Sapphire ci ha mandato un esemplare della sua scheda video della serie Pulse, basata sulla GPU Radeon RX 5600 XT di AMD, una soluzione “deluxe” per la fascia medio-bassa del mercato, pensata per offrire prestazioni eccellenti alla risoluzione Full HD (1920×1080 pixel) e una fluidità accettabile in QHD (2560×1440 pixel) con i giochi attuali. Naturalmente, questo significa che con i giochi un po’ più datati e con quelli che non hanno grosse pretese dall’hardware, si può salire addirittura a 4K.
LA GPU RADEON RX5600 XT
Questo processore grafico è composto da 36 compute unit costituite da 64 stream processor ciascuna, organizzate secondo i dettami della nuova architettura RDNA di AMD. Questo porta il numero totale di stream processor a 2304, cui si aggiungono 64 ROP e 144 unità di texturing, con un bus di comunicazione verso le memorie GDDR6 ampio 192 bit.Le RAM tipicamente abbinate a questa GPU sono da 12 Gbps, con una frequenza di lavoro di 1,5 GHz e un’ampiezza di banda pari a 288 GB/s ma, stavolta, abbiamo a disposizione delle VRAM GDDR6 più veloci, da 14 Gbps e frequenza pari a 1,75 GHz, con un guadagno in ampiezza di banda di ulteriori 48 GB/s e, quindi, un totale di 336 GB/s. In pratica, l’ampiezza di banda tra GPU e memorie di questa scheda video si avvicina un po’ di più ai 448 GB/s della sorella maggiore Radeon RX 5700 e questo si traduce in prestazioni leggermente più elevate rispetto alle RX 5600 XT standard. È una lotta serrata: a contendersi il mercato in questa fascia di prestazioni ci sono anche le GeForce GTX 1660 Ti e le RTX 2060 di Nvidia, oltre alle Radeon RX 5700 di AMD. Il panorama dell’usato, inoltre, mette a disposizione anche le vecchie – ma pur sempre valide – GeForce GTX 1070, GTX 980 Ti e Radeon VII che, pur con qualche anno alle spalle e rinunciando alla garanzia, si insidiano esattamente nello stesso intervallo. Per vincere su tutte, dunque, Sapphire ha dovuto offrire argomenti molto convincenti al potenziale cliente. Vediamo quali.
VELOCE, PIÙ ECONOMICA E COMPATTA
Qualche mese fa avevamo recensito la ROG Strix RX 5600 OCdi ASUS, una scheda basata sulla medesima GPU, dotata però delle classiche memorie GDDR6 a 12 Gbps, mettendone in risalto la solidità, le dimensioni e l’efficienza del sistema di raffreddamento. Il costo, però, era piuttosto elevato, ben 374 euro, e il prodotto di ASUS risultava piuttosto ingombrante. Se ricordate, metteva anche a disposizione due BIOS diversi, con le ormai classiche modalità quiet e performance dotate delle medesime frequenze, ma con scelte differenti nella gestione delle ventole. Sapphire, per la sua Pulse RX 5600 XT ha deciso di optare per una politica differente.Per cominciare, la scheda è più compatta: in soli 25 centimetri, offre prestazioni sensibilmente migliori. Le frequenze impiegate per la GPU sono grosso modo le stesse, partono da 1460 Mhz e salgono fino a 1750 Mhz, con un “game clock” tipico di 1615 Mhz, ma a fare la differenza sono proprio le memorie da 14 Gbps, che fanno salire la soluzione di Sapphire un gradino più in alto: se la scheda di ASUS rivaleggiava molto bene con le GTX 1660 Ti e reggeva il confronto con le RTX 2060 (Ray Tracing escluso), la soluzione di Sapphire veleggia sulla stessa onda delle GeForce RTX 2060, a un prezzo sensibilmente più contenuto (330 euro circa). Un’altra differenza sostanziale è dovuta alla destinazione dei due BIOS: nel caso della Pulse RX 5600 XT, la modalità ‘quiet’ riporta la scheda alle frequenze ‘standard’ suggerite da AMD, con un boost clock di 1620 Mhz e un game clock tipico di 1460 e, le memorie, vengono riportate a 12 Gbps con una frequenza di 1500 Mhz. Un risparmio molto contenuto: le temperature massime d’esercizio cambiano di soli due gradi centigradi, scendendo da 63° a 61° C, e così anche i consumi, visto che il nostro wattmetro ha segnato solo 13 Watt in meno.
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