Un fratello e una sorella divisi da un male assoluto proveniente dal bacino più oscuro e tenebroso al mondo. È l’accorata, sofferente e brutale storia di Lysfanga: The Time Shift Warrior, hack’n slash con dinamiche roguelike pubblicato dagli autori di Detroit: Become Human.
Sviluppatore/Publisher: Sand Door Studios / Spotlight Quantic Dream Prezzo: 24,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: + 18 Disponibile su: PC (Steam e Origin) Data d’uscita: Già disponibile
Quanto è imprevedibile il tempo? In che modo esso determina e plasma il presente? Chi non ha mai compiuto delle scelte sbagliate, rincorrendo qualcosa di impossibile e pensando, erroneamente, che tutto si potesse risolvere rapidamente? Sono domande complesse, esistenziali e, a tratti, addirittura filosofiche: è il senso della vita. Eppure, il tempo lo si è sviscerato in passato con Prince of Persia, che ha modificato il passato del Principe e gli avvenimenti dei capitoli più importanti della serie pubblicata da Ubisoft, con un ottimo e inaspettato Prince of Persia: The Lost Crown che ha regalato emozioni e un tuffo nel passato piacevole, con un ammodernamento in termini di game design e delle aggiunte alla sua bidimensionalità che hanno rigettato il giocatore ai fasti indimenticabili degli anni ’80.
Con Lysfanga: The Time Shift Warrior si segue un approccio simile. È un progetto grande, tanto grande, e inaspettato: una sorpresa, ecco. Una sorpresa che propone una storia triste, in cui un fratello e una sorella si separano a causa di avvenimenti brutali, in un mondo completamente sfilacciato e in conflitto. Se da una parte l’ispirazione è vicina alle opere classiche del genere, dall’altra c’è una fantasia spensierata nel riproporre la Mitologia Greca, che è ciò che Sand Door Studio ha sapientemente seguito, facendomi luccicare gli occhi.
Lo si comprende sin dall’inizio, in realtà, con quelle strutture che danno spessore a un level design mai intricato e profondamente lineare, sfaccettato e originale, ricordando, per certi versi, la vastità ludica di Hades, il capolavoro di Supergiant Games, una produzione che non ha certo bisogno di presentazioni e ulteriori lodi, anche se su TGM se n’è parlato in ogni modo. Onestamente, quando ho toccato con mano Lysfanga: The Time Shift Warriors ho avuto la sensazione che l’ispirazione nei confronti dell’opera di Supergiant Games fosse completa, che non vi fosse nulla di originale e che il tempo, in realtà, fosse un pretesto per reggere una storia non particolarmente godibile, con un game design dimenticabilissimo.
UN MONDO IN ROVINA
Invece no, per nulla. Intanto, c’è da dire che la protagonista, Ime, è scritta ottimamente. Nel mondo proposto da Sand Door Studio, infatti, tutto si è fermato: i Remnants, delle creature provenienti dagli abissi più oscuri della terra, minacciano il mondo dei vivi e ciò che ne rimane. Il cammino della giovane, infatti, la vedrà affrontare le creature e, intanto, provare a riallacciare un rapporto con il fratello, sicuro che ormai tutto quanto è irrecuperabile. Da una parte la ricerca di rendere il mondo migliore, mentre dall’altra la costante, sofferente ricerca di annientare ciò che resta del mondo dei vivi, per ridare effettivo ossigeno al mondo.

Avete mai provato ad affrontare una bestia del genere? Bene, colpitelo dritto sugli scudi e poi, con l’aiuto di un clone, prendetelo a fendenti sulle spalle.
Anche se stereotipata, classica e già vista, la storia è comunque commovente, con una narrazione brillante che narra le vicende dei due personaggi in modo attento e peculiare, con passione e attenzione, approfondendo i loro legami attraverso dei dialoghi brillanti e lucidi. Il resto del racconto, invece, si focalizza sul viaggio della giovane, in una costante prova con sé stessa per capire se la sua forza può realisticamente mettere in pace il mondo intero e cosa ne rimane a ogni costo. Non si tratta di un racconto, dunque, estremamente complesso oppure intricato: è una favola violenta, brutale e sanguinolenta che illumina gli occhi e sì, rivitalizza in modo inaspettato le vicende narrate.
Nel mondo proposto da Sand Door Studio, infatti, tutto si è fermato: i Remnants, delle creature provenienti dagli abissi più oscuri della terra, minacciano il mondo dei vivi
UN GAME DESIGN COINVOLGENTE E TATTICO
Lysfanga: The Time Shift Warrior è un’avventura hack’n slash isometrica con un sistema di combattimento coinvolgente e ottimamente implementato in un game design preciso e semplice. Le azioni di gioco avvengono in arene che si scoprono avanzando nell’esperienza, mentre si esplora l’intricato di mondo di gioco che propone un level design appassionante, che spinge a scoprire ogni segreto presente al suo interno. La giovane può servirsi di una spada e uno scudo, facendo male al prossimo e dando sfoggio di azioni rapide e brutali, con un sistema di gioco efficace. Man mano che si avanza, però, è possibile anche adoperare armi nuove, come dei chakra che aumentano il raggio d’attacco e azione, colpendo simultaneamente più nemici.
La novità certamente più importante, tuttavia, risiede nello scheletro stesso della produzione: l’alterazione del tempo. In tal senso, Ime è stata benedetta con un’abilità che le consente di creare dei loop temporali, che le permettono di creare dei cloni, utilissimi per fronteggiare i nemici e distruggere simultaneamente le difese avversarie, in una varietà dei nemici generosa ma, per certi versi, non particolarmente memorabile, con l’assenza di boss fight degne di nota che, al contrario, avrebbero potuto offrire all’opera ancora più profondità.
Oltre a questa implementazione originale, che permette di pensare accuratamente quali scelte intraprendere nel corso dell’esperienza di gioco, la progressione permette di sbloccare delle abilità ulteriori
LYSFANGA PROPONE UNA PREGEVOLE DIREZIONE ARTISTICA
Il titolo, comunque, non rinuncia a offrire degli spaccati meravigliosi. A colpirmi è stata la direzione artistica, che si arricchisce con atmosfere e scenografie degne di nota, che colpiscono immediatamente e si esprimono piacevolmente nell’intero arco dell’avventura, che si conclude dopo quindici ore di gioco, ma può estendersi anche per venti ore se si ricerca di sbloccare e ottenere traguardi e risultati migliori nelle arene. Ciò garantisce, in sostanza, anche un’inaspettata rigiocabilità, che consente di potersi migliorare scontro dopo scontro, perfezionando le proprie offensive.
Non è scontato offrire un videogioco che sappia proporsi e raccontarsi con precisione, e non è facile riuscire a proporre una produzione che riesca a coinvolgere, costringendo il giocatore a ragionare. Lysfanga: The Time Shift Warrior è un videogioco dalla grande personalità, impreziosito da un game design efficace. Servirsi del tempo non è mai stato così divertente.
In Breve: Lysfanga: The Time Shift Warrior è un videogioco appassionato e coinvolgente, che esprime il suo meglio attraverso il game design, uno dei più pregevoli e a fuoco che mi è capitato di avere fra le mani. Un impegno maggiore per quanto concerne la progressione sarebbe stato gradito, ma l’opera presenta vaste possibilità di scelte e approcci diversi in base agli scontri. È un hack’n slash che arriva allo scopo, e a molto di più, sorretto inoltre da una storia appassionante.
Piattaforma di Gioco: PC e Steam Deck
Com’è, come gira: Nessun problema rilevato. Su Steam Deck, pur non essendo verificato, l’opera funziona perfettamente.