che allora avremmo solo potuto sognare, una app a prova di nerd e QR code da scambiare come figurine sacre. È la dimostrazione che, quando una grande avventura ti chiama, non servono scuse: basta semplicemente lasciarsi andare, oggi come ieri, perché questi due giochi meriteranno sempre il massimo dei voti, anche tra vent’anni. Che sia per completare, per esplorare o semplicemente per ricordare, questa è l’occasione perfetta per rimettersi in cammino.