Outriders – Recensione

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DOPO ESSERSI SPECIALIZZATA NEGLI SPARATUTTO TRADIZIONALI, PEOPLE CAN FLY SI È DEDICATA A UN LOOTER SHOOTER

Portare a termine la campagna richiederà circa quindici ore saltando a piè pari buona parte del contenuto secondario, quindi se siete dei completisti aspettatevi una buona dose di ore in più prima di passare al contenuto endgame. Come in tutti gli altri titoli del genere, la campagna è una sorta di prolungato tutorial che ci permetterà di prendere mano a mano confidenza con il nostro personaggio, con il gameplay della classe che abbiamo scelto, con le sue varie abilità e con il suo skill tree, che salendo di livello andremo mano a mano a riempire. Con la dovuta calma, perché non ad ogni livello corrisponde un punto abilità.

ARBOREA PROGRESSIONE

L’albero delle abilità è proprio una delle cose che mi hanno lasciato più perplesso nel corso della campagna. A dispetto della sua ampiezza, sopratutto se rapportata ai punti che otterremo, è generalmente poco interessante: la maggior parte dei nodi sbloccabili sono semplici potenziamenti delle statistiche (+10% vita, +8% danni delle armi, eccetera), indubbiamente efficaci e fondamentali per rendere il nostro personaggio una vera macchina di distruzione, ma allo stesso tempo non particolarmente esaltanti; e anche i nodi principali rientrano nella categoria dei potenziamenti alle statistiche, seppur solitamente con condizioni leggermente diverse.

outriders recensione

Sarà pure poco interessante, ma che non pensiate di poter trascurare i bonus conferiti dall’albero delle abilità.

La parte interessante nel creare la build del nostro personaggio è invece assegnata ad armi e armature e ai loro mod. Vale la pena parlarne un attimino: questi mod, che si trovano su oggetti di qualità blu o superiore, aggiungono nuove caratteristiche alle nostre armi (per esempio: ogni volta che uccidiamo un nemico questo esploderà, infliggendo danni ad area) o alle nostre armature (solitamente un effetto di protezione aggiuntivo o un potenziamento delle nostre abilità).

IL VERO PUNTO DI SVOLTA NELLA BUILD DEI PERSONAGGI È RAPPRESENTATO DAI MOD

La varietà di mod disponibili, che dovranno prima essere trovati smontando oggetti che non utilizziamo, è ampia e permette sicuramente un’interessante personalizzazione del proprio personaggio. Questo aspetto della personalizzazione è però lento a carburare, dato che prende veramente il via solo una volta arrivati nelle fasi finali della campagna e alla componente endgame, quando cioè iniziamo a trovare con più regolarità oggetti viola, dotati di due slot per i mod; tra parentesi, vale la pena tenere a mente che solo uno di questi può essere modificato.

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Arrivati all’endgame, questa schermata sarà una vostra preziosa alleata.

E mentirei se dicessi che non ho trovato interessante stare lì ad esaminare il mio inventario, controllare se i nuovi oggetti trovati avessero mod adatte alla build che ho trovato e che per ora mi sta portando avanti in maniera affidabile; e anche se la fortuna non dovesse premiarci con nuovi gingilli, Outriders ci permette di aumentare il livello di quelli che già possediamo.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Gameplay loop coinvolgente / Loot system ben pensato / Quattro classi con abilità belle gagliarde.

Contro

  • Lento a carburare / Varietà dei nemici deludente / Audio e animazioni non sempre all’altezza.
8.2

Più che buono

Dai monti del Trentino scende Marco Bortoluzzi – figurativamente, s'intende, perché per smuoverlo dal suo paese servono le cannonate. Non chiedetegli mai perché ha giocato così tanto a Dota 2.

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